si a tutti i prodotti tipici
si a tutti i prodotti BIOLOGICI CERTIFICATI
si a miele, olio extravergine, burro, latte, panna, yogurt, caffè, tè, zucchero, pasta: in questi prodotti, niente additivi, per legge!
si alla frutta di stagione
si ai prodotti d’alta qualità: specialità agroalimentari DOP (Denominazione d’Origine Protetta), vini “di classe”
SI ai prodotti del commercio equo e solidale, in vendita in botteghe e grossa distribuzione: caffè, cioccolato, dolci, banane e frutta secca
no aromi e coloranti artificiali
no cervella, no frattaglie (trippa - lo stomaco dei ruminanti, rognone, fegato…)
no salmone, no aragoste bollite vive, no pesce da acquacultura (trote, orate, branzini, spigole…), soprattutto se provenienti dagli orribili allevamenti intensivi
no a carne rossa, vitello, pollame, conigli
no ai salumi e “delicatessen”… industriali a basso prezzo
Antipasti
– Tortine salate, quiches di verdure, avocado farciti, anelli di peperone, spiedini di caprese
– Formaggi tipici, magari con “DPR di tutela del nome”
Salsine e condimenti
– OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA (non semplicemente “d’oliva”). E magari DOP (Denominazione d’Origine Protetta)
– Aceto balsamico di Modena
– Maionese: meglio farla in casa con UOVA BIOLOGICHE
– Insalata russa: fatta in casa con verdure lessate BIO
– Piantine aromatiche (rosmarino, basilico, salvia): coltivate sul balcone di casa propria
Primo
– Lasagne al verde (col pesto), lasagne BIO con ragù vegetale: si trovano preconfez., già pronte
– Tortelli: se si sceglie la pasta fresca, che sia davvero FRESCA (che non duri cioè 4/6 settimane). Di magro (ripieni di spinaci e ricotta, di sapori morbidi, erbette, zucca), al burro fuso e salvia…
– Pastasciutta (alla Norma: sugo rosso e melanzane)
– Risotto: con riso biologico
Secondo
– Polpette di melanzane (esattamente come quelle di carne, solo che le melanzane vanno messe in forno ad appassire e poi sbucciate e tritate)
– Polpettone di legumi (invece della carne trita: arrosto di lenticchie, fagioli e piselli passati e impastati con odori, uova e parmigiano)
Contorno
– VERDURA Biologica (patate, carciofi, zucchine, julienne…)
– Lenticchie e ceci a volontà! - però tutti legumi BIO, da cuocere
– Altrimenti: - Lasciare la verdura in ammollo in bicarbonato
- Sbucciare le verdure fino a 6-8 mm. nella polpa
- Verdura fronzuta: togliere le foglie esterne
Frutta
– Preferirla Biologica
– Se no, gli stessi accorgimenti della verdura.
– Ricordare le virtù delle Arance (Vit.C; terapia chelante…)
– Frutta di stagione: ritroviamo il piacere di assaporare frutta matura in armonia col ciclo delle stagioni!
– FRUTTA SECCA: noci NATURALI (non lavate con la candeggina, “ipoclorito di sodio”, o con E220)
Dolci, Pandori e Panettoni
– DOLCI REGIONALI TRADIZIONALI. Riscopriamo nelle migliori pasticcerie i dolci secondo le antiche tradizioni, o prepariamoli a casa: Gubana del Friuli, Strüdel altoatesino, Baiocoli veneziani, Brutti ma buoni piemontesi, Panettone milanés, Castagnaccio della Liguria o Pandolce (o Pan di Natale) genovese, Sbrisolona e Zuppa all’emiliana, Pan pepato (Siena), Pan giallo del Lazio, Mustacciuoli della Campania, Cannoli alla Siciliana…
– Pandoro prodotto con ingredienti non modificati geneticamente.
– Pandoro farcito con crema pasticcera FATTA IN CASA, o zabaione – (con UOVA BIOLOGICHE)
– PANETTONE. - UOVA: nell’etichetta, FRESCHE, non IN POLVERE
- con BURRO, e non grassi idrogenati;
- UVETTE, e non CANDITI
– Attenzione agli aromi: la vanillina è artificiale (etilvanillina).
– Spolveratina di zucchero a velo? Lo zucchero a velo è costosissimo. Consiglio: mettere lo zucchero di canna grezzo nel tritaverdure (come per tritare il prezzemolo): diventa zucchero a velo.
Vino e spumanti
– Vino: che sia “Prodotto e imbottigliato all’origine” oppure “Prodotto e imbottigliato nei propri poderi”
– comunque, vini “di classe”, DOC e DOCG (riconoscibili per la fascetta rossa numerata sulla bottiglia).
– Spumanti di alta qualità - con marchi di garanzia: “Metodo classico”, Talento, Franciacorta…
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