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19 associazioni: “Fuori la Beretta dalla Riserva naturale!”
Incredibile collaborazione tra Ente Gestore della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino e Beretta S.p.a, azienda di armi da caccia!

caccia1L'ente riserva nella figura del presidente uscente ha annunciato nei giorni scorsi una parternship con la società Beretta S.p.A. Le scriventi Associazioni condannano duramente questa aberrante decisione che sancisce la stipula di una collaborazione tra la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino e la nota azienda leader di produzione di armi e fucili da caccia, al fine presunto di dotare i dipendenti dell’ente, perché ancora tutt’oggi sprovvisto di guardie, di abbigliamento sponsorizzato con logo Beretta.

Risulta lapalissiano lo stridente conflitto tra una riserva naturale di valenza europea dove vita e biodiversità sono alla base della mission istituzionale ed una azienda privata che produce mezzi per uccidere questa vita e questa biodiversità, soprattutto in un area dove la pressione venatoria, lecita e non, ha negli ultimi decenni devastato ambiente, fauna selvatica e intimidito con fucilate i visitatori. Ed anche considerato l’attuale periodo storico in cui imperversano diverse atroci guerre dove queste armi causano migliaia di vittime ogni giorno.

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caccia1LEGGE SPARATUTTO DELLA LEGA CALENDARIZZATA IN AULA

LE ASSOCIAZIONI: “I NOSTRI RICORSI GARANZIA DI LEGALITA’ E TUTELA DELLE SPECIE PROTETTE. PARLAMENTO E REGIONI RISPETTINO LE NORME PIUTTOSTO CHE CANCELLARLE” 

Domenica 15 settembre si apre la stagione di caccia 2024/25. Ancora una volta caratterizzata da numerosi calendari venatori regionali pubblicati in palese contrasto con le norme nazionali ed europee a tutela della fauna selvatica. Grazie ai ricorsi delle associazioni animaliste e ambientaliste i TAR di mezza Italia hanno fermato l’apertura della caccia in 7 regioni: Calabria, Basilicata, Campania, Umbria, Marche, Veneto e Sardegna. 

caccia  294109458_2226019627548165_8117959705084214212_n - copiaIn particolare, i giudici amministrativi hanno accolto le richieste delle associazioni rispetto alla necessità di fermare la caccia a specie considerate a rischio e per i periodi che si sovrappongono alla delicatissima fase della migrazione pre riproduttiva. Buona parte dei calendari sono infatti in pieno contrasto con i pareri ISPRA, e in palese violazione delle norme a tutela degli animali. Le cosiddette “preaperture”, da evento eccezionale sono oramai una consuetudine, non solo concessa ma addirittura pretesa dalle associazioni venatorie che permette di aprire la stagione di caccia fin dal 1° settembre, quando ancora molte specie sono in fase di nidificazione e tante altre vengono disturbate durante la migrazione.  

caccia richiami vivi 71948773_2238271939610653_5849005717754740736_n - copiaE’ ormai evidente – affermano le associazioni Animalisti Italiani, Anpana, CABS, ENPA, Federazione Nazionale Pro Natura, Gaia Animali e Ambiente, LAC, LAV, LEAL, Leidaa, Legambiente, LIPU-Birdlife Italia, Lndc Animal Protection, OIPA, Rete dei santuari di animali liberi e WWF Italia che gran parte dei calendari venatori regionali sembrano scritti sotto dettatura delle associazioni venatorie. Questo sistema comporta non solo il rischio di irreparabili danni all’ambiente e alla biodiversità, ma anche lo spreco di soldi pubblici necessari a impiegare personale col mandato di scrivere calendari illegittimi ed a sostenere le spese processuali necessarie a difendere ciò che troppo spesso è indifendibile”.

La Regione Campania, ad esempio, ha già subito ben 3 sconfitte in meno di un mese, nonostante sia addirittura arrivata a riunire il Consiglio regionale per assecondare i capricci dei cacciatori. 

La gravità di questa situazione è riconosciuta anche dalla UE che ha già aperto due procedure contro l’Italia. Nonostante ciò, sia a livello regionale che nazionale, la politica non intende porre rimedio, richiamando le regioni al rispetto delle regole ma cancellando le regole del diritto e della scienza e consentendo di sparare senza freni.  Il Governo e la maggioranza parlamentare sono infatti al lavoro per aumentare ancora di più le concessioni ai cacciatori a partire dalla calendarizzazione in aula della Proposta di Legge “sparatutto” del leghista Bruzzone, che dopo essere stata fermata grazie agli emendamenti presentati da AVS e M5S e alla petizione promossa dalle associazioni, ha trovato nuova vita grazie ad un escamotage parlamentare che eviterà di sottoporla alla discussione in commissione.

