I CINESI UCCIDONO I CANI

PER STRADA INFLIGGENDOLI DOLORI INDESCRIVIBILI

POI GLI SCUOIANO E  USANO LA PELLICCIA PER RIVESTIRE I GIOCHI DEI  BAMBINI.

 

 

PENSACI !

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ORRORE IN BOUTIQUE.  

NEI NEGOZI ITALIANI PELLICCE DI CANE E DI GATTO:

DENUNCIA DEGLI ANIMALISTI CON VIDEO E FOTO.  

I negozi, le boutique, i grandi magazzini, i reparti di abbigliamento sportivo italiani vendono indumenti, cappotti e giocattoli confezionati con pelli e pellicce di cani e di gatti.

Gli animalisti presentano le immagini clandestine e le foto della raccapricciante denuncia: il commercio di pelli e pellicce di cani e gatti. Si tratta di immagini che testimoniano come l’Italia e l’Europa importino dall’Asia pellicce dei “migliori amici dell’uomo” utilizzati nell’abbigliamento, nei calzaturifici e nei giocattoli. Le immagini, le foto, la documentazione sono state presentate nel corso di due conferenze stampa a Milano ed a Roma.

Agli incontri erano presenti i responsabili di “AGA Amo gli animali”, Carlo Ripa di Meana, ex Commissario europeo all’ambiente, Marina Ripa di Meana e Paola Grassilli, Stefano Apuzzo, Edgar Meyer, Portavoce e Presidente di “GAIA”, Giuli Cordara, responsabile dell’ANCF, Animal & Nature Conservation Fund e Paola Zampetti di “Arcipelago 2000”. Gli incontri, organizzati dall’Associazione “AgA, Amo gli Animali” e “GAIA”, in collaborazione con l’ANCF (Animal Nature Conservation Fund), si sono tenuti in contemporanea con la conferenza stampa della “The Humane Society, USA” a Londra.

Il filmato denuncia si apre con i guaiti di un pastore tedesco che, legato con un cappio di fil di ferro viene scuoiato vivo e cosciente, batte le palpebre mentre un uomo lo scuoia. La carne viene servita nei ristoranti e la pelliccia venduta ai mercati. I cani vengono allevati al freddo, ammassati e poi trasportati in sacchi, lasciati senza cibo nè acqua, non vengono risparmiati nemmeno i cuccioli.

In paesi come Cina, Filippine, Thailandia, Corea questo raccapricciante commercio rappresenta la quotidianità. Simile sorte viene riservata anche ai gatti che  muoiono per soffocamento o impiccagione e possono venire scuoiati ancora vivi. Il nostro Paese, assieme a Germania, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti è uno dei maggiori importatori di pellicce di cani e gatti che servono per guarnire interni di scarpe, bordare capi di abbigliamento (come i Parka o i Canadians) e accessori vari che astutamente vengono etichettati come “volpe azzurra”, “vera pelliccia”, “pelliccia di cane della mongolia”, “chinese fur”, “mongolian dog”.

Le pelli di cane e di gatto vengono importate in Italia semilavorate e conciate o anche intere. Ogni anno questo commercio vede vittime oltre 2.000.000 di cani e di gatti. Il filmato è stato realizzato dagli investigatori volontari della “The Humane Society” degli Stati uniti che per 18 settimane si sono finti compratori di pelli, scoprendo e assistendo in prima persona allo sterminio di migliaia di cani e di gatti allevati, raccolti per strada come randagi o semplicemente rubati. Tutto questo per rifornire i mercati europei di pellicce, pelli, colli per i “parka”, accessori decorativi e macabri animali giocattolo.  

 

 

 

 

 

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