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loghinoI promotori della camapagna anti-vivisezionista “Fermiamo Harlan”, Gaia Animali&Ambiente e Animalisti Italiani, annunciano il minifestival No Harlan Day, giornata di promozione, autofinanziamento, incontro di linguaggi e ibridazione di immaginarî, per una battaglia simbolica e materiale contro il business vivisezionista e la sua rimozione sistematica.

Il minifestival si terrà a Milano il giorno sabato 11 settembre 2010 a  partire dalle ore 17.00  presso il Circolo Arci Bitte  di Via Watt 37 (ingresso € 7 c. tess. Arci)

Ad aprire lo spazio sonoro in cui la voce della sofferenza animale e il rifiuto umano di essa trovino ascolto, si esibiranno June Miller (emocore divoratore di Philip Dick), Derma (post rock/core virato kraut che ha sbalordito Blow Up), Luminance Ratio (kosmische ambient-noise) ttila Faravelli e Nicola Ratti (come i Talk Talk messi in mano a scienziati del suono ), Comaneci (già blasonato folk-songwriting in bilico fra gioia e desolazione), Simplemen Think (il post punk che nessun inglese vi darà mai) , Dresda (il miglior post rock che si faccia in Italia, il suo volto poetico-pensante).

Nel corso del concerto saranno allestiti banchetti informativi e raccolte firme contro Harlan Italy srl.

Info: cell. 331.6439958

loghinoIl 5 ottobre 2010 a Milano nella sede della Regione Lombardia si terrà il IV convegno nazionale di Rinenergy.

L'associazione no profit invita gli esperti a confrontarsi sul tema della mobilità e dell'agricoltura periurbana; su ciò che è stato fatto e si può concretamente fare per rendere una realtà sostenibile il territorio milanese.

Durante il convegno saranno presentati e commentati i preoccupanti risultati della ricerca del JRC che ha analizzato la qualità dell'aria in Lombardia.

Il 5 ottobre si terrà il IV convegno nazionale Rinenergy: "Prospettive sostenibili del territorio metropolitano". Un'occasione per dibattere con esperti, istituzioni e addetti ai lavori di mobilità sostenibile e valorizzazione delle vie d'acqua, di agricoltura e della sua funzione di interconnessione. Si discuterà inoltre di ristorazione collettiva per raccogliere la sfida dell'eco-efficienza. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Edgar Meyer, presidente di Gaia.

Interverranno, tra gli altri, Edoardo Croci (Iefe Uni Bocconi), Enrico Marcora (consigliere Regione Lombardia), Alessandro Meinardi (DG Navigli Lombardi Scarl), Paola Santeramo (presidente Istvap). In rappresentanza delle aziende Andrea Baracco (direttore comunicazione Renault Italia) e Roberto Petrini (mobility manager Intesa Sanpaolo).

I temi al centro del dibattito sono: vie d’acqua; politiche future nel settore della trazione elettrica; tutela della mobilità debole; necessità del mantenimento di un tessuto consolidato di connessione tra città e campagna; l' importanza di fare rete.

Nel corso del convegno saranno commentati i risultati della ricerca del JRC che ha analizzato la qualità dell'aria in Lombardia e da cui emerge, tra l'altro, che la stima degli effetti dell’inquinamento nella regione può dare come risultato una mortalità annua anticipata in Lombardia rispetto ad una situazione di “aria pulita” per 13.500/27.000 persone.

Nicoletta Cova, presidente di Rinenergy afferma: "E' necessario un nuovo modo di vivere, costruire, mangiare, muoversi, socializzare. E' necessario risvegliare una nuova coscienza del vivere bene e del benessere, troppo a lungo sottovalutato. Rinenergy invita esperti, istituzioni, aziende a confrontarsi direttamente su ciò che è stato fatto per rendere il territorio milanese (inteso come modello di sviluppo di un'area metropolitana) una realtà sostenibile, confrontandosi anche con soggetti che già hanno fatto questo percorso".

Durante l'incontro si parlerà anche di sfida dell'eco-efficienza nella ristorazione collettiva sostenibile e verranno commentati i risultati della ricerca europea i POPY condotta da Roberto Spigarolo.

Il convegno è un'occasione non solo per condividere le informazioni più aggiornate ma anche per individuare gli ambiti con maggiore potenzialità di miglioramento e ad avanzare ipotesi realizzabili impegnandosi in progetti concreti di realizzazione.