caccia micky bet maglietta 245483957_1786564838203439_2003655387279180921_n - copia“È intollerabile che gli animali selvatici, che rappresentano un patrimonio di tutti i cittadini, della comunità internazionale e delle future generazioni, continuino ad essere utilizzati come bersagli di questo assurdo massacro. La caccia è un’attività anacronistica e pericolosa, i controlli quasi inesistenti e le sanzioni ridicole favoriscono la diffusione di illegalità, come avvenuto in Sardegna dove è stata uccisa a fucilate una rarissima Aquila di Bonelli. Noi continueremo a contrastare ogni tentativo di ulteriore riduzione delle tutele confidando nel fatto che la sensibilità dei cittadini è sempre più alta e porterà alla fine di questa assurda attività che priva tutti i cittadini del diritto di godere della natura in sicurezza solo per accontentare i capricci di una risicata minoranza di cittadini.”

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cinderella 1 immagine whatsapp 2024-03-13 ore 17.24.37_2a2d3c20Sottratta a una famiglia che la teneva costantemente chiusa in box. Isolata. Dove non vedeva mai la luce.

“L’abbiamo chiamata Cinderella, Cindy, perché per la sua storia ci è sembrata una piccola e tenerissima Cenerentola”, dichiara il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer. “Giovane e molto carina, educata e tenera, inizialmente la sua vita sembrava ben avviata. Aveva una famiglia e tutto sembrava andare per il meglio. Poco a poco, però, le condizioni sono cambiate. In famiglia è nato un figlio, e lei è stata isolata. Non solo. Il “papà”, che l’aveva voluta, si è ammalato e la matrigna -dotata di zero amore per gli animali- l’ha relegata in un angolo. In un box sudicio e senza luce, con unica compagnia dei vasi rotti”.

La cucciolotta patisce, viene segnalata all’associazione Gaia Animali & Ambiente che cerca di darle una nuova chance.

cinderella 2 immagine whatsapp 2024-03-13 ore 17.24.37_2f96b29c“Ora è in rifugio da noi. Le sue condizioni sono un po’ migliorate, ma è pur sempre in un canile. Vorremmo darle una chance in più. Come accade a Cenerentola, per Cinderella ci vuole una nuova famiglia, una nuova casa, una nuova vita. Per regalarle un happy end, come a tutti i cani che ospitiamo nel nostro rifugio”, conclude Meyer.

Cinderella/Cindy è una lupacchiotta, ha 5 mesi, un carattere solare. Arriva dal centro Sud ma ora è ospite presso le associazioni Gaia Animali & Ambiente e Diamoci La Zampa al Rifugio di Arzago d’Adda (Bg).

Info: whattsapp 339.2742285

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aiuta cuccioli-cane_ng2 - copiaDONARE A Gaia ANIMALI & AMBIENTE È ANCORA PIÙ VANTAGGIOSO

Con la riforma del Terzo Settore, dal 1° gennaio 2018 (con il Decreto Legislativo del 3 luglio 2017, n. 117) sono entrate in vigore le nuove agevolazioni fiscali per le detrazioni e deduzioni delle donazioni a favore degli Enti del Terzo Settore (la nuova forma giuridica che sostituisce quella delle Onlus) e nel caso di Gaia Animali & Ambiente, quelle delle Odv, le Organizzazioni di Volontariato.

rondini2Gaia Animali & Ambiente Odv è infatti formalmente un’organizzazione di volontariato iscritta nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (numero di repertorio 44753).

Le agevolazioni previste dal DLgs. n. 117/2017 sono valide per tutte le donazioni liberali.
(Le iscrizioni e i rinnovi della tessera associativa a Gaia Animali & Ambiente Onlus non sono invece deducibili).


Per le persone fisiche (DLgs n.117/2017 – Art.83 commi 1 e 2) – in alternativa

  • Detraibilità dall’imposta lorda pari al 35% delle erogazioni liberali in denaro o in natura per un importo complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a 30.000 euro.
  • Deducibilità dal reddito complessivo netto delle liberalità in denaro o in natura nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato.

Per enti e società (DLgs n.117/2017 – Art.83 comma 2)

  • Deducibilità dal reddito complessivo netto delle liberalità in denaro o in natura nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato, con eliminazione del limite di 70mila euro prima previsto dal DL 35/2005 («più dai meno versi»).

gatto ru 27857862_935845959898878_5088820329084454561_n - copiaATTENZIONE!

Le detrazioni e deduzioni in denaro sono consentite a condizione che il versamento sia eseguito tramite bollettino postale, bonifico bancario, carta di credito o altro sistema di pagamento tracciabile.
Queste hanno valore di ricevuta.

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