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loghinoUna antica storia considera i giorni 29, 30 e 31 gennaio "i dì della merla". La leggenda narra di una povera merla candida che, in fin di vita per il freddo e la mancanza di cibo dovuta al gelo, una mattina si rifugia dentro un comignolo per trovare riparo e calduccio.
Vi stette tre giorni interi, ritemprandosi e riuscendo a sopravvivere, diversamente dai suoi compagni uccisi dal gelo. Nel frattempo la merla aveva cambiato colore: era diventata tutta nera. Essendo l'unica merla rimasta in vita, da allora tutti i merli nacquero neri come il carbone.

La realtà non è molto lontana dalla leggenda. I giorni della merla sono, per gli animali selvatici, tra i più duri dell'anno. In questo periodo, oltre agli uomini, anche passeri, merli, fringuelli, pettirossi, cinciallegre e tutti gli altri uccellini che popolano i nostri giardini se la passano davvero male.

Più della metà non sopravvive al gelo e alla mancanza di cibo, come insetti e granaglie. "Proviamo ad aiutarli noi cittadini", è l'invito di Gaia Animali & Ambiente.

merlaCome? Costruendo o acquistando una mangiatoia e riempiendola di cibo apposito, come è consuetudine nei paesi del nord Europa. "E' semplice, divertente e fa stare bene", spiega il presidente di Gaia Edgar Meyer.

“Due buone ragioni”, prosegue Meyer, per aiutare i volatili: alle mangiatoie si possono osservare bene alcune specie di uccelli selvatici da parte di chi altrimenti non ha occasione di conoscerle. L'alimentazione invernale consente, specialmente ai bambini, di vedere subito il successo del loro impegno: le mangiatoie, una volta individuate, si riempiono di volatili cinguettanti di gioia. Infine, negli inverni freddi un'alimentazione eseguita come si deve diminuisce le perdite di alcune specie", conclude Meyer. Le soddisfazioni, insomma, non mancano.

Alcuni consigli: la mangiatoia deve essere facilmente visibile, deve essere controllata regolarmente e soprattutto pulita e liberata da resti di cibo vecchi o inzuppati.

COME PREPARARE LE TORTINE PER UCCELLI:

african circusPubblichiamo volentieri un appello della splendida responsabile dell'Ufficio Diritti Animali di Gorgonzola (Mi), Elisa Cezza a visitare l'Africa Circus.

Cari amici,
la battaglia a Gorgonzola è stata vinta!  Altro Circo ma stavolta senza animali.

Dopo essere stata avvisata da alcuni di voi mi sono informata di che si trattasse e ho così scoperto che l'African Circus è una sorta di -Cirque du Soleil- riadattato.
La mattina dopo essere stata pre-allertata da alcuni cittadini che avevano  visto i manifesti del Circo, sono stata anche contattata dal mio Assessore che mi ha "tranquillizzata" ed assicurata che il Circo non utilizza animali. L' Amministrazione Comunale stavolta si è mostrata ben attenta e ligia nel  rispettare il Regolamento Comunale che vieta sul territorio comunale i Circhi/spettacoli con animali. Le parole dell' Assessore sono state "il  Regolamento va rispettato". Insomma, un notevole cambio di registro rispetto
alla trascorse e note vicende.

30 tra ballerini, giocolieri, equilibristi, trapezisti che vanno supportati e sponsorizzati se vogliamo arrivare fino in fondo.

Il Circo in questione non sta riscuotendo successo, sabato mi ci sono recata  per assistere allo spettacolo ma è stato annullato per scarsità di pubblico.
La grandissima (lo è davvero, le farei una statua) giornalista de  "Il Giorno" che aveva già seguito la vicenda del Circo (con animali), ospitato  a Gorgonzola nonostante il nostro Regolamento comunale, ha parlato con il  titolare dell' African Circus che era disperato. Sembra infatti che la gente  stia disertando gli spettacoli perchè convinta coinvolgano degli animali. Il  titolare racconta che le mamme dei bimbi, davanti alle scuole, dicono "niente  circo per i loro bambini perchè ci sono gli animali maltrattati".

Questo è il risultato del coinvolgimento e dell' ottimo lavoro di tante  persone. I ragazzi dei presidi che ringrazio infinitamente, Laura e Ivan per avermi affiancato in questa battaglia con serietà e coerenza, i giornali, in particolare Il Giorno e Monica Autunno, La  Gazzetta della Martesana e, fuori dal Comune, l'Associazione Gaia Animali e  Ambiente ed il suo presidente Edgar Meyer per il costante supporto che mi ha  dato, nonché la Provincia di Milano – Ufficio Diritti Animali.

