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Alimentazione Naturale

i menù vegetariani
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Alcuni lettori ci hanno scritto (vedi sotto) lamentando il fatto che nelle nostre RICETTE BIO spesso siano impiegati prodotti casearii e uova. Prodotti che potrebbero provenire da sofferenza animale.

Come si concilia cio' con la missione di DIFESA DEGLI ANIMALI che GAIA si e' assunta?

Rispondiamo volentieri!
1. Le nostre RICETTE, attentamente selezionate, prevedono l'impiego esclusivo di ingredienti provenienti da agricoltura biologica ex Reg. CEE 2092/91 e provv. att. susseguenti.
Ovvero, di ingredienti prodotti con il rispetto dell'ambiente, della natura, e degli individui animali allevati secondo i dettami dell'agricoltura biologica: all'aperto; liberi, in condizioni psicofisiche di benessere, non sottoposti a trattamenti farmacologici o a procedimenti artificiali d'ingrasso. Garantiti dal rigoroso regime di controllo UE.
Insomma. Sono animali trattati bene.
2. La Editorial Policy di GAIA, nonche' la sua missione costitutiva, e' la promozione di campagne informative per la difesa della natura e la protezione degli animali. Fare informazione e promozione e' il nostro obiettivo. Divulgare significa diffondere a raggiera, a un ventaglio quanto piu' ampio possibile di lettori, idee, immagini, spunti di riflessione.
Le RICETTE pubblicate sul sito di GAIA corrispondono a questa esigenza. Proporre a un'utenza tradizionale un offerta di piatti di gusto e sapore casalinghi e appetitosi avra' un impatto, sulla medesima utenza, assai maggiore rispetto a un menu' di semi di miglio e agar-agar.
L'obiettivo: diffondere una cucina piu' responsabile, piu' naturale, piu' salutare, senza cibi di carne (provenienti dalla macellazione) o pesce, ma stimolante e avvincente.
3. La cucina vegana e' un'ideale meritorio, alto, nobile e condivisibile. E' giusto astenersi da uova, latte e formaggi se questi provengono dallo strazio degli animali chiusi in tremendi allevamenti in batteria, maltrattati, con le mammelle infiammate e i loro figli strappati via per la macellazione. Ma, d'altro canto, nessuno puo' salubremente addebitare "crudelta' e abiezione" a chi si mangia una pizza (che contiene mozzarella!). Meglio una pizza che l'hamburger.
Percio', GAIA incoraggia e saluta con simpatia chi decide di seguire, con le cautele del caso e una continua sorveglianza medica, l'alimentazione vegana, cosi' come quella, uno scalino ancor piu' in alto, frugivora o fruttariana. Ripetiamo difatti gli indirizzi Web segnalatici dai lettori:
www.viverevegan.org
http://utenti.tripod.it/vegan

Pero', qui, l'unico modo di fare informazione senza correre il rischio d'essere tacciati d'integralismo, e': dare il proprio esempio personale.
Altrimenti, presentando ai lettori la scelta piu' vertiginosa, rischiamo di mettere loro davanti un muro troppo alto.
Lo scriveva anche Lev Tolstoj - vegetariano anch'egli: "gradino dopo gradino".

p. GAIA Animali & Ambiente
Stefano Carnazzi
Ecco le voci dei lettori vegan:

---------- Da: "d.g." Data: Sun, 30 Dec 2001 18:52:55 +0100
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Oggetto: antispecismo
Gentilissimo direttivo, ho visitato il vostro sito e sono rimasta decisamente sorpresa nel leggere che da una parte lavorate per la difesa di alcune specie di animali e dall'altra contribuite allo sfruttamento e all'uccisione di altre.
Finche' parlate di cani o foche siete pronti a difendere la loro vita ma poi nel menu' che proponete mandate con facilita' al macello animali destinati alla produzione di latte. Proponendo ricette con burro e uova.
Da vegan e antispecista conosco molto bene la sorte delle mucche da latte: sfruttate per circa 5 anni e poi macellate per la loro carne. E conosco bene la sorte dei vitelli fatti nascere per poter "rubare" il latte alle mucche e destinati alla macellazione. Lo stesso possiamo dire delle galline ovaiole. Anche se tenute libere sono destinate a morire precocemente perche' appena diminuisce la loro produttivita' vengono macellate.
Se siete interessati ad approfondire questi temi potete partire da:
www.viverevegan.org
Se decidete di lavorare per difendere tutte le specie animali ve ne saro' grata.
Cordiali Saluti,
D. G.

---------- Da: "A. M." Data: Thu, 03 Jan 2002 09:18:36 +0100
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Cc: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Oggetto: Ricette vegetariane
Apprendo che sul sito della vostra associazione, che dichiara di lavorare per gli animali, presentate una serie di ricette contenenti latte, derivati del latte, uova e formaggi contenenti caglio.
A tal proposito forse dovreste venire a conoscenza dei seguenti fatti:
- Nonostante la credenza comune, le mucche, e anche i vitellini, vengono uccisi nel ciclo produttivo del latte e dei suoi derivati.
Se le mucche fossero libere vivrebbero venti o più anni, negli allevamenti invece vengono macellate a tre/cinque anni quando iniziano a produrre meno latte; i loro vitellini sono destinati al macello a poche settimane di vita (carne di vitella) o fatti ingrassare e macellati dopo circa due anni (carne di manzo).
Il latte viene prodotto da mucche inseminate artificialmente, se non fossero ingravidate e quindi non mettessero al mondo i vitelli destinati al macello, non produrrebbero latte.
Inevitabilmente, chi consuma latte e/o i suoi derivati, incentiva la produzione di carne.
Le mucche sono geneticamente selezionate per produrre quanto più latte possibile, sebbene questo induca negli animali delle tare genetiche che sono causa di immani sofferenze per tutta la loro vita.
I vitelli vengono strappati a poche ore dalla nascita alle loro madri perchè non ne bevano il latte.
Quelli destinati a produrre "carne di vitella"(bianca e tenera come la richiedono i consumatori) sono spesso isolati e imprigionati in box, e alimentati con una dieta che li rende anemici.
- Se anche la produzione di latte non implicasse sfruttamento e morte per gli animali, bisogna ricordare che in molti formaggi viene utilizzato caglio animale, preso dallo stomaco dei vitelli macellati, e dunque il consumo di formaggio risulterebbe comunque incompatibile con il rispetto per la vita degli animali.
- Nonostante la credenza comune, le galline, e anche i pulcini maschi, vengono uccisi nel ciclo produttivo delle uova. Le galline libere vivrebbero circa quindici anni, mentre negli allevamenti (nei capannoni ma anche all'aperto) vengono sgozzate a circa due anni, per diventare carne di seconda scelta, non appena la loro produttivitˆ diminuisce sotto un livello fissato dall'allevatore.
Inevitabilmente, chi consuma le uova, incentiva la produzione di carne.
Appena nati i pulcini vengono separati: i maschi vengono avviati all'allevamento di polli da carne o buttati vivi in un tritacarne per diventare mangime o ancora vengono uccisi soffocandoli con del gas,
Le femmine invece sono avviate alla produzione di uova. Le uova finiranno sul mercato o serviranno a far nascere altri pulcini. A tutti viene tagliato il becco, senza anestesia, per evitare che si feriscano a morte.
Alla luce di tutto questo, vi invito ad eliminare dalle ricette proposte ogni ingrediente di origine animale, e promuovere una alimentazione vegan, in quanto l'unica compatibile realmente con la vita degli animali.
Distinti saluti,
A. M. Vegan Lifestyle & Vegan-it mailing list: http://utenti.tripod.it/vegan