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Italo Bertolasi è fotografo, bodyworker e viaggiatore. Ginevra Sanguigno è attrice e clown, da anni impegnata in progetti scolastici e missioni umanitarie. Patricia Meyer dipinge e suona utilizzando materiali della natura, compone musica e insegna yoga presso la sede Sankara – Gaia di Milano S. Felice.

Assieme hanno prodotto questo delizioso libro che parla di attività e giochi all’aperto per ritrovare un contatto autentico con la natura e mettere in condizione i bambini di vivere in prima persona profumi e suoni che fanno parte del patrimonio innato di tutti gli uomini ma che la nostra civiltà ci ha fatto dimenticare.

I bambini rispondono a questi stimoli con prontezza, perché sono ricchi di immaginazione, fantasia, intuizione e approcciano la natura in modo istintivo e primigenio. Questo libro vi invita a giocare con loro, per scoprire le sensazioni che la natura offre: il fango e l’argilla, la corteccia degli alberi, il vento con cui danzare, i suoni degli strumenti costruiti con i materiali più semplici...

loghinoPaolo Videsott è stato, assieme al fratello Renzo, uno dei pionieri dell'ambientalismo trentino e italiano. La sua lunga vita è interessantissima e in questo libro c'è lo spaccato di un periodo storico importante.
Franco Pedrotti è professore di botanica e ecologia presso l'Università degli Studi di Camerino. A lui, amico della ns. associazione, si deve la "riscoperta" del ruolo di Renzo e Paolo Videsott (e di tanti altri protagonisti del primo ambientalismo italiano, che ha avuto un filo verde dalla seconda metà dell'Ottocento fino a nostri giorni).

Due buoni motivi per andare a Trento alla presentazione del libro

Paolo Videsott - Lettere da Runc e Diari di guerra e prigionia
Trento, Temi 2009 – prefazione di Franco de Battaglia
Collana “Natura e aree protette” diretta dal prof. Franco Pedrotti

venerdì 8 gennaio 2010 alle ore 17.00 – Sala Rosa della Regione – Piazza Dante

Dal 2 dicembre e per tutta la settimana andranno in onda su Radio Lifegate - nella rubrica Vivibilità (curata da Chara Boracchi) - “pillole” di intervista al presidente di Gaia, Edgar Meyer. Ecco le 5 pillole. 

loghinoSono tanti, troppi i motivi per cui l'uomo massacra gli animali. Per mangiarli, per vivisezionarli, per usarli in guerra, per i comattimenti, per le corse clandestine ecc. Noi di Gaia abbiamo fatto qualche calcolo. Terribile.

Per macellazione:
10 miliardi di animali (pesci esclusi!) vengono macellati dall'uomo in un anno nel mondo.
In Italia, nel nostro Belpaese, sono 600 milioni, di cui 570 milioni di polli, faraone ecc., 5 milioni e mezzo di agnelli, 3 milioni e mezzo di manzi, 2 milioni di conigli, 1 milione e mezzo di vitelli, 2 milioni e mezzo di pecore e capretti, 500.000 di equini.
Da questi conti sono esclusi animali “minori”, il cui numero è impressionante. Basti pensare, ad esempio, ai 100 milioni di rane uccise ogni anno in India per esportazione a fini alimentari e alle 5000 tonnellate di chiocciole che vengono bollite vive annualmente in Italia.
Ogni statunitense divora mediamente, nell’arco della sua vita, 14 bovini, 23 suini, 45 tacchini e 1100 polli.
C'è la possibilità di non essere complici di questa ecatombe: diventare vegetariani.

mayer e il cane adottatodi Edgar Meyer
Il Parco Agricolo Sud Milano è un esempio concreto di sviluppo sostenibile di un’area, quella metropolitana milanese, tra le più importanti in Europa. E’ un’occasione per favorire l’agricoltura non inquinante e compatibile con l’ambiente. E’ un’occasione di ricreazione e svago per milioni di milanesi. Insomma, rappresenta la possibilità concreta di respirare, muoversi e vivere bene.
Subisce, purtroppo, tanti tentativi di manomissione. L’amianto sta diventando uno dei problemi. Di tanto in tanto spunta una montagna abusiva di lastre ondulate di eternit. Non sono solo rifiuti fastidiosi: quando danneggiate e frantumate, le lastre di eternit sono pericolose per l’ambiente e la salute pubblica. La polvere e le fibre sprigionate sono altamente cancerogene.
Non si tratta solo di inciviltà da parte di chi, invece di approfittare del servizio gratuito di ritiro a domicilio o delle apposite piattaforme, preferisce scaricare ogni tipo di rifiuto ingombrante per strada. Si tratta di vera delinquenza. Spesso la mano criminale è quella di qualche impresa edile che sta ristrutturando, magari vicino alla zona dei “ritrovamenti”, case, capannoni o edifici risalenti agli anni ‘60-‘70, quando l’eternit spopolava e veniva usato per le coperture dei tetti e per le coibentazioni.
Che fare per difendersi? Ai cittadini rispettosi non rimane che segnalare la presenza delle lastre alla Polizia locale del Comune di ritrovamento e alle Gev, le guardie ecologiche volontarie della Provincia di Milano. Gli addetti dovrebbero intervenire per rimuovere la pericolosa discarica. Almeno questo, al Parco, lo dobbiamo.