Mangia, si disseta, muove i primi passi fuori dalla gabbia e cerca la mano dell'uomo per le coccole. Quelle che forse Jerry non ha mai ricevuto in tutta la sua vita. Di certo non dal suo padrone. Lo stesso che dopo tredici anni di vita insieme lo ha seppellito vivo in un campo alla periferia di Desenzano (Brescia) per poi lasciarlo lì, sotto cinquanta centimetri di detriti industriali, condannato a una lenta e raccapricciante agonia prima della morte.
SAREBBE ANDATA A FINIRE così se Jerry, un cane di razza breton di quindici chili dal manto pezzato bianco e marrone, non avesse continuato a guaire per le successive quarantotto ore, in tempo perchè i lamenti venissero uditi da un coppia di passanti che, insospettita dai rumori provenienti dalla terra, ha immediatamente avvertito la stazione di Polizia locale di Desenzano. Pochi minuti e gli agenti Giorgio Tosi e Fabrizio Mango erano già sul posto a scavare a mani nude tra i sassi per giungere solo dopo qualche istante alla macabra scoperta. Sotto sassi pesanti fino ad un chilo giaceva il corpo esausto di Jerry, occhi bendati da uno straccio e respiro appena accennato. Trasportato di corsa al canile sanitario di via Orzinuovi, «Jerry ha ricevuto le prime cure, è stato reidratato e sottoposto a esami radiologici - ha spiegato il direttore dell'Asl di Brescia, Carmelo Scarcella - ma per fortuna non ha riportato alcuna criticità se non il trauma psicologico dopo i due giorni da sepolto vivo».
SOLO LA LETTURA del tatuaggio ha permesso di risalire al proprietario, un cacciatore di Desenzano, immediatamente convocato in centrale per i primi chiarimenti. Informato dei fatti, l'anziano ha continuato ad insistere che il cane fosse morto, per poi strabuzzare gli occhi e chiudersi nel silenzio dopo aver visto il video del macabro ritrovamento.
La banale giustificazione non ha convinto gli agenti di Desenzano che l'hanno denunciato per maltrattamento di animali, con aggravante di crudeltà. Un reato penale che potrebbe costargli fino a 18 mesi di carcere e una multa di 30 mila euro, anche se per reati di questo genere i giudici italiani non si sono mai spinti oltre i 12 mila euro. Vero è però che l'aggravante della crudeltà potrebbe portare la pena a 36 mesi, rendendo impossibile all'uomo ricorrere alla condizionale. Il pensionato inoltre potrebbe rischiare di vedersi sottrarre anche gli altri due cani di cui è proprietario come confermato dagli agenti della Polizia locale. Se si arrivasse al processo (più facile che la vicenda giudiziaria approdi a un decreto penale di condanna), le associazioni animaliste sono pronte a costituirsi parte civile. Il responsabile di questa crudeltà deve essere punito con una condanna esemplare, la nostra coscienza ma soprattutto un Paese civile come l'Italia non può accettare simili barbarie.
Balzata agli onori della cronaca locale e nazionale, la triste storia di Jerry è diventata una sorta di testimonial della campagna di adozioni. Sono state centinaia e centinaia le richiesta di affidamento piovute al canile, al Comune, alla Asl e ai vigili di Desenzano. Ma il lieto fine di Jerry è già scritto. Nelle prossime ore infatti il cane sarà trasferito al canile di Desenzano dove rimarrà giusto il tempo di riprendersi dal trauma e rimettersi in forza per poi essere adottato e diventare la mascotte del comando di Polizia locale.
Ma per un Jerry che ha già trovato una nuova casa ci sono centinaia di Peggie, Bobo, Claire e Toby che rimangono dietro le sbarre ad aspettare il proprio turno. Solo il canile sanitario di Brescia ad oggi ne ospita 42, accalappiati negli ultimi mesi e pronti per essere adottati. E amati, possibilmente. Per questo, dal Rustico Belfiore di Chiari al rifugio di Orzinuovi l'appello dei titolari dei canili è corale: «Adottate un quattrozampe nel nome di Jerry, il cane che visse due volte».
La storia di Jerry è stata raccontata da Edgar Meyer e Claudia Taccani nella rubrica televisiva "Zampe pulite", in onda da sabato 26 novembre a venerdì 2 dicembre sulle emittenti Telecolor, Primarete e Natura & Salute. La rubrica, all'interno della trasmissione "Cani, Gatti & Co" racconta storie di uomini e animali, fornisce consigli per un corretto rapporto e spiega le normative sui diritti animali.
Ecco gli orari per seguirla:
Telecolor (canale 89): sabato alle 20,30 - replica il lunedì sera intorno alle 22.00
Primarete (canale 19): domenica alle 19.45
Salute Natura (canale 199): in onda tutti i giorni: la mattina alle 10.30, la sera alle 18.50 e alla notte alle 2.10
Per la storia di Jerry, ecco cosa dice la legge:
DELITTO UCCISIONE DI ANIMALI:
(Legge n. 189/2004)
CHIUNQUE, PER CRUDELTA’ O SENZA NECESSITA’, CAGIONA LA MORTE DI UN ANIMALE E’ PUNITO CON LA RECLUSIONE DA 4 MESI A 2 ANNI
TENTATIVO DI UCCISIONE DI UN ANIMALE:
Chi compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, risponde di delitto tentato, se l'azione non si compie o l'evento non si verifica.
NEL CASO DI JERRY, SUSSISTE IL TENTATIVO DI UCCISIONE DI ANIMALE.
< Prec. | Succ. > |
---|