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loghinoE' uscita sul n. 1-2 (gennaio- agosto) 2012 de "La rassegna mensile di Israel" - periodico edito a cura dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - una raccolta di contributi dal titolo "Gli animali e la sofferenza. La questione della shechità * e i diritti dei viventi".

I titoli dei singoli articoli, che vedono firme importanti quali quelle di Hans Jonas e Paolo De Benedetti, suonano espliciti nell'ammonire noi esseri umani in ordine alla prevaricazione sugli animali. Cito a titolo di esempio: "sulla sofferenza"; "la responsabilità verso il mondo animale"; "animali, prossimo mio".

Tanto più meritorio appare questo apporto di una comunità eletta quale quella ebraica, in un momento storico che vede, a tacere delle crudeltà "quotidiane" anche in casa nostra, il recente pogrom dei cani randagi in Ucraina, e la "soluzione finale" di quelli rumeni programmata ex lege, oltre al repellente fenomeno della zooerastia che, ironicamente, trova particolare diffusione e sviluppo in nazioni, quali la Danimarca e la Svezia, comunemente considerate un paradigma di civiltà.

Cito dall'editoriale di Giacomo Saban un passo che ritengo estremamente illuminante sui termini della vicenda: "Secondo alcuni Maestri quando infine verrà raggiunta l'era messianica l'umanità tornerà ad essere vegetariana. Gli esseri umani dunque si renderanno conto (o, se preferite, accetteranno quanto è stato loro ordinato) che uccidere è non solo non indispensabile, ma addirittura contrario alla loro sopravvivenza. In ottemperanza a quei sette principi che, secondo la tradizione, furono imposti a Noè e che secondo i Maestri precedono la Torà e la Halakhà, la messa a morte e la crudeltà, quale che siano le loro forme, verranno bandite. Nella tradizione antichissima che la Torà ci tramanda esiste dunque un complesso di prescrizioni che invitano l'uomo a essere vegetariano. Un invito che è stato accolto da molti pensatori della nostra tradizione, in epoche remote e nei tempi moderni: valga per tutti il nome di Rav Abraham Yitzchaq Kook, primo rabbino capo ashkenazita di Eretz Israel all'epoca del Mandato britannico".»

Avv. Federico Bellini

*shechità= macellazione secondo le procedure stabilite dalla Halakhà, la legge ebraica. Una delle mitzwot (precetti) più importanti della kashrut (il complesso delle norme alimentari ebraiche) è costituita appunto dall'obbligo di sottoporre l'animale (sia esso mammifero o volatile) alla shechità.