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5x1000gaia lightCi sono ancora pochi giorni (fino al 31 maggio) per fare la dichiarazione dei redditi e per donare il proprio 5 x 1000 a una Onlus. Ai ritardatari ricordiamo che si può sostenere Gaia Animali & Ambiente. Basta apporre la tua firma nel riquadro dedicato alle Onlus, indicando il codice fiscale Codice fiscale di Gaia: 97160720153. E' un piccolo gesto che non cambia la tua dichiarazione, ma offre a noi la possibilità di fare grandi cose per tutti i nostri animali! Grazie se vorrai dirlo anche a tutti i tuoi amici! Grazie mille...anzi, 5 volte mille!!!

Ulteriori infos: http://gaiaitalia.it/home/about-gaia/344-5-x-1000-a-gaia-per-gli-animali-e-lambiente.html

Il video:
 https://www.youtube.com/watch?v=Tnw_S4gEy48

loghinoCome di consueto, in occasione di appuntamenti elettorali, la Federazione Associazioni Diritti Animali e Ambiente (di cui Gaia Animali & Ambiente Onlus fa parte) mette a disposizione analisi dei programmi presentati dalle forze politiche e suggerimenti sulla presenza di candidati animalisti in tutti gli schieramenti (sinistra - centro - destra): un vademecum completo per orientarsi. Nei programmi ufficiali (non tutte le forze politiche li hanno presentati) non sono purtroppo molti i riferimenti alle tematiche animaliste.

I Programmi Europei:

Nessuna "famiglia politica" europea (http://www.elections2014.eu/it/european-political-parties) ha inserito il tema dei diritti animali nei propri programmi ad eccezione dei VERDI che elencano alcuni importanti impegni su allevamenti zootecnici, vivisezione e per l'abolizione degli allevamenti di animali per pellicce (http://campaign.europeangreens.eu/caro-cittadino-europeo-ita).

I Programmi nazionali per l'Europa:

Alcuni partiti e movimenti hanno inserito degli impegni riferiti agli animali.

scimmia-e vivisezione 1330449225331di Edgar Meyer - presidente Gaia Animali & Ambiente Onlus

(tratto dalla rivista Pets & the City - www.petsandthecity.it)

Il 29 marzo è entrato in vigore il nuovo Decreto legislativo che regolamenta la sperimentazione animale nel nostro Paese. Frutto di anni di intenso dibattito la nuova legge, che purtroppo non segna la fine della vivisezione, ha visto l’inserimento di alcuni punti rispetto alla Direttiva europea che pongono degli stretti vincoli al ricorso agli animali.

In Italia non sarà più possibile:

-          allevare cani, gatti e primati da laboratorio e. Quindi il famoso allevamento “Green Hill” non potrà riaprire la sua fabbrica di beagle, a prescindere dall’esito del prossimo processo

-          effettuare esperimenti su scimmie antropomorfe (scimpanzè, oranghi, gorilla, gibboni, bonobo)

-          effettuare esperimenti per la produzione e il controllo di materiale bellico

-          effettuare esercitazioni su animali per la didattica, ad eccezione dei corsi universitari per la medicina veterinaria. Il divieto si applica anche alle scuole primarie e secondarie

Sono obiettivi raggiunti grazie al lavoro di molte associazioni animaliste, al supporto dell’opinione pubblica (che nell’oltre 80% dei casi è contraria alla vivisezione - dati Eurispes 2014) e di numerosi ricercatori e medici che hanno detto il loro NO a una scienza inutile, obsoleta e pericolosa per l’uomo.

salviamo-il-paesaggio2In questi giorni la Commissione Territorio, Ambiente, Beni ambientali del Senato sta esaminando le modifiche, ovviamente al ribasso della legge quadro sulle aree protette del 1991. Questa legge ha dato risultati straordinari: i parchi nazionali sono passati da 5 a 23; le regioni hanno intensificato l’istituzione delle loro aree protette; la superficie di territorio protetto ha oltrepassato quella che era la soglia strategica del 10% e procede verso la nuova soglia del 20%. Contro la minaccia a una legge straordinaria, intellettuali, specialisti, naturalisti (da Dacia Maraini a Fulco Pratesi, da Giorgio Nebbia al presidente di Gaia Edgar Meyer, da Grazia Francescato a Franco Pedrotti) rivolgono un pressante appello al presidente Napolitano, al premier Renzi, ai presidenti delle Camere, ai ministri Galletti, Martina e Franceschini affinché non siano abbassate le difese di legge per i nostri straordinari polmoni verdi.
Ecco l'appello: