Sembrerebbe essersi conclusa -il condizionale è d’obbligo- con una grande vittoria per il movimento per i diritti animali la vicenda dei cani di razza beagle che negli scorsi giorni sono arrivati a Fiumicino per essere destinati a sperimentazione presso il laboratorio della società Menarini di Pomezia Terme. Associazioni grandi e piccole si sono mobilitate con raccolta firme online al Ministero e con presidi davanti alla Menarini, per evitare che i cani venissero portati dentro il laboratorio, con intervento delle forze dell'ordine.
Ora ci arriva questo comunicato stampa – che riporto volentieri integralmente qui sotto:
Il tema della liceità della sperimentazione animale e sulle alternative di ricerca è caldissimo, ci sono segnali di svolta. La sensazione è che per la prima volta i vivisettori siano veramente in difficoltà, dopo la chiusura dell'allevamento Morini, di Greenhill e degli attacchi mediatici ad Harlan (anche grazie a Gaia, la prima associazione ad aver puntato il dito sulla multinazionale).
Stop vivisection potrebbe veramente dare la spallata decisiva!
Edgar Meyer
www.gaiaitalia.it
Da: Cuccia Paola [mailto:
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]
Inviato: venerdì 8 marzo 2013 17:50
A: Cuccia Paola
Oggetto: Comunicato stampa RTC - rinuncia alla sperimentazione relativa agli 8 beagle
Buongiorno,
invio in allegato e di seguito il comunicato stampa da parte di RTC - Research Toxicology Centre di Pomezia, in merito alla vicenda degli 8 beagle per la sperimentazione.
Cordiali saluti.
Paola Cuccia
Senior Consultant
Barabino&Partners S.p.A.
E-mail:
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Il Consiglio d’Amministrazione di RTC (Research Toxicology Centre), su richiesta di Menarini, ha deliberato di rinunciare alla sperimentazione, pur obbligatoria, per la quale sono stati richiesti 8 beagle che renderà disponibili per l’affido a privati.
La decisione è stata presa nel tentativo di stemperare il clima di tensione con le associazioni animaliste che rischia di degenerare andando oltre le minacce e i danneggiamenti di auto dei nostri dipendenti.
Il lavoro di RTC è di eseguire solo ed esclusivamente ricerche tossicologiche obbligatoriamente richieste dalle norme sulla ricerca di nuovi farmaci. Anche RTC auspica che vengano individuati dalle autorità preposte test sostitutivi dell’obbligo di sperimentazione animale. RTC sarebbe la prima ad adottarli. Attualmente, purtroppo, ciò non è però consentito.
Perciò la decisione presa dal CdA ha anche lo scopo di aprire un dibattito sul destino della Ricerca in Italia. Quello che ad oggi viene obbligatoriamente richiesto da tutte le Autorità Sanitarie del mondo per poter mettere a disposizione dei malati un farmaco innovativo, se non si potrà più fare in Italia, rispettando, come fa RTC, tutte le norme previste, qualcun altro lo farà in altre parti del mondo. Pertanto, solleviamo con forza la necessità di una presa di coscienza determinata ed univoca che indichi quale futuro avrà la Ricerca in Italia.
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