Si è spento, all'età di 76 anni, il famoso entomologo Giorgio Celli. Era ricoverato all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico il 10 maggio, e da allora le sue condizioni erano rimaste molto gravi. Docente universitario all'Istituto di Entomologia e conduttore televisivo di trasmissioni sugli animali, era stato anche europarlamentare e consigliere comunale dei Verdi.
L'intervento chirurgico a cui era stato sottoposto riguardava l’inserimento di alcuni by pass e l'operazione era stata particolarmente delicata perché Celli era dializzato da tempo.
Professore di entomologia all'Universitá di Bologna e parlamentare europeo per i Verdi dal 1999 al 2004, Celli è stato anche un attore di teatro, e ha vinto il Premio Pirandello come autore. Per anni si era fatto apprezzare in tv, conduttore della fortunata trasmissione «Nel regno degli animali» , attraverso la quale ha sempre spiegato il «mondo segreto» con una padronanza dell'argomento piuttosto rara e un approccio divulgativo e ben poco accademico. Celli scriveva poi articoli su testate come «La Stampa» e «Quattrozampe», rivista in cui gestiva una rubrica fissa. Mentre per diletto, come lui stesso ammetteva, scriveva libri gialli dove i suoi amati gatti non mancavano mai.
Giorgio Celli era uno dei Garanti di Gaia fin dalla nascita della nostra associazione, nel ’95. Non si contano le iniziative organizzate assieme: lo ricordo alla testa del corteo da noi organizzato a Milano contro l’ordinanza regionale che imponeva guinzaglio e museruola a tutti i cani (poi ritirata anche grazie a quella grande manifestazione di piazza). Lo ricordo alle tante presentazioni dei suoi vari libri alla Libreria Mursia: sempre divertente e profondo, da grande affabulatore. Tanti ricordi. Pochi mesi fa la più grande soddisfazione: aver pubblicato il suo (ultimo) libro “Nuovo bestiario postmoderno e altri scritti” per la “nostra” collana Ecoalfabeto – I Libri di Gaia di Stampa Alternativa. Un libro bellissimo (la scheda è nel nostro sito). L’ultimo ricordo: ci eravamo sentiti 3 giorni prima dell’entrata in ospedale e mi aveva detto "Sono contento per il libro. E’ bello e ben distribuito. Faccio una piccola operazione, poi lo presentiamo a Genova e a Milano". Non è andata così. L’operazione non era piccola. Non si è più risvegliato.
Avuta la notizia, ho fatto una cosa infantile. Gli ho mandato un sms: “Caro Giorgio, grazie per tutto quello che ci hai insegnato”. E per esserci stato amico.
Edgar Meyer
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