E' bene ammetterlo subito: sono doppiamente di parte. Primo: conosco Max Morengo da anni, e ne apprezzo la persona e la capacità di scrittura: fresca, brillante, scanzonata, diretta e veloce ma con un background culturale ben evidente (vale sia per la persona sia per la scrittura…). Secondo: in quanto presidente di Gaia Animali & Ambiente, associazione che da anni si batte per i diritti animali e per la sensibilizzazione della dieta veg, ho salutato immediatamente con gioia l’idea che Max mi prospettava di scrivere un libro sulla dieta "plant based".
Il risultato ha corrisposto alle attese. “Vegano Bastardo” spiega, una volta di più, che la dieta veg è salutare: per gli animali (evita di sacrificarne), per l’ambiente (l’industria della carne è seconda causa di emissioni di gas serra e di cambiamento del clima, distrugge le foreste) e per noi stessi (OMS ha valutato la carne rossa come probabilmente cancerogena, mentre lo è senz’altro la carne insaccata). Ma lo fa in maniera simpatica, senza pipponi, raccontando aneddoti. Max mischia abilmente la sua storia personale (con vicende precise: citando Pablo, il beagle che gli ha mostrato una nuova prospettiva sul mondo, l’infanzia, il passato da marketing manager milanese che guidava una Bmw turbodiesel) con quella che può essere la storia di tutti noi: nessuno è nato vegano, tutti noi abbiamo accompagnato la mamma dal macellaio e abbiamo visto pezzi di carne appesi ai ganci. Era normale, anche se un po’ impressione la faceva. Il problema -che Vegano Bastardo contribuisce a risolvere- è passare dalla vaga sensazione alla consapevolezza piena delle proprie azioni.
La parte più brillante di Vegano Bastardo, probabilmente, è quella dedicata a smontare tanti luoghi comuni sui vegani. Tipo “i vegani si preoccupano di più degli animali che degli altri umani e dei bambini affamati”, “i vegani sono persone troppo estreme e negative”, “i vegani non sanno vivere e lasciar vivere”. Ancora più brillante la distruzione dei luoghi comuni sul cibo vegano (che, nella piattezza dell’uomo-medio, “è strano”, “è povero”, “è noioso”, “è costoso”, “gli animali d’allevamento sono diversi e sono nati per diventare cibo”, “la carne fa sangue e fa bene al cervello”). Banalità smantellate con facilità irridente.
Insomma, sostiene Max: “una dieta integrale a base vegetale è la più potente arma che abbiamo per stare in salute, mentre il consumo di carne, pesce, latte, uova, latticini e prodotti industriali porta con sé parecchi effetti negativi innescando malattie tipicamente occidentali come problemi di cuore, cancro, diabete, ictus, ipertensione, artrite, emicrania, Alzheimer, disfunzione erettile, solo per citarne alcune “sfighe” degne di nota”. Ecco, hai detto niente…
Max, però, è -anche- un uomo di marketing. E se lo ricorda quando scrive che “switchare” da un business animale ad uno vegetale è molto più che “win-win”, è un business che vince da parecchi punti di vista creando migliaia di nuovi “lavori puliti”, proteggendo l’ambiente, difendendo la salute degli esseri umani. E non a caso una nuova “economia a base vegetale” sta letteralmente volando alle stelle. La domanda crescente di “cibo pulito, senza animali e senza crudeltà” rappresenta una opportunità di business senza precedenti e di portata globale. Anche questo non è secondario.
Conclusione: la lettura di Vegano Bastardo è piacevole e divertente. E pure utile. Che vogliamo di più?
Edgar Meyer
presidente Gaia Animali & Ambiente OdV
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Vegano Bastardo è disponibile nelle migliori librerie (online e offline) come Mondadori, Feltrinelli, Ibs, Hoepli, Libraccio, Coop, Amazon e YouCanPrint
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