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loghinoIl 5 ottobre 2010 a Milano nella sede della Regione Lombardia si terrà il IV convegno nazionale di Rinenergy.

L'associazione no profit invita gli esperti a confrontarsi sul tema della mobilità e dell'agricoltura periurbana; su ciò che è stato fatto e si può concretamente fare per rendere una realtà sostenibile il territorio milanese.

Durante il convegno saranno presentati e commentati i preoccupanti risultati della ricerca del JRC che ha analizzato la qualità dell'aria in Lombardia.

Il 5 ottobre si terrà il IV convegno nazionale Rinenergy: "Prospettive sostenibili del territorio metropolitano". Un'occasione per dibattere con esperti, istituzioni e addetti ai lavori di mobilità sostenibile e valorizzazione delle vie d'acqua, di agricoltura e della sua funzione di interconnessione. Si discuterà inoltre di ristorazione collettiva per raccogliere la sfida dell'eco-efficienza. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Edgar Meyer, presidente di Gaia.

Interverranno, tra gli altri, Edoardo Croci (Iefe Uni Bocconi), Enrico Marcora (consigliere Regione Lombardia), Alessandro Meinardi (DG Navigli Lombardi Scarl), Paola Santeramo (presidente Istvap). In rappresentanza delle aziende Andrea Baracco (direttore comunicazione Renault Italia) e Roberto Petrini (mobility manager Intesa Sanpaolo).

I temi al centro del dibattito sono: vie d’acqua; politiche future nel settore della trazione elettrica; tutela della mobilità debole; necessità del mantenimento di un tessuto consolidato di connessione tra città e campagna; l' importanza di fare rete.

Nel corso del convegno saranno commentati i risultati della ricerca del JRC che ha analizzato la qualità dell'aria in Lombardia e da cui emerge, tra l'altro, che la stima degli effetti dell’inquinamento nella regione può dare come risultato una mortalità annua anticipata in Lombardia rispetto ad una situazione di “aria pulita” per 13.500/27.000 persone.

Nicoletta Cova, presidente di Rinenergy afferma: "E' necessario un nuovo modo di vivere, costruire, mangiare, muoversi, socializzare. E' necessario risvegliare una nuova coscienza del vivere bene e del benessere, troppo a lungo sottovalutato. Rinenergy invita esperti, istituzioni, aziende a confrontarsi direttamente su ciò che è stato fatto per rendere il territorio milanese (inteso come modello di sviluppo di un'area metropolitana) una realtà sostenibile, confrontandosi anche con soggetti che già hanno fatto questo percorso".

Durante l'incontro si parlerà anche di sfida dell'eco-efficienza nella ristorazione collettiva sostenibile e verranno commentati i risultati della ricerca europea i POPY condotta da Roberto Spigarolo.

Il convegno è un'occasione non solo per condividere le informazioni più aggiornate ma anche per individuare gli ambiti con maggiore potenzialità di miglioramento e ad avanzare ipotesi realizzabili impegnandosi in progetti concreti di realizzazione.

Info: tel. 02.36642800

lifegatedi Chiara Boracchi
tratto da www.lifegate.it


La nuova direttiva europea sulla vivisezione dovrà essere approvata entro l'8 settembre, mercoledì prossimo. Ma cosa prevede? E cosa possono fare i cittadini?

Il tam tam su internet, in particolare su Facebook, per diffondere l'argomento è partito nelle scorse settimane, ma i quotidiani stanno iniziando a riprendere solo ora la notizia. Per capire un po' meglio quello che potrebbe riservare la nuova normativa europea, peraltro non ancora approvata, in tema di vivisezione, abbiamo chiesto l'aiuto di Edgar Meyer, presidente di Gaia animali e ambiente onlus.

"Il mondo ambientalista e animalista l'ha chiamata 'direttiva a misura di vivisettore'. C'è ovviamente una grandissima battaglia sui metodi sostituivi all'utilizzo di animali in sperimentazione: sono tanti e vanno dai modelli computerizzati alle colture in vitro. Questa direttiva non obbliga ad utilizzare i metodi sostitutivi neppure laddove esistono. Si spiana in pratica la strada soltanto alla sperimentazione animale."

Esempi dei provvedimenti previsti?

"La direttiva permette di sperimentare su cani e gatti randagi, cosa che in Italia è assolutamente vietata, anche per motivi scientifici: non si può sapere che vita abbia avuto un animale randagio, di che patologie possa soffrire... Che risultati può dare dal punto di vista scientifico?
Inoltre la direttiva permette - altro fatto secondo me gravissimo - di utilizzare lo stesso animale più volte per diversi esperimenti se il primo esperimento ha procurato un'intensità di dolore moderata; permette di costringere un animale al nuoto forzato finché non annega e ancora consente di creare animali geneticamente modificati mediante procedure chirurgiche. Insomma, come dicevo, a misura di vivisettore."

Dicevi che in Italia la sitazione è differente. Come dovremo comportarci, se la direttiva verrà approvata?

"In Italia in effetti c'è una legge più rigida. Il problema è che i Paesi europei dovranno recepire questa direttiva senza deroga e quindi anche gli Stati come Italia e Germania, che hanno leggi più restrittive, dovranno adeguarsi a questa normativa europea, che però noi speriamo possa non essere approvata."

