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cani-facebook           ADOZ_96             LogoEcoAlfabetoLibriGaia            nebbia giorgio     Image_1
gaialexIl primo round davanti al tribunale civile lo hanno vinto i gatti per ko tecnico.
Il processo vedeva i mici di una colonia felina di un supercondominio imputati perché accusati da una coppia di aver sistemato le loro cucce, nelle quali passare le stagioni fredde, nello spazio condominiale comune. I due condomini, non potendo portare direttamente i gatti in tribunale, ci hanno trascinato i gattari che si occupano della colonia. Chiedendo, oltre alla rimozione delle casette e l'allontanamento dei mici, anche un risarcimento morale agli altri 500 condomini del supercondominio. Dopo tre anni di discussione è arrivata la sentenza di primo grado. Con la quale i gatti hanno vinto alla grande il primo round. Nella sentenza si riconosce ai mici il diritto di vivere nel palazzo. Non solo. Con un passaggio storico, la sentenza riconosce pure il diritto dei gattari a lasciare le casette al loro posto. Richiamando la legge 281/91, riconosce che i gatti sono “animali sociali che si muovono liberamente su un determinato territorio radunandosi in gruppi denominati colonie feline; pur vivendo in libertà sono stanziali e frequentano abitualmente lo stesso luogo pubblico o privato, creandosi così un loro habitat ovvero quel territorio, o porzione di esso, pubblico o privato, urbano e no, edificato e non, nel quale vivono stabilmente. Nessuna legge nazionale o regionale proibisce di alimentare gatti randagi nel loro habitat anzi, molte Regioni ( come la Lombardia) hanno emesso disposizioni normative a tutela delle colonie feline, con l’applicazione di sanzioni pecuniarie in caso di violazione. Secondo detta normativa i gatti che stazionano e/o vengono alimentati nelle zone condominiali non possono essere allontanati o catturati.

caneKimberly è in canile dal 2006. La sua padrona non c'è più. Nessuno poteva prendersene cura e per lei si sono aperte le porte del canile. Inizialmente non si dava pace, non capiva cosa le fosse successo, piangeva continuamente e rifiutava il cibo. Poi si è rassegnata e giorno dopo giorno si è ambientata e affezionata ai volontari.

Alberto è stato trovato da una coppia di turisti in Sardegna. Era uno dei tanti randagi del Sud. Affidato alle cure di una gattara è stato successivamente trasferito in Rifugio. Alberto è un cane dolce e affettuoso, anche se a volte è un po’ troppo irruento. Gli piace essere coccolato.

Spino ha vissuto in stato di semi-abbandono, senza cure e senza affetto, in un recinto di uno sfasciacarrozze. Lo abbiamo ripulito e rifocillato. Si è subito ambientato alla nuova realtà fatta si di gabbia, ma anche di coccole, cure e leccornie! Ulula dal box per farsi notare e non appena libero è uno spettacolo vederlo correre per i prati. E' affettuoso ed anche ubbidiente quando vuole ma sa essere anche molto testone. Sa cosa vuole e se non lo ottiene si impunta.

Sono solo alcuni fra i tanti “veterani di rifugio”, cani con poche speranze di trovare una nuova famiglia magari perché un po’ spelacchiati, oppure perché anzianotti o troppo grossi e ingombranti. Ma con la stessa voglia di vivere dei cucciolotti. Come aiutarli? Adottandoli a distanza. E’ la formula adatta a chi vuole dare una mano ai cani abbandonati e, per i motivi più svariati, non può portarsene a casa nemmeno uno. Per adottare a distanza Kimberly, Alberto, Spino o qualcuno dei tanti quattrozampe (anche gatti!) ospitati dai rifugi che Gaia aiuta si invia un contributo mensile di 16 euro: in cambio si riceverà un attestato di adozione con la foto del proprio “protetto”, con il nome e la storia della sua vita. L’adottante a distanza non ha doveri se non il versamento mensile, che può sospendere quando vuole. Grazie all’adozione a distanza siamo riusciti a salvare molti più cani del previsto. E abbiamo fatto felici molte persone. Che contribuiscono al mantenimento di molti cani e gatti ospiti presso i rifugi di Vigevano (PV), Mortara (PV), Gaggiano (Mi). Canili e gattili che sopravvivono grazie all’aiuto di volontari che ogni giorno fanno i conti con le necessità quotidiane dei loro beniamini: cibo, una cuccia dignitosa, cure veterinarie adeguate.

