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jesus 005Buone notizie dal canile municipale di Genova: 82 cani abbandonati in meno rispetto all’anno scorso. Dal 1 gennaio al 23 agosto 2010 erano stati 550 i cani ricoverati presso il Rifugio municipale di Monte Contessa. Nello stesso periodo, quest’anno sono “solo” 468. Un netto calo.

“Sono numeri positivi”, commenta l’assessore al Benessere Animale del Comune di Genova, Pinuccia Montanari. ”Raccogliamo quello che si è seminato: campagne di sensibilizzazione, corsi di formazione per operatori, un parco-canile che è modello per l’Italia, la gestione dello stesso a un’associazione animalista, un nuovo Regolamento comunale per il benessere animale, un Ufficio Diritti Animali efficiente”.

Rimane un neo. E una preoccupazione. Il numero crescente di cani di tipo pitbull.

“La presenza di pitbull, rottweiler e razze simili è in continuo aumento”, sottolinea Edgar Meyer, referente dell’Assessorato al Benessere Animale del Comune di Genova e presidente di Gaia Animali & Ambiente. “Nella struttura comunale siamo passati da una presenza di 4 pitbull nel 2004 ad una di 25 nel 2006. Oggi ne abbiamo 80”. E occupano quasi la metà dello spazio del parco-canile di Monte Contessa. Rischiano di rimanere lì a vita. Ergastolani senza colpe. Se non quella di avere avuto un ex padrone che poi se ne è disfatto.

Pitbull, rottweiler & co vengono considerate “razze potenzialmente pericolose”. Il loro morso, in effetti, è diverso da quello di un barboncino. Ma statisticamente mordono molto meno. “Non esiste un cane pericoloso, esistono uomini incapaci di educarli. Questi animali sono carte assorbenti, pronti a rispondere agli stimoli che ricevono”, spiega Meyer, che lancia una campagna per l’adozione dal canile dei pitbull abbandonati. “Ci sono animali che vengono tenuti giorno e notte in stanze sporche e buie e nutriti in modo insufficiente: cosa accadrebbe a un essere umano nelle stesse condizioni?”. Il cane violento, insomma, non è che il frutto di un padrone incapace di educarlo.

Spesso, però, purtroppo le caratteristiche di queste razze attirano persone frustrate e senza scrupoli. Li usano come alter ego o status symbol. E forse alla scelta di questi animali non sono estranee né le paure né le insicurezze dei nostri giorni. Perché i cani “feroci” sono acquistati soprattutto da chi vuole esibirli, nel giardino di casa o per strada.  “Spesso il proprietario di pitbull”, dice chi opera nel settore, è un giovane bulletto di periferia che si atteggia, senza esserlo, a “duro” del quartiere e considera il cane come una specie di appendice, per completare il look. Uno che cerca l’affermazione non attraverso sé stesso ma attraverso il cane. Non sapendo nulla di psicologia canina e senza avere la minima preparazione”.

“Alcuni sono dei veri e propri bonaccioni. E, comunque, a tutti facciamo una rieducazione seguita da esperti di comportamento animale”, spiega Clara Buongiorno, responsabile tecnico del canile. Molti sono adottabili. “Diamo una chance a Goran, fantastico rottweiler molto equilibrato, in canile da due anni e mezzo. A Pais, giovane femmina pitbull brava, buona e obbediente, da 4 anni a Monte Contessa. A Zeus, abbandonato dalla sua famiglia dopo essere vissuto con loro 10 anni e a tutti gli altri finti cattivi”. Che hanno, in realtà, un cuore grande così. Per le adozioni: tel. 010.6500617 - www.unagenova.com

 

Biobio-tra-le-VERDUREA dieta. L' ex presidente rinuncia agli adorati hamburger, alle patatine e anche a uova e latticini

dal Corriere della Sera 21.8.2011

Mangerà solo frutta e verdura. «Non voglio morire d' infarto» L' aiuto di Chelsea Fondamentali le pressioni della figlia Chelsea: voleva un padre un po' meno gonfio Obiettivo 84 chili A 65 anni, l' ex inquilino della Casa Bianca intende tornare al peso che aveva all' età di 13 anni

NEW YORK - Non ci ha ripensato, come l' attrice Angelina Jolie che è tornata alla bistecca. Nessuna ricaduta nei piaceri della carne (almeno nel senso del barbecue). A 65 anni compiuti l' altro ieri, Bill Clinton ha tagliato anche quel poco di pesce che si concedeva un anno fa, quando si aggirava tra gli invitati al matrimonio della figlia Chelsea (vegana convinta) predicando le virtù della cucina vegetariana. Un altro passo: l' ex presidente si è proclamato per la prima volta «vegano» (niente uova, latticini, pochissimo olio) nell' intervistona tv con il dottor Sanjay Gupta, il chirurgo star della Cnn passato nel giro di una settimana dalle pance vuote della Somalia al frigorifero pieno di casa Clinton. Che ormai contiene solo vegetali: verdura, frutta, piselli, latte di mandorla. «Mi piacciono le cose che mangio oggi», dice lui proclamando di essere più in forma che mai: «Gli esami del sangue sono buoni, ho perso altri dieci chili. Che ci crediate o no sento di avere più energia». L' obiettivo personale è tornare a 84 chili, il suo peso a 13 anni.

