Questa è la storia di Joy, un giovane pastore tedesco vittima di un soggetto che di umano e con il genere umano ha ben poco da condividere.
Siamo a Caltanissetta. Il tutto ha inizio con una provvidenziale telefonata giunta alle ore 10.30 del 24 novembre scorso al nuovo Servizio di Vigilanza Zoofila L.I.D.A. (Lega Italiana Diritti dell’Animale) della stessa città a far attivare i soccorsi per questo giovane amico a quattro zampe.
Il segnalante riferisce di un cane sdraiato sul ciglio di una strada che perde sangue dal muso. In pochi minuti due Guardie Zoofile della L.I.D.A. raggiungono il luogo indicato trovandovi una scena raccapricciante. Il povero animale giace in evidente stato di shock ed estrema sofferenza. Subito trasferito in un vicino ambulatorio veterinario, viene visitato con la massima urgenza. Si rende necessaria un’immediata sedazione per evitargli altre atroci sofferenze, gli vengono praticate le prime cure consistenti nella somministrazione di fluidi, immediati gli esami del sangue per valutare il grado di emorragia e le condizioni generali, seguiti dagli esami radiografici per valutare la gravità dei danni facciali.
La lastra conferma ciò che tutti temono, ma che nessuno vuole credere.
Non si è trattato di un incidente, né della morsicatura di un altro cane:
Joy è stato colpito da una fucilata! Un colpo sparato da un fucile da una distanza molto ravvicinata
(probabilmente meno di un metro). Infatti l’animale presenta le classiche bruciature e il caratteristico odore di bruciato proveniente dalla lesione lacero-contusa che porta sul muso.
Joy, in prognosi riservata, viene amorevolmente preso in cura dai sanitari e dai volontari che lo hanno soccorso, viene sottoposto ad una terapia chirurgica di primo soccorso per evitare danni peggiori, per alleviargli le sofferenze e per salvargli la vita.
Le lesioni provocate dallo sparo gli hanno completamente devastato la guancia destra (vedi foto), con gravi danni ossei, e gli hanno provocato una grave infezione all’occhio destro. Joy viene tenuto sotto morfina per alleviargli il dolore e lotta per sopravvivere .
Ma non è sufficiente: serve l’intervento di uno specialista, di un veterinario esperto in ricostruzioni.
La notizia viene affidata alla rete, la richiesta di aiuto lanciata nel web; dopo un primo momento di rabbia e di sdegno il popolo animalista di internet si muove, reagisce, la notizia diventa patrimonio comune, dal più conosciuto social network alle migliaia di email, dai siti internet a youtube .
L’incitamento a Joy giunge da ogni parte d’Italia, la solidarietà generale non tarda a fornire il suo apporto. Un noto veterinario del nord si presta a recarsi in Sicilia per visitare l’animale ed a prendersi carico del suo destino medico e della sua salvezza.
Dopo i primi giorni di cura in loco, Joy viene trasferito al nord, presso la struttura veterinaria del professionista; qui continuano le cure, vengono asportati i pallini e i frammenti ossei ancora presenti nella ferita e che gli impedivano di respirare; ulteriori esami radiografici consentono di programmare l’intervento ricostruttivo. A metà del mese di dicembre un ulteriore intervento di trapianto cutaneo consente di chiudere definitivamente la profonda ferita rimasta sulle canne nasali.
Nei giorni che precedono il Natale vengono rimosse le fasciature, rilevando che il lembo cutaneo ha attecchito quasi perfettamente.
“Joy ora è salvo, ha nuovamente un futuro ma è necessario trovargli una casa, una famiglia. Merita l’affetto di qualcuno che possa fargli riacquistare la fiducia nell’uomo, di qualcuno che gli offra l’amore che merita”, dichiara il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer. Per le adozioni: Silvia Campora 328.9199310
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