Gli ambientalisti "cementano" gli scarichi abusivi nel fiume.
Amici della terra Lombardia e la lista "Uniti per Cologno (Verdi e Alleanza per l'Italia) indicono una manifestazione simbolica ma forte a San maurizio al lambro.
All'iniziativa partecipano il Presidente di Amici della terra Lombardia, Stefano Apuzzo e gli ambientalisti di Cologno monzese, Maurizio Diaco e Camillo Piazza.
Dolore e rabbia per la selvaggia aggressione al fiume Lambro, alle sue sponde, al fragile ecosistema che faticosamente stava cercando di recuperare la sua vitalità dopo decenni di inquinamento.
La notizia che l'origine del disastro sia quasi certamente dolosa e' ancora più inquietante, considerando che, purtroppo, nel nostro paese gli inquinatori la fanno sempre franca.
Tutti sono a conoscenza che nel fiume sono presenti dei tubi di scarichi abusivi che sono collegati alla rete fognaria di molte imprese e mai nessuno si è impegnato a chiuderli definitivamente.
Il Ministero dell’Ambiente nel 2008 aveva stanziato diversi milioni per la sistemazione del nostro fiume e questo disastro rischia di vanificare tutti i nostri sforzi.
Chiediamo che l’Agenzia per il Po censisca tutti i tubi di scarico presenti e autorizzi la “muratura” di quelli non autorizzati e c’impegniamo a far costituire il Comune di Cologno Monzese come parte civile nell’eventuale processo contro gli inquinatori e contro gli enti, pubblici o privati, che scaricano abusivamente e contro le normative nel Lambro”.
Noi non ci rassegniamo e chiediamo una risposta rapida e determinata alle istituzioni.
Giovedì 4 Marzo alle ore 12 manifestazione di protesta presso il ponte di via San Maurizio a Cologno Monzese
Amici della terra Lombardia e la lista "Uniti per Cologno (Verdi e Alleanza per l'Italia) indicono una manifestazione simbolica ma forte a San maurizio al lambro.
All'iniziativa partecipano il Presidente di Amici della terra Lombardia, Stefano Apuzzo e gli ambientalisti di Cologno monzese, Maurizio Diaco e Camillo Piazza.
Dolore e rabbia per la selvaggia aggressione al fiume Lambro, alle sue sponde, al fragile ecosistema che faticosamente stava cercando di recuperare la sua vitalità dopo decenni di inquinamento.
La notizia che l'origine del disastro sia quasi certamente dolosa e' ancora più inquietante, considerando che, purtroppo, nel nostro paese gli inquinatori la fanno sempre franca.
Tutti sono a conoscenza che nel fiume sono presenti dei tubi di scarichi abusivi che sono collegati alla rete fognaria di molte imprese e mai nessuno si è impegnato a chiuderli definitivamente.
Il Ministero dell’Ambiente nel 2008 aveva stanziato diversi milioni per la sistemazione del nostro fiume e questo disastro rischia di vanificare tutti i nostri sforzi.
Chiediamo che l’Agenzia per il Po censisca tutti i tubi di scarico presenti e autorizzi la “muratura” di quelli non autorizzati e c’impegniamo a far costituire il Comune di Cologno Monzese come parte civile nell’eventuale processo contro gli inquinatori e contro gli enti, pubblici o privati, che scaricano abusivamente e contro le normative nel Lambro”.
Noi non ci rassegniamo e chiediamo una risposta rapida e determinata alle istituzioni.
Giovedì 4 Marzo alle ore 12 manifestazione di protesta presso il ponte di via San Maurizio a Cologno Monzese
< Prec. | Succ. > |
---|