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riserva naturale 264960244_424194239168325_7488570051159439666_nGaia Animali & Ambiente sostiene la Fondazione Capellino che sta combattendo per far sì che la riserva resti pubblica in modo da poter continuare ad essere area eletta per la conservazione della biodiversità
In un’asta pubblica indetta dalla Provincia di Grosseto, sono stati aggiudicati ad un privato 950 ettari di terreni situati nel Comune di Grosseto ricadenti in parte nella R.N. Diaccia Botrona.
Tale zona è un'area di grandissima importanza internazionale per lo svernamento dell’oca selvatica (700-800 esemplari), della gru (600 esemplari negli ultimi anni) e altri uccelli di particolare importanza come la pavoncella, il piviere dorato ed altre.
L’operazione suscita la preoccupazione delle associazioni ambientaliste, animaliste e di Fondazione Capellino.

nebbiagiorgiodi Giorgio Nebbia

Quarant’anni fa, nel 1972, appariva la traduzione italiana di un libro intitolato “Il cerchio da chiudere”, del biologo americano Barry Commoner, uno studioso che era stato attivo nella denuncia dei danni ecologici e umani derivanti dalle scorie radioattive delle esplosioni nucleari dell’atmosfera e nei movimenti che portarono alla cessazione di tali esplosioni a partire dal 1962. Commoner aveva pubblicato vari libri e articoli per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze negative di molte innovazioni tecnico-scientifiche, e sui rapporti fra scienza e società. Commoner spiegava che la natura opera secondo cicli chiusi; le scorie della vita animale e vegetale diventano fonti di altra vita; la tecnica umana invece produce scorie che sono estranee alla natura e fonti di inquinamento. La salvezza andava perciò cercata nello sforzo di “chiudere il ciclo” prodotti-natura, come diceva il titolo del libro citato all’inizio.

giorgionebbiadi Giorgio Nebbia  

L’Italia ha attraversato, in questa estate 2012, uno dei periodi più caldi della sua storia. Caldo “africano”, con aria ad alto contenuto di umidità, per settimane in attesa di aria fresca atlantica che non arriva mai; una situazione che è una chiara conferma dei mutamenti climatici e del lento progressivo, inarrestabile, aumento della temperatura media planetaria, dovuti all’”effetto serra”, cioè all’aumento, a causa del crescente inquinamento dell’atmosfera, della frazione di energia solare trattenuta all’interno dell’atmosfera stessa. Proprio come avviene in una serra in cui si coltivano fiori.

Per limitare tale inquinamento occorrerebbero accordi internazionali perché il pianeta è un tutt’uno e l’aria e le acque circolano da un continente e da un oceano all’altro (l’aria calda di questa estate non viene proprio dai lontani deserti africani?) per cui l’inquinamento provocato dalle centrali cinesi o indiane modifica la temperatura media in Africa o in Siberia. Le conseguenze sono davanti ai nostri occhi; al di la del personale disagio di ciascuno di noi, i campi sono riarsi, i raccolti sono perduti in America e in Europa, fonde una parte dei ghiacciai che sono le riserve di acqua per il futuro, fiumi e bacini di raccolta dell’acqua sono a livelli bassissimi. E incendi, dolosi, provocati da criminali, ma resi più facili dalla siccità e dal vento caldo, si diffondono in tutta Italia arrivando alle soglie delle grandi città.

locandina 3382f023-d422-4be5-9bf8-48f9d783a7f0Esposizione collettiva di arti visive “Animali come noi”.
Spazio M’Arte/Gaia Animali & Ambiente (Corso Garibaldi, 11 Milano) con Associazione 16

Vernissage giovedì 4 novembre
La mostra sarà visitabile dal 4 al 9 novembre incluso, dalle 16 alle 19

Tema dell’esposizione collettiva.
I diritti degli animali, la loro anima, la loro presenza nelle nostre vite e nella quotidianità, gli affetti e la normalità degli animali. Non solo animali domestici, inflazionati da politici a caccia di voti. L’empatia con ogni tipo di animale, anche il più piccolo e apparentemente insignificante. Una mostra artistica che intende rinnovare e sensibilizzare verso il dovuto rispetto ad ogni forma di vita del Pianeta.

I linguaggi visivi.
Opere di pittura, fotografia, scultura, installazioni.

I promotori.
Promuovono l’esposizione l’associazione Gaia Animali & Ambiente, impegnata dal 1995 in prima fila per difendere i diritti di tutti gli animali (non solo quelli “da compagnia”) e della salubrità dell’ambiente. Spazio M’Arte, ospite di Gaia, galleria popolare e associazione culturale artistica impegnata nella promozione dell’arte pubblica e irriverente dal 2007. Associazione16, promotrice di eventi dedicati all’arte e agli artisti emergenti e affermati

edgar meyer e micky bet la caccia uccide lamoreCon la provocatoria maglietta “La caccia uccide l’amore” firmata da Oliviero Toscani, l’educatrice cinofila di Lingua canina e conduttrice televisiva Micky Tapparello ed il presidente di Gaia Animali & Ambiente Edgar Meyer invitano a firmare per il referendum contro la caccia.

La caccia uccide milioni di animali, stupra la natura, ferisce l’umanità. Ed è praticata da uomini piccoli”, afferma Micky Tapparello.

“Gli animali uccisi dai cacciatori italiani superano i 17 milioni. Un massacro operato per divertimento”, spiega Edgar Meyer. “In un solo anno i cacciatori italiani vomitano sul territorio 50 milioni di cartucce. Vengono così disperse nell’ambiente migliaia di tonnellate di piombo sotto forma di pallini. Senza contare le tonnellate di plastica dei bossoli non raccolti dai cacciatori, che avrebbero l’obbligo di farlo”, prosegue Meyer. “Oltre a sterminare milioni di animali e a inquinare l’ambiente, la caccia uccide anche gli esseri umani”, continuano Tapparello e Meyer. “Nella stagione venatoria 2020-2021 ci sono stati 14 morti e decine di feriti in incidenti venatori. Tra questi non solo cacciatori ma anche persone che con la battuta di caccia non c’entravano nulla: semplici escursionisti, cercatori di funghi, ciclisti”.

micky bet caccia 0222705f-e52b-47da-bdb1-ecd824cfcce2Mancano 2 giorni e mancano poche migliaia di firme per arrivare alla soglia delle 500.000 firme autenticate!