Ma occorre fare un altro passo ed è quello di lanciare un messaggio forte e  chiaro:
I CIRCHI SENZA ANIMALI FUNZIONANO!

Perciò chiedo a tutti voi di venire ad assistere allo spettacolo che ci sarà  anche questo week end (io andrò sabato sera) e di divulgare e sponsorizzare questo Circo.
Dobbiamo chiudere il cerchio ed è necessario far capire alla Giunta (dato che  mi è stato fatto notare che un circo senza animali è come un violino senza  archetto) che un Circo senza animali ha ben ragione d'essere! Per non parlare dei circensi stessi: dobbiamo incentivare il rinnovo del Circo e "premiare" chi  ha scelto un' alternativa possibile a quella dello sfruttamento degli animali.

E’ necessario davvero dimostrare con i fatti quanto finora sostenuto, perciò andiamo allo spettacolo e portiamo gente!

Vi ringrazio nuovamente tutti e spero di vedervi allo spettacolo dell' African Circus!

elisa

loghinoZOOTECNIA 

La Commissione europea ha avviato una procedura per verificare l’infrazione di 15 Stati membri, fra cui l’Italia, della direttiva Ue del 1999 riguardante l’allevamento di galline ovaiole in gabbia. Secondo quella direttiva, a partire dal 2012 si sarebbero dovute mettere al bando le vecchie gabbie, tuttavia l’Italia e gli altri 14 Paesi (Belgio, Francia, Portogallo, Spagna, Olanda, Regno Unito, Grecia, Cipro, Ungheria, Lettonia, Malta, Polonia e Romania) non hanno osservato la nuova normativa.

I produttori di uova italiani ed europei hanno progressivamente aumentato le dimensioni delle gabbie per le loro galline in batteria. Se nel 1999 si osservavano i 450 cm2 (140 cm2 in più rispetto ai colleghi americani), nel 2003 sono diventati 550 cm2, per raggiungere i 750 cm2 di oggi. Le gabbie europee comprendono nido, lettiera, posatoio per le uova deposte, una mangiatoia e dispositivi per le unghie ed abbeveratoi con tettarelle o coppette per volatili.

Frederic Vincente, portavoce del commissario Ue alla salute John Dalli, ha ricordato che si era fatto presente ai ministri del settore che la Commissione non avrebbe prorogato l’entrata in vigore della direttiva del 1999 e che le procedure d’infrazione in caso di mancata osservanza sarebbero state avviate regolarmente alla scadenza dei termini previsti. 

da Agrinews - 18 gennaio 2012

almo natureTorino, 16 gennaio 2012 - (Adnkronos)

La procura di Torino sta indagando su del mangime per gatti prodotto in Thailandia contenente arsenico in quantità superiore a quella consentita per legge. La segnalazione e' arrivata da un gruppo di animalisti che denunciavano un aumento delle morti tra i felini che si nutrivano con un certo tipo di scatolette. Le rilevazioni svolte dai carabinieri dei Nas hanno poi documentato la presenza di arsenico superiore ai limiti in alcuni mangimi prodotti dall'azienda thailandese e commercializzati anche in Italia.

Almo Nature, azienda produttrice di petfood naturale e biologico, tiene a precisare la propria estraneità. Ecco il comunicato ufficiale.

“Circola in questi giorni la notizia che alcuni mangimi provenienti dalla Thailandia e commercializzati anche in Italia, presentano un livello di Arsenico superiore ai limiti consentiti dalla legge. Noi di Almo Nature vogliamo rassicurare totalmente i nostri fedeli consumatori: non siamo assolutamente coinvolti nei fatti in via di accertamento da parte della Procura di Torino né, per quanto ci risulta, nelle indagini ad essi correlati.

I nostri prodotti, oggi come sempre, offrono qualità ai nostri amici cani e gatti e sono realizzati nel loro interesse, in piena aderenza alle specifiche imposte dalla Comunità Europea a tutto il petfood, sia comunitario che di importazione.

I controlli sui nostri prodotti vengono svolti in fabbrica dal produttore, da Almo Nature sui prodotti presenti in commercio, e dalle Autorità, che regolarmente eseguono campionamenti per monitorare la sicurezza dei prodotti presenti sul mercato.

In virtù della regolarità di questa serie di continue verifiche, possiamo ribadire la nostra completa estraneità a questi gravi e spiacevoli eventi”.

Info: www.almonature.eu