Una vittoria di Gaia Lex, il centro di azione giuridica di Gaia Animali & Ambiente Onlus! I diritti animali si tutelano anche con gli avvocati, nei tribunali...
Raccontiamo la tragica storia di un gattino di razza comune europea tigrato rosso, deceduto in pochi mesi dopo aver sviluppato un sarcoma iniezione indotto.
In data 28 luglio 2014, la proprietaria portava il gattino dal suo veterinario di fiducia, per eseguire, come di consueto la vaccinazione contro la felv. Il veterinario non faceva firmare alla proprietaria il consenso informato e, neppure verbalmente, la metteva al corrente dei rischi correlati alla vaccinazione contro la felv ed altri vaccini, come ad esempio la potenziale insorgenza di un sarcoma vaccino indotto.
Dopo circa un paio di giorni dalla somministrazione di detto vaccino, si sviluppava una neoformazione nella zona interscapolare ove era stato iniettato il vaccino. La proprietaria esprimeva al veterinario il timore che si trattasse di una neoplasia, ma questi esclamava, con tono sicuro ed arrogante, che si trattava di un granuloma da iniezione, data la rapida insorgenza della risposta avversa e che lo avrebbe dapprima svuotato e poi asportato. Senza fornire ancora una volta alcun consenso all’atto invasivo, infilava una siringa nella neoformazione in rapida crescita, aspirando almeno 5 cc di liquido emorragico, senza tenerne un campione onde sottoporlo ad analisi istologica ed iniettava, sotto cute, cortisone depot.
Poco convinta, la proprietaria portava il gattino a Milano presso l’ambulatorio dell’Università dei piccoli animali ove, già’ visivamente ed in base ai sintomi, prospettavano una diagnosi infausta. Il gattino era immediatamente sottoposto a tac total body, per escludere metastasi ed era operato con chirurgia radicale.