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Chi si occupa di diritti animali è costretto quotidianamente ad avere a che fare con vicende drammatiche, problemi da risolvere, situazioni che generano ansia. Per fortuna, però, ci sono anche happy end. Oggi abbiamo voglia di raccontarne qualcuno, che ci sono capitati nelle ultime settimane.

Edgar Meyer

La loro storia ha un inizio comune: tutte e tre salvate dalla strada (strada assolata del Sud) in tempi diversi, dove vagavano magrissime e senza più forze. In comune anche il loro “salvatore”, un professore dalla barba bianca, del quale erano diventate l’unica compagnia.

Nel giardino della villetta, accucciate ai suoi piedi, ascoltavano le sue poesie, che lui declamava a voce alta. Un piccolo paradiso per Cesca la dolce, Chicca la rossa, Lea la bella. Passeggiate tra gli ulivi, pennichelle sotto l’araucania.

Ma le cose belle, spesso, purtroppo, hanno una fine. Un brutto giorno l’amico dalla barba bianca non si è più svegliato e loro lo hanno atteso a lungo invano. Sembrava che il loro destino fosse un canile del Sud… o di nuovo la strada.

Fortunatamente amici di Milano, che annualmente andavano a trovare il professore, sono andati a prenderle (noleggiando un camper: si tratta di 3 cagnolone grandi!) e le hanno sistemate temporaneamente in un bellissimo rifugio alle porte di Milano. Nel giro di due mesi Chicca e Lea hanno trovato due splendide famiglie adottive che, riempendole di tenerezze e affetto, hanno ridato loro la gioia di vivere.

cesca1La Cescona, vecchiotta e un po’ obesa, vive ancora al rifugio, libera, ed è la mascotte di tutti i volontari e visitatori. Il suo continuo scodinzolare denota la sua contentezza. Chi volesse recarsi al rifugio di Arzago d’Adda il sabato pomeriggio trova Cesca al bar del rifugio, dove qualcuno le allunga sempre un pezzettino di brioche…

Sono trascorsi 3 anni dalla fine della loro bella esistenza al Sud, ma nel frattempo la vita è tornata a sorridere a Cesca, Chicca e Lea.

Per contrbuire al suo mantenimento, è possibile adottare a distanza Cesca. Ecco come: http://gaiaitalia.it/home/donazioni/112-adozioni-a-distanza-un-affido-simbolico-per-aiutare-chi-aiuta-gli-animali.html

 

Leda avrebbe dovuto essere un cane da caccia. E’ infatti una bella segugia bionda. Timida, paurosa, terrorizzata da ogni sparo, del cane da caccia non ha proprio l’istinto né l’animo. Solo l’aspetto.

cucciolo segugioFino a pochi mesi orsono viveva in un piccolo serraglio insieme ad altri 11 cani, poco cibo, poco riparo, per non parlare di carezze o contatti umani.

Ad un controllo di due guardie zoofile, il proprietario cacciatore “offriva” loro Leda, dicendo che comunque avrebbe dovuto “disfarsene” dato che si era rivelata per lui una “bocca inutile” da sfamare.

Portata al rifugio di Arzxago d’Adda, dove Diamoci La Zampa e Gaia “custodiscono” i loro protetti, pian piano ha iniziato a prendere confidenza con i volontari, poco alla volta ha capito che ilo mondo è fatto anche di tenerezza e che dell’uomo (non di tutti, aihmè!) ci si poteva anche fidare.

Di lei si è innamorata, dapprima in fotografia sul sito www.diamocilazampa.it, un giovane architetto, Daniela, che dopo aver contattato l’associazione è venuta moltissime volte a trovare Leda al rifugio, fino a conquistare la fiducia del suo carattere schivo e diffidente causato dai traumi subiti.

Finalmente è arrivato il grande giorno di “andare a casa”! Ora Leda e Daniela sono amiche inseparabili. La cagnolina, nata e vissuta per due anni in un misero serraglio, divide con Daniela lo studio di architettura e di sera il suo bel divano bianco, dove “insieme” guardano la televisione!

Per aiutare ad avere un happy end alle tante Leda ancora in attesa:
dona il tuo 5 x 1000 a Gaia Animali & Ambiente: c.f. 97160720153
oppure fai una piccola donazione:
C/C postale: n. 46940599 (IBAN IT82 E07601 01600 000046940599 per bonifici).
C/C bancario Banca Intesasanpaolo 6250159970/86 (IBAN IT81 G030 6909 4776 2501 5997086)  intestato a Gaia Animali&Ambiente Onlus – C.so Garibaldi 11 – 20121 Milano

caneBilly è un cagnolino allegro, pelo ruvido, musetto birichino.

La sua è una delle tante storie di “cucciolo – giocattolo”. Preso da piccolo per esaudire il desiderio dei bambini che “avevano tanta voglia di un cucciolo”, quando è cresciuto il giocattolo ha perso di interese ed è diventato un fastidio.

Prima lo si è collocato sul balcone, poi in cortile; ma, dato che scappava, è stato legato alla catena. Giovane, esuberante, con tanta voglia di correre e giocare. Infine è stato consegnato all’associazione Diamoci La Zampa e al rifugio hanno dovuto tagliargli il collarino, tanto era diventato stretto. Le associazioni Diamoci La Zampa e Gaia Animali & Ambiente si sono subito messe alla ricerca di una nuova famiglia per Billy.

Con successo, come fortunatamente talvolta accade. Da un paio di settimane Billy vive con un’affettuosa “mamma umana”, con una cagnolina giovane come lui con la quale si diverte un mondo, e con un cagnolino vecchietto che lo ha benevolmente accettato… ci sono anche diversi gatti, che Billy ignora.

Anche questo un fantastico happy end, una vita iniziata male ma che si è ben presto…raddrizzata.

Per aiutarci a dare a tanti altri trovatelli un happy end:
dona il tuo 5 x 1000 a Gaia: C.f. 97160720153
oppure fai una donazione all'associazione
C/C postale: n. 46940599 (IBAN IT82 E07601 01600 000046940599 per bonifici).
C/C bancario Banca Intesasanpaolo 6250159970/86 (IBAN IT81 G030 6909 4776 2501 5997086)  intestato a Gaia Animali&Ambiente Onlus – C.so Garibaldi 11 – 20121 Milano

canePOLIZIA PROVINCIALE, SEQUESTRATO CANILE A PANTIGLIATE PER SCARICHI ILLECITI

Il Nucleo di tutela ambientale e faunistico della Polizia Provinciale ha eseguito il sequestro di un'azienda che svolge attività di allevamento animali nel Comune di Pantigliate per gravi irregolarità nella gestione dei rifiuti.
L'intervento è stato realizzato con i tecnici dell'Arpa in seguito a una segnalazione anonima sulla presenza di scarichi abusivi provenienti dalla struttura.
Nel corso del sopralluogo sono state rilevate incongruenze tra i documenti presentati dal gestore e l'effettiva realizzazione della struttura con un sistema di canalizzazione dei rifiuti non conforme al progetto autorizzato. Assieme ai tecnici Arpa gli agenti della Polizia Provinciale hanno individuato il collegamento tramite condutture abusive di una parte dei ricoveri e delle strutture annesse (ambulatorio veterinario e laboratorio di radiologia) con una roggia poco distante. Dal momento che il titolare dell'azienda non era in possesso di alcuna autorizzazione allo scarico in acque superficiali, è stato effettuato il sequestro probatorio di 7 scarichi.