COME FARE: E’ sufficiente versare 16 euro al mese, specificando la causale “adozione a distanza” ed eventualmente il nome del proprio beniamino.

Si può scegliere fra due modalità di pagamento:

- bollettino postale o bonifico sul c.c. postale: IBAN IT82 E076 0101 6000 0004 6940 599 intestato a Gaia Animali&Ambiente Onlus – C.so Garibaldi 11 – 20121 Milano;

- bonifico bancario sul c.c. bancario: IBAN IT74 J030 6909 6061 0000 0119 549 presso Banca IntesaSanPaolo  – Milano intestato a Gaia Animali&Ambiente - C.so Garibaldi 11 - 20121 Milano

(N.B. Specificare sempre il proprio nome, email e indirizzo completo per poter ricevere l’attestato e i successivi aggiornamenti)

Info: email: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.  – www.gaiaitalia.it

 

loghinoA Gorgonzola sabato 22 ottobre 2011 dalle ore 15 alle ore 19 in P.zza Italia varie associazioni animaliste di Milano e provincia (tra le quali Gaia) organizzano un
 
presidio animalista informativo con volantini ed immagini video sul maltrattamento degli animali nei circhi di tutto il mondo.

Questo presidio è la protesta dopo la violazione palese del decreto comunale, Art. 17, che vieta  “Mostre, spettacoli e intrattenimenti con l’utilizzo di animali “ da parte della giunta, del sindaco e del capo dei vigili urbani del medesimo paese.
E' infatti evidente che il Regolamento comunale è stato violato dopo aver fatto attendare sul suolo pubblico gorgonzolese il circo Mexican nel settembre appena passato;

Non esiste un circo che detiene animali, dove queste creature non siano sfruttate e maltrattate. Ci sono miriade di informazioni e documentazioni circa tutto ciò che accade sotto i tendoni del dolore.Tutta  questa sofferenza viene raccontata ai bambini come se fosse la cosa più naturale vedere un orso camminare in modo alternato sulle zampe e questo avviene sotto torture applicate con piastre e pungoli elettrici (nel passato braci ardenti) e per far sorridere” il pony lo si punge ripetutamente sul muso con uno spillone, in modo che durante lo spettacolo si ricordi il dolore ed esegua l’esercizio… di questi racconti e verità ce ne sono a centinaia…Ma l’esplicita ipocrisia dei circensi è quella di negare gli evidenti maltrattamenti e prevaricazioni nei confronti degli animali che detengono prigionieri .

locandina_castagnata_definiSABATO 22 OTTOBRE DALLE ORE 15 A SESTRI  PONENTE (Genova) in PIAZZA PILO

Organizzata da Zampette Solidali e Gaia Liguria con il patrocinio dell'Assessorato al Benessere animale del Comune di Genova
CASTAGNATA
PER AIUTARE I CANI PIU' SFORTUNATI DEL SUD ED IN PARTICOLARE LA ZONA DI ANDRIA

Verranno arrostite ottime castagne il cui ricavato verrà  devoluto per portare in salvo i cani che, ad oggi vagano
nelle strade al sud soggetti a molti pericoli come investimenti, avvelenamenti, maltrattamenti e quant'altro la crudeltà  e l'indifferenza dell'uomo possa immaginare.  Per molti di loro uno dei nostri canili al nord sarebbe un lusso, ma non possono permettersi nemmeno questo. 
VIENI A TROVARCI E COMPERA UN SACCHETTO DI CALDARROSTE SAPRAI DI AVER SALVATO UN
ESSERE INNOCENTE DA MOLTE SOFFERENZE.

Tutto il ricavato viene devoluto alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione di Andria.

Per informazioni cell. 3491763214