Domenica 15 settembre, all’alba, si è inaugurata la stagione venatoria in Lombardia. Nell’hinterland milanese gli ambientalisti hanno dato la “Caccia ai cacciatori” e a Rozzano, con l’Assessore all’Ambiente Stefano Apuzzo, che è anche portavoce di Gaia Animali & Ambiente, ha vigilato la Protezione Civile sulle nuove aree protette e interdette alle doppiette.
Le “battute di caccia ai cacciatoti” sono state organizzate dal presidente di Gaia Onlus, Edgar Meyer e da Cristina Donati, responsabile campagne di Gaia animali & ambiente.
Nel Comune di Rozzano, alle porte sud di Milano, sono state istituite nuove aree protette, per circa 36 ettari, interdette alla caccia. Si tratta di parchi e zone piantumate con piste ciclopedonali e percorsi naturalistici, nelle quali si concentrano, ad ogni stagione venatoria, cacciatori e bracconieri. Sulla prima giornata di caccia e di vigilanza venatoria, l’Assessore Apuzzo ha dichiarato: “a Rozzano, molte doppiette che vengono da fuori sparano a qualsiasi cosa si muova. Da ambientalista ritengo che la caccia vada abolita anche perché dissemina il terreno di piombo velenoso e inquinante e uccide animali innocenti, ma finchè la legge norma questa attività è bene vigilare per il rispetto delle regole e perché non si cacci in aree interdette”. Purtroppo la Provincia di Milano e la Regione Lombardia continuano ad essere asservite unicamente agli interessi della lobby dei cacciatori. Tutti gli atti di queste due istituzioni parlano univocamente il verbo di Diana e non certo quello della salvaguardia della natura.
“La caccia è una pratica crudele, arcaica e violenta che ogni anno stermina centinaia di migliaia di animali selvatici e di allevamento (immessi nell’ambiente come “selvaggina”) che deve essere abolita”, affermano il presidente di Gaia, Meyer, e Cristina Donati. Potrebbe essere giunta l'ora di un nuovo referendum per la sua abolizione.