Cosa possono fare i cittadini?

"Li rimanderei alla campagna della Leal, una delle associazioni che si battono contro la vivisezione e con cui noi di Gaia collaboriamo. Si tratta di una petizione online che la Leal (www.leal.it) porterà in parlamento europeo prima dell'8 settembre. Solo di cittadini italiani sono già state raccolte più di 60.000 firme!"

gaialexIl vicino di casa pretende che ci sbarazziamo del nostro cane perché gli da fastidio? L’amministratore di condominio non vuole che occupiamo di sfamare i gatti randagi? Dobbiamo fare una denuncia per abbandono o maltrattamento di animali? 

Oggi c’è Gaia LEX, centro di azione giuridica per gli animali e l’ambiente creato dall’associazione Gaia Animali & Ambiente Onlus, che si occupa di intraprendere ogni iniziativa legale opportuna in favore degli animali e dell’ambiente.

“GAIA LEX nasce per dare una risposta alla richiesta di assistenza legale da parte di cittadini, associazioni e altri soggetti, sulle tematiche ambientali, sulla difesa e tutela degli animali”, spiega il presidente di Gaia, Edgar Meyer; “i suoi scopi principali sono quelli di garantire ai cittadini consulenza, assistenza e supporto concreto in materia di tutela degli animali al fine di assicurare un intervento in difesa degli interessi lesi”.

GAIA LEX si avvale di un pool di giovani avvocati esperti di legislazione animale e di un coordinatore (dal 2006 la dott.ssa Simona Gheri, dal 2010 l'avv. Claudia Taccani, dal 2013 il dott. Federico Bellini) il cui compito è quello di assicurare il miglior funzionamento del centro attraverso il coordinamento dei giuristi e degli esperti di diritto aderenti a Gaia LEX, adottando tutte le iniziative utili e organizzando eventi con professionisti del settore.

GAIA LEX si rivolge anche alle istituzioni per instaurare una collaborazione volta alla produzione e alla applicazione delle norme necessarie a tutelare i diritti dell’ambiente e degli animali che promuovano la coscienza ambientalista e animalista al fine di pervenire a soluzioni per migliorare l’ ambiente stesso.

stambecchiL’Associazione Gaia Animali & Ambiente, per onorare la memoria di Renzo Videsott-pioniere dell’ambiente e salvatore, nel secondo dopoguerra, del Parco Nazionale del Gran Paradiso, degli stambecchi e dei camosci- invita alla XXXII Camminata ecologica “Renzo Videsott” di domenica 12 settembre.

La XXXII Camminata Renzo Videsott, come la prima camminata svoltasi il 23 settembre 1979, vuole essere “…una giornata informale sul Parco del Gran Paradiso, nell’ambiente e nello spirito cari a Renzo Videsott”.

Partendo dal villaggio di Vers le Bois si salirà al casotto di Orvielle percorrendo una mulattiera che si snoda con ampie svolte in una splendida foresta di conifere, una delle più estese di tutto il PNGP. E’ una comoda passeggiata, molto adatta anche ai bambini, che segue l’antica strada di caccia del Re Vittorio Emanuele II, fino al casotto di Orvielle, un tempo casa reale di caccia.

Tutto il percorso offre interessanti colpi d’occhio sulla Grivola e sul Gran Nomenon, che assumono, salendo, sempre maggiore imponenza. Sul fondo della valle appaiono le bianche pareti nord del Gran Paradiso, del Ciarforon e della Becca di Monciair.

La Camminata sarà accompagnata da Guardiaparco cortesemente messe a disposizione dalla Direzione del PNGP.

 Il percorso attraversa luoghi incantevoli. Resi ancora più incantevoli da una certezza: alle Camminate si “incontra” Videsott ad ogni passo. Si può avvertire il suo operato su ogni roccia, lungo ogni sentiero, dietro ogni albero secolare. Perché il suo spirito è lì. Perché non ci sarebbe oggi il Parco Nazionale del Gran Paradiso, nel suo attuale splendore, se non ci fosse stato Renzo Videsott, con la sua cocciutaggine. Le “Camminate Videsott”, dunque, non sono “solo” delle splendide passeggiate per alcuni dei luoghi più affascinanti d’Italia. E non sono “solo” l’occasione per confrontarsi con appassionati della natura venuti da tutto il Nord-Italia per parteciparvi. Sono anche l’occasione per onorare la memoria storica di uno dei principali protagonisti del movimento ecologista italiano ed internazionale e, con esso, simbolicamente, di tutte le battaglie a salvaguardia della natura e delle sue risorse.

Ecco, allora, cosa sono “anche” le “Camminate Videsott”: rappresentano un gesto di affetto e di riconoscenza. Affetto e riconoscenza per un uomo che ha scritto una delle pagine più appassionanti (ed importanti) della storia della protezione della natura. La quale è parte integrante della storia d’Italia e, anzi, di questa storia rappresenta una delle parti più belle.

Edgar Meyer
presidente Gaia Animali & Ambiente