IL DECALOGO “PERCHE’ SI – PERCHE’ NO”
Si avvicina il Natale e il Comune di Genova invita a scelte di solidarietà e compostezza.
“La situazione nazionale ed internazionale suggerisce alle famiglie un Natale che riscopra i valori della solidarietà”, afferma Pinuccia Montanari, assessore dei Verdi ai Parchi, Decrescita e Benessere animale, “ed è per questo che lanciamo l’idea di “svuotare i canili per riempire le case”...di affetto e calore!”
La scelta migliore per “scaldare” il Natale (ma anche per i periodi successivi) è portarsi a casa un cagnolino o un micetto, offrirgli un tetto e l’affetto di cui si nutre il miglior amico dell’uomo. “Invitiamo a visitare il Rifugio più vicino a casa propria (a Genova c’è il canile municipale di Monte Contessa e ci sono i rifugi privati “Buon Canile” e Amici del Cane di Monte Gazzo, nonché il gattile di Quarto dell’associazione Amico Gatto) per trovare e farsi scegliere da un amico a quattrozampe”, è l’appello di Montanari. "Ci sono cani e gatti bellissimi, giovani, ma anche saggi e anziani, tutti con lo sguardo tenero e penetrante, che chiedono affetto, dolcezza e amicizia", ricorda Edgar Meyer dell’assessorato al Benessere animale del Comune.
“La scelta di portarsi a casa un cane o un micio però non deve essere dettata da un’emozione superficiale”, sottolinea Meyer. “Deve essere matura, responsabile e ben ponderata”. Ecco perché l’assessorato ha predisposto il decalogo “Natale e animali: perché si – perché no”. Perché un’adozione sia per sempre. E sia un vero regalo per il quattrozampe ma anche -e soprattutto- per chi lo accoglie per tutta la vita.
Animali e regali di Natale. Il decalogo di Tursi
Perché si
1. Perché, come dice Linus, “felicità è un cucciolo caldo”
2. Perché per tutta la vita sarà al nostro fianco, compagno fedele e senza pretendere nulla. E senza giudicarci e criticarci.
3. Perché i bimbi che crescono assieme a un animale domestico, secondo molte ricerche di pedagogia e psichiatria, hanno più facilità a relazionarsi con “l’altro da sé”
4. Perché portare il cane in passeggiata tutti i giorni è un esercizio salutare e facilita le relazioni sociali
5. Perché un milioneseicentomila (1.600.000!!!) cani in Italia languono dietro le sbarre di canili fatiscenti, al freddo, ergastolani senza aver commesso reati. Non sono numeri: si chiamano Tobi, Rick, Asia, Francesca, Greta, Frida, Tom, Viola, e così via. Aspettano di essere liberati e portati in una casa accogliente. Natale è anche fare un gesto d’amore. Per loro e per sé.
Perché no
1. Perché poi ci si deve occupare di lui / lei anche quando cresce, quando invecchia. Sempre. “Un adozione è per sempre” è lo slogan del canile municipale di Genova
2. Perché, anche se lo prendiamo in un rifugio, costa: in cibo, in spese veterinarie, per garantirgli il benessere di cui ha diritto per legge
3. Perché un’adozione deve essere responsabile: non deve essere frutto di una momentanea (e superficiale) emozione, bensì una scelta profondamente meditata: si aggiunge un elemento alla famiglia
4. Perché va portato in passeggiata 3-4 volte al giorno per tutti i giorni dell’anno: neve, pioggia, grandine comprese…
5. Perché spesso i regali fatti a Natale vengono buttati via, dopo il primo entusiasmo, prima delle vacanze estive…andando a ingrossare le fila del randagismo e degli animali che finiscono in rifugio
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