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COME HA GIA’ CHIARITO IL MINISTERO DELLA SALUTE, I CANI E I GATTI NON TRASMETTONO IL CORONAVIRUS, PERTANTO, CI RIVOLGIAMO A TUTTI I PROPRIETARI DI ANIMALI DOMESTICI CHIEDENDO DI NON ABBANDONARE I PROPRI AMICI ANIMALI IN QUESTI GIORNI COSI’ DIFFICILI

 A seguito dei diversi DPCM emanati in questi giorni, abbiamo deciso di aiutarvi a fare chiarezza stilando alcune regole di comportamento che possano essere utili a tutti nella gestione quotidiana dei nostri amici animali e rispondendo ad alcune domande e dubbi.

POSSO PORTARE FUORI IL CANE?

I cani POSSONO ESSERE PORTATI FUORI per espletare i propri bisogni. La passeggiata è fondamentale per il benessere del cane. Non uscite dal comune di residenza, la passeggiata deve avvenire NELLE VICINANZE DELLA PROPRIA ABITAZIONE E PER IL TEMPO STRETTAMENTE NECESSARIO. Ricordatevi di rispettare le regole igienico sanitarie raccomandate dal Ministero della Salute.

POSSO ANDARE DAL VETERINARIO?

Le visite sono possibili in caso di EMERGENZA, in questo caso infatti si verifica lo “stato di necessità” richiesto dal decreto. Ricordatevi di portare con voi l’autocertificazione compilata che dovrà essere esibita alle forze dell’ordine in caso di controllo. Consigliamo di contattare telefonicamente il veterinario prima di recarvi presso l’ambulatorio per valutare assieme la sussistenza della situazione di emergenza.

I VOLONTARI DI CANILI GATTILI E CRAS COME DEVONOCOMPORTARSI?

I volontari possono continuare ad occuparsi degli animali, a fronte della loro necessità di essere accuditi e curati, RECANDOSI PRESSO LE STRUTTURE E PERMANENDOVI PER IL TEMPO STRETTAMENTE NECESSARIO. Occorre limitare il proprio spostamento solo ed esclusivamente per raggiungere, dalla propria abitazione, il canile, gattile, cras e viceversa.

E’ necessario, durante gli spostamenti, portare con sé l’autocertificazione compilata da esibire in caso di controllo.

Al fine di tutelare la salute di tutti è bene LIMITARE LA PRESENZA DEI VOLONTARI ALLO STRETTO NECESSARIO e rispettare le regole di pulizia, di distanza e di sicurezza, nonché le raccomandazioni ministeriali per prevenire il contagio da Covid 19.

COLONIE FELINE, POSSO CONTINUARE A PORTARE CIBO AI GATTI?

Le responsabili di colonie feline POSSONO CONTINUARE AD ACCUDIRE I GATTI che devono ricevere cure costanti e possibilità di rifornirsi di cibo, anche se la colonia si trova in un Comune diverso da quello di residenza. A nostro avviso si verifica, in questo caso, lo “stato di necessità” previsto dal DPCM.

Si ricorda di portare con sé l’autocertificazione compilata e necessaria per gli spostamenti e permanere presso la colonia solo per il tempo strettamente necessario. ATTENZIONE, alcune Prefetture richiedono la dichiarazione dell’ente o dell’associazione di appartenenza o modulo ausl di assegnazione della colonia.

 


Vi ricordiamo che:

Il RECUPERO DI ANIMALI DOMESTICI E SELVATICI è un SERVIZIO “INDIFFERIBILE” per cui gli animali vaganti o in difficoltà vanno segnalati all’autorità competente  recuperati.

 

I NEGOZI DI ANIMALI RESTERANNO APERTI, recatevi solo per il tempo strettamente utile a rifornirvi di quanto a voi necessario. Non dovete avere timore circa la disponibilità futura di alimenti per i pet.

