Ogni anno qualche morto: l’anno scorso un ragazzino. Ogni anno decine di feriti che si accalcano negli ospedali, quest’anno già tristemente sotto pressione. Ogni anno migliaia di animali selvatici che muoiono: l’anno passato ha fatto notizia il decesso di migliaia di storni a Roma. Ogni anno centinaia di cani e gatti che si smarriscono a causa delle esplosioni, gettando nella disperazione altrettante famiglie. Ogni anno l’accensione di fuochi pirotecnici aggrava ed incrementa l’emissione di inquinanti nell’ambiente, che registra picchi clamorosi e contrasta con tutti i provvedimenti di riduzione delle emissioni di polveri sottili e biossido di azoto.
Gaia Animali & Ambiente ha deciso di non voler più assistere al bollettino di guerra di ogni fine anno. I legali di Gaia Lex (il centro di azione giuridica dell’associazione), capitanati da Vania Fogagnolo e Erika Del Bianco, stanno lavorando con quelli delle associazioni Leidaa e Oipa a una proposta di legge che limita l’uso di petardi, botti, razzi e simili, nonché altri artifici pirotecnici. Nel rispetto della direttiva 2013/29/UE.
“La letteratura scientifica e numerose rassegne stampa negli anni attestano che l’utilizzo di materiale pirotecnico crea decine di migliaia di situazioni di danno, oltre che alle persone, anche agli animali e all’ambiente”, spiega il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer.
Gli esempi sono centinaia. Nella regione Lombardia la Società AMAT ha redatto una Relazione con la quale attesta che l’utilizzo dei fuochi d’artificio, fumogeni e simili sono fonte non solo di pericolo per i cittadini e di stress, ma anche di episodi molto intensi di inquinamento da polveri come dimostrato anche dagli studi effettuati da ARPA Lombardia e dall’inventario della stessa regione relativo alle emissioni atmosferiche;
L’uso di materiale pirotecnico provoca negli animali domestici e nella fauna selvatica reazioni di disorientamento, paura e altri comportamenti incontrollati in quanto il fragore dei botti, oltre ad ingenerare in loro un'evidente reazione di spavento, li porta frequentemente alla fuga e a perdere l'orientamento, esponendoli così al rischio di smarrimento o investimento, determinando situazioni di pericolo per la pubblica incolumità nonché per gli animali stessi. “L'udito del cane, del gatto e di tanti animali selvatici è molto superiore a quello dell'uomo”, conferma Edgar Meyer. “Noi abbiamo una finestra uditiva compresa tra le frequenze denominate infrasuoni (al di sotto dei 16 hertz) e quelle denominate ultrasuoni (al di sopra dei 15.000 hertz), il cane invece percepisce fino a 60.000 hertz e il gatto fino a 70.000. Il cane è in grado di udire frequenze superiori alle 80 mila vibrazioni al secondo, la sua sensibilità uditiva è talmente alta che i botti gli causano un vero e proprio dolore”.
C’è l’urgente necessità di adottare misure idonee a garantire l’incolumità pubblica, la sicurezza urbana, la protezione degli animali e ad assicurare le necessarie attività di prevenzione, come richiesto da decine di migliaia di cittadini italiani disturbati da questo fenomeno.
“La proposta di legge verrà consegnata a tutte le forze politiche. Vedremo chi avrà la prontezza di farla propria”, dichiara il presidente dell’associazione, Edgar Meyer. “Il Capodanno e i giorni che lo precedono siano giorni di festa”, concludono Fogagnolo, DelBianco e Meyer, “ma lo siano davvero. In maniera pacifica. Per tutti: cittadini, ambiente e animali compresi”.
Aiutaci a aiutare gli animali:
- dona il tuo 5 x 1000 a Gaia – Codice fiscale Gaia: 97160720153
- iscriviti a Gaia Animali & Ambiente. La quota associativa annuale è di 15 €
- sostieni le attività delle volontarie e dei volontari con una donazione libera, anche piccina
C/C bancario: IBAN IT74 J030 6909 6061 0000 0119 549 presso Banca IntesaSanPaolo – Milano intestato a Gaia Animali&Ambiente








UNA QUERCIA IN MEMORIA DI STEFANO CARNAZZI, GIORNALISTA AMBIENTALE E FONDATORE DI Gaia ANIMALI & AMBIENTE
“La quercia è un albero che ha in sè il senso della completezza e dell'eternità. Siamo certi che Stefano apprezzerebbe…”, è l’augurio delle amiche e degli amici e di Gaia Animali & Ambiente. "Questa piccola quercia diventerà grande, e sarà un condominio di uccelli, di insetti e di biodiversità", ha commentato mamma Lidia. "Un'idea perfetta per Stefano".
Nel 2018, ancora consigliere nazionale di Gaia Animali & Ambiente anche se impegnato in mille altre imprese, Stefano ha deciso che il sipario andava tirato giù. Questa Terra, per la cui tutela aveva speso le sue gigantesche intelligenze, evidentemente non gli andava più.
Gaia Animali & Ambiente sostiene la Fondazione Capellino che sta combattendo per far sì che la riserva resti pubblica in modo da poter continuare ad essere area eletta per la conservazione della biodiversità
Esposizione collettiva di arti visive “Animali come noi”.