Riportiamo un articolo di Leggo (e altri quotidiani) di giovedì 5 maggio.
Bufera su Marco Clemente, candidato nelle liste del Pdl (centrodestra) alle Comunali di Milano. In un’intercettazione telefonica depositata agli atti dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia sulla ‘ndrangheta, Clemente, parlando al telefono con Giuseppe Amato (boss della ‘ndrangheta milanese, poi arrestato) dice: “speriamo che muoia come un cane” a proposito del titolare di un locale milanese che, vittima di un’estorsione, si ostinava a non pagare il pizzo.
“Speriamo che muoia come un cane”: ecco la brillante “cultura” di un candidato Pdl a “occupare” una poltrona in Consiglio comunale…
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