di Giorgio Nebbia
Personaggio inquieto, Denis Papin. Medico e fisico, inventore, uomo modernissimo anche se vissuto oltre tre secoli fa.
Nato in Francia nel 1647, dopo gli studi presso i gesuiti si è laureato in medicina nell’Università di Angers; a 24 anni era assistente di Christiaan Huygens (1729-1695), il grande astronomo olandese, in quel periodo in Francia come direttore dell’Accademia delle Scienze e dell’osservatorio astronomico. Papin era calvinista e dovette abbandonare il suo paese; nel 1629 il re di Francia Luigi XIII aveva revocato l’Editto di Nantes che dal 1598 assicurava a tutti i cittadini uguali diritti e libertà religiosa e il suo successore, il “cattolicissimo” re Luigi XIV, aveva privato i calvinisti di tutti i diritti civili e religiosi in tutta la Francia. Esempio di stupidità che ha fatto perdere alla Francia molti degli ingegni migliori, emigrati all’estero, proprio come Hitler con le leggi razziali ha costretto all’emigrazione gli scienziati ebrei privando la Germania dei migliori cervelli.
Nel 1675 Papin è a Londra da dove passa per un paio d’anni a Venezia dove è invitato per fondare una Accademia delle Scienze simile a quelle già esistenti in Francia, Inghilterra, Germania. I Dogi, nella loro miopia culturale, non gli danno retta e Papin torna a Londra dove presenta varie invenzioni che gli assicurano notorietà internazionale. Nel 1688 viene invitato in Germania dove ottiene un posto di professore di matematica a Marburgo; gli allievi mostrano però poco interesse per le sue lezioni e i suoi esperimenti che invece sono apprezzati dal principe e che gli assicurano la prestigiosa nomina a membro dell’Accademia di Berlino. Dopo alcuni anni Papin lascia la Germania e nel 1707 torna a Londra dove imperversa il grande Isaac Newton (1642-1727) che non mostra interesse per le sue invenzioni e dove Papin muore isolato e in miseria nel 1712.
Gentile lettrice e caro lettore, quando usate con successo la pentola a pressione, che consente di cuocere bene, rapidamente e con limitato consumo di gas le vostre paste e pietanze, rivolgete un riconoscente pensiero al francese Denis Papin di cui nel 2012 è ricorso il trecentesimo anniversario della morte, in miseria, esule a Londra. Fino allora gli alimenti venivano cotti in acqua bollente, il che richiedeva molto tempo e molto calore e la cottura non veniva tanto bene.