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foto elisa cezza r5Strappati per sempre alle bellezze del paesaggio, caduti nella polvere e triturati dalle assordanti seghe elettriche, centinaia di secolari tigli e pioppi cipressini sono spariti nella furia di una mattanza vegetale (foto Elisa Cezza). Una strage, quella avvenuta nell’area del Parco del Trenzanesio a Villa Invernizzi, voluta da Regione, Provincia, Comuni. È ormai noto il perché: allargamento delle carreggiate per accorciare i tempi di percorso da Milano alla Bre.be.mi e  alla Tem, autostrade che arricchiranno i soliti pochi e impoveriranno, insieme alle nostra risorse economiche, il nostro territorio.

Appuntamento in Provincia
Ma il tema non è quello delle inutili e devastanti autostrade. No, il tema è ancora quello degli alberi perduti e dell’immensa ipocrisia dei politicanti della Provincia di Milano. Perché, loro, proprio i medesimi soggetti che hanno provveduto con tanta solerzia e senza neppure anticipare alla Soprintendenza quanto sarebbero andati a sradicare, il giorno 10 luglio avranno la faccia tosta di presentare il progetto di tutela degli Alberi Monumentali della Provincia di Milano.
Una colossale presa in giro nei confronti della pubblica opinione, e in particolare dei tanti cittadini che hanno ancora nel cuore la struggente e perduta bellezza dei grandi filari.
Chi volesse vedere ed ascoltare le meraviglie che racconteranno il presidente della Provincia Guido Podestà e l’assessore al Territorio Fabio Altitonante, ecco le coordinate dell’appuntamento:
martedì 10 luglio 2012 - ore 12.30, Sala Giunta della Provincia di Milano Via Vivaio, 1  Milano.
Noi di Gaia Animali & Ambiente, con il nostro presidente Edgar Meyer e con i volontari dell'associazione Parco Sud ci saremo. Invitiamo tutti a partecipare. Per dire basta anche alle prese per i fondelli.

loghinoQuale donatore, ricevo dal Policlinico di Milano, padiglione Marangoni, questo appello:

Edgar Meyer
presidente Gaia Animali & Ambiente

Cari Donatori,
come ogni anno nel periodo estivo si presenta, puntualmente, l’emergenza sangue.

Drastica è in questi giorni la riduzione delle donazioni di sangue presso il nostro Centro Trasfusionale… ferie, esami scolastici e il gran caldo sono tra le principali cause.

A fronte di tutto ciò, purtroppo, le richieste di sangue dai reparti di Onco-ematologia, di Chirurgia, Medicina, Ginecologia e Neonatologia rimangono sempre molto alte!

A questo proposito ci permettiamo, fiduciosi, di chiedere con sollecitudine un prezioso aiuto con una vostra donazione di sangue (se, ovviamente, sono trascorsi i 3 mesi o 6 per le donatrici in età fertile e se non ci sono ulteriori controindicazioni per la donazione) e “promuovere” al tempo stesso, nei limiti delle vostre possibilità, la donazione di sangue nei vostri ambiti lavorativi e personali (parlatene con colleghi, amici e parenti).

C’è grande necessità di nuovi donatori!

Prima di partire per le “meritate vacanze” o subito dopo il rientro… non scordiamoci di aiutare chi le vacanze, purtroppo, non le potrà fare, il vostro prezioso gesto contribuirà a salvare vite umane o a migliorarne la qualità di vita!

foto elisa cezza r5Un nuovo colpo all’integrità e al futuro del Parco Agricolo Sud Milano.
Il Consiglio Provinciale ha adottato giovedì 5 luglio 2012 la variante al Piano territoriale del Parco che consente l’ampliamento di un centro intermodale della società Sogemar – circa 100mila mq – nel territorio del comune di Vignate, nell’Est milanese, compreso nel perimetro del Parco.

“Tutti a parole vogliono fermare il consumo di suolo, vogliono difendere l'agricoltura”, dichiara Edgar Meyer, presidente di Gaia Animali & Ambiente. “Poi, appena ti distrai, la ricoprono d'asfalto per far posto a strade e capannoni. Viene il voltastomaco a vedere la differenza tra la gestione del territorio in Italia e nel Nord-Europa” (foto Elisa Cezza).

