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Occuparsi di un cucciolo ancora da svezzare non è un compito difficile, ma richiede molto tempo e impegno. Dopo tutto, è come un bambino!
cuccioli-cane_ng2Durante le prime due settimane di vita un cucciolo mangia, dorme ed evacua. Solo a partire dalla terza settimana diventerà più attivo e inizierà ad esplorare il mondo intorno a lui. Dalla quarta settimana inizierà a giocare e dalla quinta inizierà gradualmente a nutrirsi da solo. Le prime settimane sono fondamentali e un’adeguata cura gli garantirà un buono sviluppo fisico e neurocognitivo.
Ecco perché è importante conoscere il modo più corretto per aiutarlo a crescere. I motivi per cui può essere necessario, ad un certo punto, occuparsi di un cucciolo da svezzare sono molteplici. La prima cosa a cui pensare è la possibilità di trovare una “mamma” che stia allattando e che possa prendersene cura nutrendolo. Molte saranno felici di prendersene cura anche se è sempre importante fare attenzione che non si attivino comportamenti aggressivi e che effettivamente lo accudisca come uno dei suoi cucciolo. Nel caso in cui questa opzione non fosse considerabile, dovremo prendercene cura direttamente.
Gli obiettivi fondamentali su cui concentrarci sono essenzialmente tre.
trasporto marittimo animali 1Sulla scia della denuncia che lo studio Conte Giacomini (referente di Gaia Lex Liguria) ha presentato per conto delle associazioni di protezione animale -la tedesca “Animal Welfare Foundation” e la svizzera “Tier Schutz Bundzurich”- davanti alla Commissione europea contro 13 Stati membri per la violazione del Regolamento CE n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto via terra (la quale è ancora al vaglio della Commissione stessa), alcune settimane fa le stesse associazioni ci hanno sottoposto un nuovo dossier di indagini svolte tra il 2014 e il 2017 relative ai trasporti via mare di animali vivi dall’Unione europea a Stati terzi per un nostro preliminare parere legale sulla legittimità delle pratiche utilizzate da alcuni Stati membri in tale contesto.

Purtroppo, come per il trasporto via terra, il quadro che ne è emerso è stato nuovamente allarmante.
scimpanz imagesLo scorso 3 novembre, la Terza Corte di Garanzia di Mendoza (Argentina) ha stabilito che lo scimpanzé Cecilia, un primate di 30 anni rinchiuso all’interno di una gabbia nello zoo di Mendoza, è un “soggetto non umano” portatore di diritti fondamentali.

La sentenza è arrivata a seguito di un ricorso presentato dall’A.F.A.D.A. (associazione dei funzionari e degli avvocati per i diritti degli animali).

In particolare, l’associazione sosteneva che, poiché Cecilia era stata rinchiusa in una piccola gabbia di cemento, soggetta ad altissime temperature d’estate e sotto zero d’inverno e senza la compagnia di suoi simili (malgrado gli scimpanzé siano animali estremamente socievoli) con il solo scopo di esibirla al pubblico come se fosse un oggetto circense, essa era stata schiavizzata e privata illegittimamente ed arbitrariamente da parte delle autorità dello zoo di Mendoza della sua libertà di movimento e del diritto di vivere in maniera dignitosa.
L’iniziativa di solidarietà, promossa da Innovet con Gaia Animali & Ambiente, si conclude con 3928 buoni pasto donati a cani e gatti senza famiglia (ricoverati in attesa di adozione presso i rifugi di Diamoci La Zampa e Mondo Gatto S. Donato) e 13 adozioni.
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Per usare un linguaggio giornalistico, la macchina della solidarietà ancora una volta ha funzionato! Sono state 3928 le persone che, con il semplice gesto di scoprire, giorno dopo giorno, le 25 finestrelle del Calendario dell’Avvento 2016 by Innovet, in collaborazione con la Onlus Gaia Animali & Ambiente, hanno consentito di donare altrettanti buoni pasto utili al sostentamento di cani e gatti meno fortunati di quelli che vivono nelle nostre case circondati di affetto, cibo e coccole.
Il successo è stato ancora più strepitoso delle due precedenti edizioni. I buoni pasto donati a cani e gatti senza famiglia sono quasi triplicati. E l’iniziativa di solidarietà ha coinvolto 6382 utenti per un totale di 121.090 finestrelle aperte nel periodo a ridosso del Natale, ha riscosso 18.000 tra condivisioni e “Mi piace” su Facebook, ha registrato 130.000 accessi al sito dedicato all’iniziativa, ed è stata più volte ripresa sia in altri siti web che sulla stampa di settore.
E non è tutto. Grazie a questa benefica iniziativa, hanno finalmente trovato amore e famiglia 7 cani e 6 gatti (Foto). Possiamo così ricordare con il sorriso le storie a lieto fine di Kelby e Tea, salvati rispettivamente dalle “perreras” spagnole e dal vagabondaggio sardo; di Zeus e Ricky, abbandonati per l’arrivo di un neonato e la morte del proprietario; di Pluto e Lisa scartati dagli allevatori perché non più “produttivi”; e del grande Eros, sopravvissuto ad incredibili traversie nella speranza di trovare anche lui un pizzico di fortuna. E sono anche le storie di Zoe, Bianca & Bernie, Leo, Figaro e Ciro, gattini dolcissimi e coccolosi che, grazie al Calendario Innovet, potranno giocare e fare le fusa circondati dal calore di una casa e di una famiglia. Innovet consegnerà a breve l’intero ricavato dell’iniziativa a Gaia Animali & Ambiente, che si preoccuperà di trasformarlo in concreti buoni pasto da distribuire agli amici pelosi più bisognosi di aiuto.