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blizmontenapoleone2011Sabato 18 dicembre un gruppo di ragazze aderenti a Gaia Onlus si è introdotto nella pellicceria “Annabella” di Via Montenapoleone, strada affollata dallo shopping natalizio, affiggendo cartelli e ammanettandosi alla scala interna del negozio.

Le attiviste animaliste hanno inscenato la protesta all’interno del negozio con le mani sporcate di rosso sangue e affiggendo sulle vetrate alcuni cartelli che recitavano “Blood of Fur”, “Pellicce uguale morte”, “Stop fur”, “Christmas of blood”, “Basta pellicce”.

Il gruppo animalista, circa una decina di persone, era guidato dal presidente di Gaia Onlus, Edgar Meyer, dalla responsabile campagne di Gaia, Cristina Donati e da Mario Righi, storico ambientalista milanese. Al Gruppo di manifestanti si è aggiunto anche Stefano Apuzzo, presidente di Amici della Terra Lombardia. All’interno del negozio si sono ammanettate e incatenate alla scala di “Annabella”, oltre a Cristina Donati, Valentina Bertolotti e Simona Volo.

Mentre le ragazze si trovavano all’interno del negozio di “Annabella”, sul marciapiedi antistante un gruppo di attivisti svolgeva un presidio e un volantinaggio di sensibilizzazione sul massacro degli animali da pelliccia.

L’intervento delle forze dell’ordine (Polizia, Digos e Carabinieri) ha posto fine alla pacifica occupazione del negozio, allontanando di peso le ragazze di Gaia.

“Per una pelliccia di visone si squartano 30 visoni, per una volpe si ammazzano 20 volpi, per una di ermellino si massacrano 200 animali. Come si può pensare che indossare una pelliccia sia elegante? E’ un capo volgare, ricco solo di dolore, sangue e morte. Le alternative calde, di moda e più eleganti ci sono: cappotti di lana, pellicce ecologiche e tanti altri tessuti”, ha dichiarato Meyer.

rondini2Gaia Animali & Ambiente Onlus dal 1995 si batte per difendere animali e ambiente da cacciatori, bracconieri, inquinatori, commercianti di specie protette, speculatori, inquinatori.

Grazie al 5 x 1000 è possibile aiutarci nelle nostre battaglie: aiuto a cani e gatti di rifugio, sensibilizzazione contro l’abbandono, interventi presso le istituzioni, denunce di maltrattamenti, creazione di Uffici Diritti Animali, telefono “Pluto Amico”, “numero verdura” per ricette vegetariane, blitz antivivisezionisti e antipellicce, collana editoriale “I libri di Gaia”, e tante altre iniziative.

Per esprimere la scelta a favore di Gaia è necessario indicare, nel modello di dichiarazione dei redditi, il codice fiscale 97160720153 di Gaia.

La scelta di destinare a Gaia il 5 per mille non comporta nessuna spesa in più per il contribuente.

Grazie di cuore.

Edgar Meyer
presidente Gaia Animali & Ambiente

Per info:
Gaia, animali & ambiente Onlus, Corso Garibaldi, 11 – 20121 Milano Tel/fax: 02.86463111 – email: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.  

gaia - diventaveg

Quando a tavola ci si trova davanti ad una bistecca, non si pensa che quella parte apparteneva a un animale da accarezzare, da amare...
- Prof. Umberto Veronesi, oncologo, vegetariano

vongole feliciSi può mangiare leggero, con gusto, riducendo al minimo i consumi? La cucina ecozoica ci è riuscita.
Accanto alla motivazione salutista, gourmet ed ecologista ci sono altrettanto forti la motivazione etica e quella antispecista. Amica dello slow food in chiave cruelty free, rispetta i cicli naturali e segue le stagioni nel piatto con fantasia, colore e sperimentazione. 

Mangiare ecozoico è una scoperta di nuovi sapori. Non si rinuncia a nulla, si recupera invece molto: la speranza di un futuro in equilibrio con il pianeta, con tutti i suoi abitanti animali e vegetali. Siamo a un passo dalla catastrofe; una piccola modifica delle nostre abitudini farà la differenza.

Il termine ecozoico, preso a prestito dall’ecoteologo Thomas Berry, significa “ecologicamente consapevole”. A ognuno la propria quota di responsabilità: vogliamo uscire dal Cenozoico e dirigerci verso il Tecnozoico (la strada del capitalismo globalizzato) o preferiamo l’Ecozoico, riconoscendo la sacralità della storia dell’universo e tornando in equilibrio nel grande flusso e nella grande avventura della Vita?

Dopo l’introduzione generale o cucina di idee troverete la pratica: un capitolo che spiega come si mangia all’ecozoica e le originali e succulente ricette suddivise per stagione. Seguono le ricette buone per tutto l’anno, dove troverete la ricetta più famosa, che dà titolo al libro.

copertina ecologia e economia nebbia 1La difesa dell’ambiente è un problema principalmente economico, di soldi. Non a caso eco-logia e eco-nomia hanno la stessa radice: “ecos”, l’ambiente in cui abitiamo, intorno a noi. La prima racconta come l’ambiente è fatto di esseri che vivono in un mondo costituito di acqua, suolo, aria; la seconda, l’economia, consiglia (o dovrebbe consigliare) come amministrare l’ambiente per soddisfare i bisogni umani, i loro affari, arrecando meno danno alle persone e alla natura. Delle relazione fra ecologia e economia parla un recente libro di Giorgio Nebbia, “Ecologia ed economia. Tre tesi per il futuro”, pubblicato da un’intraprendente casa editrice pugliese, “Andrea Pacilli Editore”, e distribuito sul territorio nazionale da Messaggerie.

Giorgio Nebbia è professore emerito dell’Università di Bari dove ha insegnato per molti anni Merceologia, la disciplina che descrive le merci, gli oggetti della nostra vita quotidiana, la loro produzione, come si trasformano durante l’uso e dove fanno a finire. Nel suo libro, che contiene i testi delle tre “lezioni” svolte quando gli è stata assegnata la laurea honoris causa dalle Università del Molise, di Bari e di Foggia, Nebbia spiega che i danni ambientali derivano proprio da come le merci sono fabbricate e da come i residui e i rifiuti, dopo l’uso, vengono smaltiti nell’ambiente, in genere provocando inquinamenti, dannosi per la salute.