Le ADOZIONI essendo considerate “INDIFFERIBILI” non sono né sospese né vietate. Contattate la struttura di riferimento del vostro comune di residenza per verificare le eventuali modalità di accesso (ad esempio su appuntamento). Portate sempre con voi l’autocertificazione e rispettate la distanza e le regole della struttura. Permanete solo per il tempo strettamente necessario alle pratiche.

Inoltre, le strutture dovranno garantire il rispetto della distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale anche durante i recuperi di cui sopra.


 INFINE, VI RICORDIAMO LE SEMPLICI RACCOMANDAZIONI PER PREVENIRE IL CONTAGIO DA CORONAVIRUS

- LAVATEVI SPESSO LE MANI CON ACQUA E SAPONE E PULITE LE SUPERFICI CON DISINFETTANTI A BASE DI CLORO O ALCOL;

- NON TOCCATEVI OCCHI, NASO E BOCCA CON LE MANI;

- EVITATE I LUOGHI AFFOLLATI E MANTENETE LA DISTANZA DAGLI ALTRI DI ALMENO 1 METRO;

- EVITATE LE STRETTE DI MANO, GLI ABBRACCI E L’USO PROMISCUO DI BOTTIGLIE E BICCHIERI;

- SE SIETE ANZIANI O IMMUNODEPRESSI RESTATE A CASA;

- COPRITE BOCCA E NASO CON UN FAZZOLETTO MONOUSO QUANDO STARNUTITE O TOSSITE, ALTRIMENTI USATE LA PIEGA DEL GOMITO;

- SE AVETE SINTOMI SIMILI ALL’INFLUENZA RESTATE A CASA, NON RECATEVI AL PRONTO SOCCORSO O PRESSO GLI STUDI MEDICI, MA CONTATTATE IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE, I PEDIATRI DI LIBERA SCELTA, LA GUARDIA MEDICA O I NUMERI REGIONALI


 

M49 non ha colpe: conduce una vita da orso e non è responsabile della malvagità dell’essere umano che attende predazioni e danni senza adottare le necessarie misure di prevenzione per poi perseguitarlo a scopo propagandistico.

Trento 6 marzo 2020

BRUNO

L’orso M49 è uscito dal letargo e con lui si sono risvegliati istantaneamente gli allarmi sulla sua pericolosità. L’orso ha razziato un’arnia e forse tentato di predare un animale abbandonato:normalissimo comportamento di ogni orso che all’uscita dal letargo ha necessità di ricostituire l’equilibrio energetico compromesso dal lungo digiuno.

locandina daini-1_page-0001L'11 febbraio 2020 si è tenuto il convegno organizzato dall’associazione Gaia Animali e Ambiente dal titolo “Salviamo dall’abbattimento i daini del Parco Nazionale del Circeo – Alternative a un’inutile mattanza” a cui hanno partecipato il presidente del Parco Nazionale del Circeo generale Antonio Ricciardi, il presidente della stessa associazione Gaia Animali e Ambiente  dott. Edgar Meyer, il giornalista Piero Vigorelli, il biologo prof. Franco Tassi e il presidente dell’Associazione Arcamica Onlus dott.ssa Susanna Mazzeschi. A partire dall’origine del “problema daini”, raccontata da Piero Vigorelli, il generale Ricciardi ha poi argomentato a fondo sulla questione, sui vincoli e sulle attuali possibilità; il dott. Tassi ha dettagliato lo stato dell’arte in merito al contenimento della fauna selvatica, raccontando casi di cui è stato partecipe; infine Edgar Meyer e Susanna Mazzeschi, tramite gli studi effettuati in merito e grazie anche alla consulenza medico-scientifica dell’esperto in fauna selvatica dott. Gianmaria Pisani, hanno presentato alcune concrete proposte alternative all’abbattimento dei daini.

E’ innegabile che la presenza di daini, in un’area come quella del Parco Nazionale del Circeo già riserva della biosfera e riconosciuta anche dall’Unesco, comporti un problema non indifferente in quanto in grado di devastare la flora sia calpestandola che alimentandosene con estrema voracità a discapito tra l’altro degli altri animali che abitano lo stesso territorio.

