Uccisa Daniza: vincono antropocentrismo e dilettantismo. Denuncia penale e interrogazione parlamentare di Gaia
L’antropocentrismo (teoria secondo la quale l’uomo è padrone del pianeta Terra, la gestisce a suo piacimento e decide della vita o della morte di tutti) l’ha spuntata sul biocentrismo (teoria secondo la quale tutti gli esseri viventi sono ospiti temporanei del pianeta Terra e hanno uguale diritto ad abitarla) e Daniza, la mamma orsa che ha osato difendere i suoi figli, è stata assassinata.
“Con il pool di avvocati di Gaia Lex stiamo valutando una denuncia penale nei confronti dei mandanti e degli esecutori materiali dell’esecuzione di Daniza. L’orsa è morta “per errore”. Gli estensori e i firmatari dell’ormai tristemente famosa Ordinanza di cattura e chi l’ha così maldestramente catturata non devono dormire sonni tranquilli”, ritiene il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer. Daniza, che ha fatto il suo dovere di madre, ha pagato con la vita. I suoi cuccioli sono in grave pericolo. Ma anche chi sbaglia paga. Dovranno pagare il presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi e i suoi “consiglieri”, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti (che si è scandalosamente lavato le mani dalla vicenda) e i dilettanti allo sbaraglio che hanno sparato a Daniza. “Stiamo preparando un’interrogazione parlamentare per chiarire la vicenda”, rincara Stefano Apuzzo, presidente di Amici della Terra Lombardia.
Non dimentichiamo un ringraziamento al procuratore capo di Trento, che ha archiviato tutte le denunce preventive e ha così permesso l’uccisione dell’orsa. Daniza ringrazia anche quell’ignorante cercatore di funghi che ha rincorso i cuccioli invece di allontanarsi, come avrebbe fatto qualunque persona dotata di conoscenza dei meccanismi della natura.
“Grazie al dilettantismo delle istituzioni che si sono “occupate” di Daniza, è facile ora prevedere un massiccio boicottaggio del turismo trentino, a detrimento dei tanti trentini rispettosi dell’ambiente e degli animali. E’ pure facile prevedere il difficile destino dei due cuccioli dell’orsa. Speriamo non finiscano catturati e deportati in qualche zoo-lager fintamente chiamato oasi per essere mostrati come trofei da una civiltà sempre più decadente”, concludono Meyer e Apuzzo.
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