E poi c' è la campagna della Clinton Foundation per promuovere un' alimentazione più sana in 12 mila scuole. È una questione di cuore più che di linea (anzi, se è per questo, su Internet c' è chi trova il Clinton più asciutto anche più brutto). Nel 2004, a 58 anni, gli hanno messo quattro bypass. «Sono stato fortunato, potevo morire d' infarto», ha detto Clinton al dottor Gupta. Dopo l' intervento ha seguito la cosiddetta dieta South Beach (che fa differenza tra grassi «buoni» e «cattivi») ma i problemi di cuore non sono finiti. L' anno scorso, di ritorno da una missione nella terremotata Haiti, Bill si è dovuto sottoporre a un' altra operazione: servivano due stent per aprire una delle solite vene che era diventata «molto brutta». A quel punto «ho capito che stavo giocando alla roulette russa. Dovevo passare a un cambiamento radicale».

Da solo forse non ce l' avrebbe fatta. Clinton adora gli hamburger, il pollo fritto, le patatine unte e bisunte. Una volta nel New Hampshire in campagna elettorale lo beccarono mentre si sbafava una dozzina di doughnuts . Durante il jogging con le guardie del corpo era capace di fare una sosta per rifiatare (però da McDonald' s). Cosa è cambiato? Nella svolta vegana ha giocato la paura di restarci secco. E il pungolo della figlia Chelsea: voleva un padre che la portasse all' altare un po' meno gonfio. E poi il pressing dei medici che Hillary gli aveva già messo alle costole (allo stomaco) quando arrivarono alla Casa Bianca nel ' 93. Già allora Dean Ornish, direttore dell' Istituto di Medicina Preventiva a Sausalito, California, cominciò a introdurre in cucina - tra la panna e gli hamburger - un po' di tofu, qualche salmone con le verdure. Impresa dura: a un check-up nel 1999 si scoprì che Bill era aumentato di 10 chili rispetto a due anni prima. Uscì dalla Casa Bianca nel 2001 e non smise di ingrassare. Nella sua voracità c' era anche l' alibi del fatalismo (storia familiare di deboli coronarie). Ornish ricorda di avergli parlato a muso duro l' anno scorso: «Devi capire che i tuoi geni non indicano necessariamente il tuo destino». Alla svolta «solo vegetale» ha contribuito anche il dottor Caldwell Esseistyn, che dirige il programma di prevenzione cardiovascolare al Cleveland Clinic Wellness Institute. E se alla fine dell' anno prossimo Hillary si ritirerà davvero dalla politica, dopo quattro anni in giro per il mondo come Segretario di Stato, Bill avrà una guardiana in più (forse) a controllargli il frigo.

Michele Farina

 

dieta comica copertinadi Edgar Meyer

E' uscito in questi giorni "La dieta comica" (Edizioni Stampa Alternativa - Ecoalfabeto I libri di Gaia). Come ridere di tutte le corbellerie che vi hanno raccontato finora e dimagrire per sempre imparando a digerire e recuperare la salute.

Come abbinare gli alimenti per digerire senza fatica? Come sfruttarne al meglio le proprietà nutrive? Nel libro sono contenute informazioni e spunti per modificare senza fatica l’alimentazione e migliorare la propria salute nel rispetto del pianeta e degli animali.

L’autrice, Mirna Visentini, economa dietista, è ideatrice del Metodo Digestivo Veloce che da 20 anni propone ai suoi pazienti con ottimi risultati. Iscritta alla Società Scientifica Nutrizione Vegetariana, si batte per un’alimentazione più consapevole e rispettosa di tutti gli esseri viventi. Nelle conferenze “Dietomotivando” spiega il suo metodo, fornendo ai partecipanti le tecniche pratiche e psicologiche per seguire, ridendo, la sua dieta.

L’uscita del libro “La Dieta Comica” rappresenta una piccola “summa” del suo pensiero. “Ho scelto questo titolo sperando che la gente rida delle corbellerie raccontate giornalmente dai media e da operatori del settore, ignoranti e mendaci. Consiglio di togliere il sangue animale dalle bocche della gente. Da una vita spiego che le diete iperproteiche sono appannaggio dei centri standard che danno consigli mediocri ed incompetenti, puntando non alla magrezza sana e stabile ma solo a una magrezza rapida e piena di conseguenze negative in termini di benessere e di ripresa dei chili perduti. Aggiungo il fatto che i vegetariani non solo godono di migliore salute rispetto agli onnivori, ma sono anche stabilmente più magri, come tutti sanno in ambito scientifico”, dice Visentini.