Da sempre si è considerato l’abbattimento come unica strategia in grado di contenere la crescita numerica dei daini, strategia che in verità si è dimostrata nel tempo fallimentare in quanto vari studi hanno mostrato come l’abbattimento selettivo, anche in altre specie, portasse conseguentemente ad una crescita ancor più elevata del numero degli esemplari, quasi come se la natura volesse rimettersi in pari con l’intervento umano.

Peraltro oggi, in una società che sottolinea continuamente la necessità di tutelare sia gli animali che l’ambiente dagli interventi antropocentrici dell’uomo, diventa ancor più importante trovare ed utilizzare soluzioni alternative che permettano, da una parte di dare risposte anche a questi aspetti, e dall’altra siano efficaci e durature nel tempo.

 

m49 orso pacifico _dsc_0557_1ILLEGITTIMI IL PARERE ISPRA E L' ORDINANZA DI CATTURA PER UN ORSO PACIFICO. NECESSARI IMMEDIATI INTERVENTI DEI MINISTRI COMPETENTI.

Le associazioni ANIMAL AMNESTY, AVI, FAREAMBIENTE, Gaia ANIMALI E AMBIENTE, LAC, LADL, LEAL, LIMAV, SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA contestano il parere di Ispra sulla presunta pericolosità dell’orso M49.

Se non fosse tragicamente in pericolo la vita di un orso, la questione lascerebbe spazio all’ilarità per i racconti di fantasia sulla pericolosità di M49, privi di alcun fondamento e soprattutto certamente non indicativi di pericolosità intrinseca dell'animale. Mentre l’orso si è limitato a mantenere comportamenti propri della specie e quindi a fare l'orso predando animali incustoditi e non protetti dai comuni sistemi di deterrenza, e curiosando in baite abbandonate, questo viene invece descritto come un pericoloso serial killer di animali allevati dall'uomo. Gli allevatori, invece, dovrebbero saper applicare, a vent’anni dall’inizio di LIFE URSUS, i metodi dissuasivi e di deterrenza suggeriti da tutti i tecnici per come prevede la logica, ma anche il Pacobace.

Ricordiamo che l’attuale Giunta della Provincia di Trento appena insediata ha cancellato il PROGETTO EUROPEO DI COESISTENZA CON I GRANDI CARNIVORI (“SUPPORT TO ADDITIONAL REGIONAL/LOCAL PLATFORMS ON COEXISTENCE BETWEEN PEOPLE AND LARGE CARNIVORES”). La piattaforma sulla coesistenza tra grandi carnivori e popolazione umana era finanziata dalla Commissione Europea e la Provincia di Trento era stata preferita ad altre regioni europee che pure ne avevano fatta richiesta. Tale progetto rappresentava uno dei pochi, reali, strumenti per superare i conflitti fra le parti, portando a possibili soluzioni e consentendo una migliore tutela della fauna e della biodiversità.

L’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), sollecitato anche dal Ministro Costa a esprimere un parere tecnico sul caso, si unisce al coro e definisce l’orso M49 "pericoloso". Ci chiediamo come abbia svolto le istruttorie, le verifiche sul campo sull'uso di strumenti di deterrenza, dove siano le prove sui reiterati interventi dissuasivi. “Non abbiamo dimenticato”, sottolineano Edgar Meyer, presidente di Gaia Animali & Ambiente, e Francesco Mongioì, responsabile di Lac Trento, “che il presidente della Provincia Fugatti, già noto - come riportato dalla stampa - per la sua passione per le cene a base di orso, abbia promesso in campagna elettorale che avrebbe perseguitato orsi e lupi, scordando che le due specie particolarmente protette da leggi nazionali e internazionali appartengono al patrimonio indisponibile dello Stato e che in alcun modo possono essere oggetto di programmi di uccisione-rimozione dal territorio, almeno legittimamente”.