Le rondini bloccano un cantiere edilizio a Rozzano. In Via Monte Amiata, un terreno con un rudere e molto verde spontaneo, sono destinati a veder sorgere villette e box auto. Ma i costruttori non avevano fatto i conti con le rondini, uccelli particolarmente protetti che in questo periodo e fino a settembre invadono cascine, campagne e ruderi, riempiendo i nidi di uova e di piccoli rondinini.
Le leggi, europee, italiane e regionali – e perfino il Regolamento di Tutela degli Animali del Comune – prevedono che nei periodi di nidificazione i nidi non possano essere rimossi o abbattuti. Quindi, i cantieri e gli interventi edilizi devono aspettare e rispettare i ritmi della natura. Il cantiere in Monte Amiata a Valleambrosia, tuttavia, era già in pieno esercizio, quando alcuni residenti hanno chiamato l’Assessore all’Ambiente di Rozzano, Stefano Apuzzo, portavoce di Gaia Animnali & Ambiente. L’ambientalista è intervenuto sul posto, con i tecnici comunali e con la Polizia Locale e dopo poche ore le ruspe erano ferme. Una settimana di sospensione è stata concordata al fine di consentire alla proprietà dell’area di approfondire la normativa. L’ipotesi più probabile è che i lavori di abbattimento dei ruderi e di ripristino dell’area in totale stato di abbandono (nella zona dormivano anche persone senza fissa dimora), riprendano in autunno, quando i volatili saranno ripartiti per l’Africa.
I precedenti sono eclatanti: il cantiere dell’Ospedale Humanitas bloccato per due mesi per la presenza di rondini, un cantiere pubblico a Rozzano sospeso per un mese per la presenza di girini e rospi protetti. Per non dimenticare Milano, con il cantiere del canile municipale bloccato per mesi dalle rondini e Cesano Boscone con lavori pubblici fermati dagli alati “messaggeri degli dei”.
“Le leggi parlano chiaro: chi con interventi edilizi e di abbattimento distrugge nidi di rondine e di altri animali selvatici protetti viola il codice penale e rischia il sequestro del cantiere. L’intervento mio e dell’Amministrazione comunale ha prevenuto un danno all’ambiente e agli animali, ma anche agli operatori e ai proprietari dell’area. Un procedimento penale, infatti, avrebbe bloccato i lavori ben più a lungo. Riteniamo sia meglio prevenire piuttosto che subire”, afferma l’Assessore all’Ambiente, Stefano Apuzzo.
Soddisfatti i volontari di APE (Animali Piante Ecologia) della vicina Oasi dello Smeraldino e di Gaia Animali & Ambiente, che ricordano come in quell’area vi siano tantissimi ricci, rondini, conigli selvatici e, perfino, animali rapaci notturni, come la civetta.
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