Successo del presidio di oggi indetto dalle associazioni Gaia, Amici della Terra, Freccia 45, Lav Monza e Rho, Enpa e altre associazioni ecoanimaliste a Correzzana (Monza) davanti alla sede di Harlan Italy, multinazionale di allevamento di animali transgenici e da laboratorio e di “servizi di vivisezione” per conto terzi.
Al presidio e al corteo dallo stabilimento al Municipio si sono presentati, secondo le forze dell’ordine, oltre 250 (700 per gli organizzatori) attivisti per i diritti animali, che hanno innalzato striscioni, cartelloni, slogan ed hanno chiesto la liberazione delle 150 scimmie arrivate dalla Cina settimana scorsa e la sospensione degli esperimenti su tutti gli animali detenuti negli stabulari.
“Che fine faranno le 750 scimmie che, secondo le dichiarazioni del presidente di Harlan, non verranno in Italia dopo la mobilitazione dell’opinione pubblica?”, hanno chiesto Stefano Apuzzo, presidente di Amici della Terra Lombardia e Edgar Meyer, presidente di Gaia. “A chi saranno cedute? Rimarranno in Cina? Quale il loro destino?”
Le 900 scimmie previste in arrivo, 150 già presenti negli stabulari di Harlan Italy, erano (o sono?) destinate a diversi “clienti” della Harlan: laboratori di vivisezione, Università pubbliche e private, centri di ricerca.
“Chiediamo ai Ministri competenti e al Presidente del Consiglio perché le Università italiane, con i soldi pubblici, continuano indisturbate a svolgere esperimenti ridicoli, assurdi e inutili e se non sia il caso di vigilare sugli sprechi, sui doppioni, sulle ripetizioni e sull’inutilità di questi esperimenti”, affermano Meyer e Apuzzo che hanno concluso “indagheremo per sapere quali sono le destinazioni finali dei poveri macachi”. I manifestanti hanno chiesto un incontro al sindaco di Correzzana entro la settimana per discutere un’eventuale chiusura delle “stanze di tortura”.
“La mobilitazione continuerà”, hanno promesso gli ambientalisti. Anche perché “la vivisezione, come dichiarano scienziati, medici, ricercatori, a partire dall’oncologo Umberto Veronesi, è una falsa scienza. E’ fuorviante, inutile e dannosa”, ha dichiarato il presidente di Gaia, Edgar Meyer. “I topi reagiscono ai farmaci in modo diverso dai ratti. Lo stesso vale per le scimmie. Alcuni farmaci risultano nocivi per gli uni ed innocui per gli altri. Noi a chi assomigliamo, ai topi o ai ratti? Che validità può avere una sperimentazione fatta su una specie diversa dalla nostra?”, ha concluso Meyer.