Ci sarà anche da sorridere, in questo agile e utile librettino. Ma l’inizio va giù duro, non mandandole a dire. Si legge nella premessa: “La dieta che promuove salute in tutte le direzioni, energia abbondante, peso ottimale, vigore e voglia sessuale, potenza spirituale, amore e sensibilità per tutti gli animali, longevità, intelligenza sopraffina, assenza di malattie croniche e degenerative non è affatto un miraggio. Ce l’abbiamo tutti sotto il naso. E’ una dieta che non ha nulla a che spartire con gli spropositi, gli insulti e la demenzialità della Monsanto, di Rockefeller, della Pfizer, della Bayer e del Codex Alimentarius. E’ una dieta semplice, composta da frutta, vegetali freschi, germogli, legumi, funghi, tartufi, grani integrali, radici, tuberi, frutta secca e avocadi. Nient’altro”. In una parola: la dieta vegetariana.

Ma, oltre alla scelta della dieta vegetariana come quella ideale, Mirna Visentini fornisce -in maniera leggibile e simpatica- soprattutto una considerazione centrale: alle persone che vogliono dimagrire dice che non impareranno una dieta, ma il modo migliore per digerire. Non è infatti tanto importante la quantità di calorie fornite dai cibi, ma come vengono utilizzati tali cibi dall’organismo. “Tutto ingrassa, se non viene digerito”, sostiene. “Anche una semplice foglia d’insalata. E d’altra parte niente può ingrassare se quello che ingeriamo viene digerito, indipendentemente dalle quantità, dall’orario, o da qualsiasi altra situazione”. Insomma: importante è aiutare il nostro corpo a digerire bene.

Scorrendo le pagine, è possibile scoprire le verità segrete del calcio, l’importanza della motivazione, le regole su “come mangiare”, alcune verità sulle proteine animali, consigli per una sana alimentazione, come ridurre le perdite di calcio e aumentarne l’assorbimento e infine …come diventare vegetariani (o quasi), con qualche idea per un succulento menù veg. Molto utile e leggibile, il capitoletto “le vostre domande”, che chiarisce in maniera semplice semplice quanto scritto in precedenza. Buon appetito.

Biobio-tra-le-VERDURELA DIETA VEGETARIANA CONTRO CALDO E CAMBIAMENTI CLIMATICI

Un’idea per un Ferragosto alternativo: la lancia Gaia Animali & Ambiente Onlus, che propone una grigliata vegetariana: sana, gustosa, nutriente e originale, ma soprattutto fresca, leggera ed ecosostenibile.

L’associazione Gaia ha infatti predisposto, in collaborazione con Diamoci La Zampa Onlus, un ricettario vegetariano per scoprire nuovi sapori (e difendersi dal caldo) durante l’abbuffata ferragostana.

“Niente di meglio, per il Ferragosto, che la classica, sana dieta mediterranea. Anzi, meglio ancora la dieta vegetariana: verdure alla griglia e frutta, primi piatti freddi e freschissime insalatone verdi: da quelle tradizionali a quelle a base di farro o orzo”, spiega Edgar Meyer, presidente di Gaia.

I primi piatti freddi sono nutrienti ma leggeri: dalla pasta fredda, condita non con ragù ma con verdurine tagliate, al riso o cous cous freddo, guarniti con pomodorini, cetrioli, piselli, mais, menta e limone. Senza dimenticare gli squisiti tortini ai funghi, alle zucchine o alle carote (queste ultime, come anche peperoni, albicocche, mango, melone, papaia e nespole, sono molto ricche di beta-carotene, che protegge la pelle preparandola all'abbronzatura). I più curiosi possono cimentarsi con pietanze curiose come il Kibbé alle noci.

Oltre che fresca, leggera e gustosa, la dieta vegetariana è pacifica e nonviolenta: risparmia milioni di animali tra capponi, caprette, maialini, vitelli. Le cifre della mattanza di animali sono infatti impressionanti. “In Italia”, sottolineano gli ambientalisti di Gaia, “600 milioni di animali vengono uccisi ogni anno per finire sulle nostre tavole: 570 milioni di polli, 9 milioni di suini, 6 milioni di agnelli, 4 milioni di manzi, 2 di conigli, 2 di vitelli, 3 di pecore e capretti, 500.000 equini. L’alternativa, per di più sana e gustosa, esiste”.

“Mangiare vegetariano, oltre che fresco, è un modo per rimettersi in forma e disintossicarsi da tutte le scorie e le tossine accumulate. La dieta vegetariana è ricca di vitamine, sali minerali e fibre e aiuta l'organismo a disintossicarsi”, conclude Meyer.

C’è, poi, l’aspetto ambientale. L'industria mondiale delle carni si è divorata fino al 40 per cento delle terre coltivabili del pianeta e ha trangugiato ingenti quantità di riserve di carburanti fossili affinché un'esigua percentuale della popolazione terrestre possa banchettare con gli alimenti più in alto nella catena alimentare globale mentre centinaia di milioni di altri esseri umani si trovano a dover far fronte a malnutrizione, carestia e morte. E ancora: la carne (ottenuta da bovini cresciuti a mangimi) che portiamo in tavola è la seconda più importante causa del cambiamento del clima. Dagli studi della Fao risulta che il bestiame produce il 18 per cento delle emissioni di gas serra, ovvero complessivamente più di tutti i mezzi di trasporto.

Le succulente ricette vegetariane, biologiche (ma anche vegan e biodinamiche), possono essere facilmente scaricate gratuitamente dal sito www.gaiaitalia.it.