Lo stralcio dal Parco Sud di 100mila metri quadri di aree agricole di Vignate è stato deliberato per ampliare le attività di un polo logistico che  -sarà un caso? - sta a pochi chilometri dalla BreBeMi e dalla Tangenziale Esterna (TEM). I terreni agricoli tutelati dal parco si trasformeranno in polo di logistica ferroviaria. Una funzione indispensabile, si dice, per ridurre il trasporto di merci su strada. Ma non si spiega come mai, a soli 7 km lungo la stessa ferrovia, ci sia un altro gigantesco interporto, quello di Segrate, con sterminati fasci di binari coperti di rovi ed erbacce.

“Il caso di Vignate è solo l'inizio”, ammonisce Meyer. “Le nuove autostrade funzioneranno come il miele per le mosche, spunteranno lottizzazioni, piastre commerciali, logistiche, produttive, capannoni.

19 si, 3 astenuti e 3 no allo scempio del territorio.

Tra i no quello di Pietro Mezzi, capogruppo Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio Provinciale. “Ho votato contro”, afferma Mezzi, "perché questo intervento è un altro tassello del processo di smantellamento del Parco Sud pezzo per pezzo. Dispiace che una parte dell’opposizione di centrosinistra si sia schierato a favore (ma tre consiglieri  del Pd si sono astenuti) avallando un’operazione dannosa sull’immediato e pericolosa in prospettiva. Il problema non è soltanto questa nuova grave ferita inferta a Vignate ma il progetto che si individua dietro le quinte. La Provincia ha, infatti, intenzione di mettere a punto una variante generale al Piano territoriale del Parco Sud che aprirebbe la possibilità di numerosi nuovi interventi che finirebbero per intaccare profondamente una delle più importanti aree protette lombarde e raro esempio di sostenibilità ambientale”, conclude Mezzi.

Chi si occupa di diritti animali è costretto quotidianamente ad avere a che fare con vicende drammatiche, problemi da risolvere, situazioni che generano ansia. Per fortuna, però, ci sono anche happy end. Oggi abbiamo voglia di raccontarne qualcuno, che ci sono capitati nelle ultime settimane.

Edgar Meyer

La loro storia ha un inizio comune: tutte e tre salvate dalla strada (strada assolata del Sud) in tempi diversi, dove vagavano magrissime e senza più forze. In comune anche il loro “salvatore”, un professore dalla barba bianca, del quale erano diventate l’unica compagnia.

Nel giardino della villetta, accucciate ai suoi piedi, ascoltavano le sue poesie, che lui declamava a voce alta. Un piccolo paradiso per Cesca la dolce, Chicca la rossa, Lea la bella. Passeggiate tra gli ulivi, pennichelle sotto l’araucania.

Ma le cose belle, spesso, purtroppo, hanno una fine. Un brutto giorno l’amico dalla barba bianca non si è più svegliato e loro lo hanno atteso a lungo invano. Sembrava che il loro destino fosse un canile del Sud… o di nuovo la strada.

Fortunatamente amici di Milano, che annualmente andavano a trovare il professore, sono andati a prenderle (noleggiando un camper: si tratta di 3 cagnolone grandi!) e le hanno sistemate temporaneamente in un bellissimo rifugio alle porte di Milano. Nel giro di due mesi Chicca e Lea hanno trovato due splendide famiglie adottive che, riempendole di tenerezze e affetto, hanno ridato loro la gioia di vivere.

cesca1La Cescona, vecchiotta e un po’ obesa, vive ancora al rifugio, libera, ed è la mascotte di tutti i volontari e visitatori. Il suo continuo scodinzolare denota la sua contentezza. Chi volesse recarsi al rifugio di Arzago d’Adda il sabato pomeriggio trova Cesca al bar del rifugio, dove qualcuno le allunga sempre un pezzettino di brioche…

Sono trascorsi 3 anni dalla fine della loro bella esistenza al Sud, ma nel frattempo la vita è tornata a sorridere a Cesca, Chicca e Lea.

Per contrbuire al suo mantenimento, è possibile adottare a distanza Cesca. Ecco come: http://gaiaitalia.it/home/donazioni/112-adozioni-a-distanza-un-affido-simbolico-per-aiutare-chi-aiuta-gli-animali.html