Info: tel. 02.36642800

lifegatedi Chiara Boracchi
tratto da www.lifegate.it


La nuova direttiva europea sulla vivisezione dovrà essere approvata entro l'8 settembre, mercoledì prossimo. Ma cosa prevede? E cosa possono fare i cittadini?

Il tam tam su internet, in particolare su Facebook, per diffondere l'argomento è partito nelle scorse settimane, ma i quotidiani stanno iniziando a riprendere solo ora la notizia. Per capire un po' meglio quello che potrebbe riservare la nuova normativa europea, peraltro non ancora approvata, in tema di vivisezione, abbiamo chiesto l'aiuto di Edgar Meyer, presidente di Gaia animali e ambiente onlus.

"Il mondo ambientalista e animalista l'ha chiamata 'direttiva a misura di vivisettore'. C'è ovviamente una grandissima battaglia sui metodi sostituivi all'utilizzo di animali in sperimentazione: sono tanti e vanno dai modelli computerizzati alle colture in vitro. Questa direttiva non obbliga ad utilizzare i metodi sostitutivi neppure laddove esistono. Si spiana in pratica la strada soltanto alla sperimentazione animale."

Esempi dei provvedimenti previsti?

"La direttiva permette di sperimentare su cani e gatti randagi, cosa che in Italia è assolutamente vietata, anche per motivi scientifici: non si può sapere che vita abbia avuto un animale randagio, di che patologie possa soffrire... Che risultati può dare dal punto di vista scientifico?
Inoltre la direttiva permette - altro fatto secondo me gravissimo - di utilizzare lo stesso animale più volte per diversi esperimenti se il primo esperimento ha procurato un'intensità di dolore moderata; permette di costringere un animale al nuoto forzato finché non annega e ancora consente di creare animali geneticamente modificati mediante procedure chirurgiche. Insomma, come dicevo, a misura di vivisettore."

Dicevi che in Italia la sitazione è differente. Come dovremo comportarci, se la direttiva verrà approvata?

"In Italia in effetti c'è una legge più rigida. Il problema è che i Paesi europei dovranno recepire questa direttiva senza deroga e quindi anche gli Stati come Italia e Germania, che hanno leggi più restrittive, dovranno adeguarsi a questa normativa europea, che però noi speriamo possa non essere approvata."

Cosa possono fare i cittadini?

"Li rimanderei alla campagna della Leal, una delle associazioni che si battono contro la vivisezione e con cui noi di Gaia collaboriamo. Si tratta di una petizione online che la Leal (www.leal.it) porterà in parlamento europeo prima dell'8 settembre. Solo di cittadini italiani sono già state raccolte più di 60.000 firme!"

gaialexIl vicino di casa pretende che ci sbarazziamo del nostro cane perché gli da fastidio? L’amministratore di condominio non vuole che occupiamo di sfamare i gatti randagi? Dobbiamo fare una denuncia per abbandono o maltrattamento di animali? 

Oggi c’è Gaia LEX, centro di azione giuridica per gli animali e l’ambiente creato dall’associazione Gaia Animali & Ambiente Onlus, che si occupa di intraprendere ogni iniziativa legale opportuna in favore degli animali e dell’ambiente.

“GAIA LEX nasce per dare una risposta alla richiesta di assistenza legale da parte di cittadini, associazioni e altri soggetti, sulle tematiche ambientali, sulla difesa e tutela degli animali”, spiega il presidente di Gaia, Edgar Meyer; “i suoi scopi principali sono quelli di garantire ai cittadini consulenza, assistenza e supporto concreto in materia di tutela degli animali al fine di assicurare un intervento in difesa degli interessi lesi”.

GAIA LEX si avvale di un pool di giovani avvocati esperti di legislazione animale e di un coordinatore (dal 2006 la dott.ssa Simona Gheri, dal 2010 l'avv. Claudia Taccani, dal 2013 il dott. Federico Bellini) il cui compito è quello di assicurare il miglior funzionamento del centro attraverso il coordinamento dei giuristi e degli esperti di diritto aderenti a Gaia LEX, adottando tutte le iniziative utili e organizzando eventi con professionisti del settore.

GAIA LEX si rivolge anche alle istituzioni per instaurare una collaborazione volta alla produzione e alla applicazione delle norme necessarie a tutelare i diritti dell’ambiente e degli animali che promuovano la coscienza ambientalista e animalista al fine di pervenire a soluzioni per migliorare l’ ambiente stesso.