:: CHI E' GAIA :: LE RISORSE DI GAIA :: NEWSLETTER :: AIUTO
5x1000_a_gaia_italia

Prossimi Eventi

Nessun evento
QUATTROZAMPE

Registrati

Informazioni per i registrati nel periodo 1996 - 2008



Link

DIAMOCI LA ZAMPA
www.diamocilazampa.it
ECO IDEARE
www.ecoideare.it
DOGALIZE
www.dogalize.com 
Condividi su facebook

In linea ora

 10 visitatori online
cani-facebook           ADOZ_96             LogoEcoAlfabetoLibriGaia            nebbia giorgio     Image_1

cesca1Seicentomila, secondo i dati di Gaia Animali & Ambiente, sono i cani ricoverati nei vari rifugi d’Italia. Dei gatti non esiste nemmeno un censimento, ma i mici sono almeno centomila. In loro aiuto ora c’è adottiamoli.it.

Adottiamoli.it è il nuovo portale online dedicato alle adozioni. Permetterà agli ospiti di tutti i canili e gattili d’Italia di incontrare lo sguardo di migliaia di persone che, in caso di interesse, potranno inviare subito una richiesta di informazioni e di appuntamento per un’adozione.

Il servizio, totalmente gratuito, è pensato per facilitare un’adozione meditata e consapevole, che tenga conto delle caratteristiche attitudinali e comportamentali dei quattro zampe, in modo da assicurare fin dai primi passi di questo percorso la consapevolezza della scelta che si sta compiendo.

I musetti dei micini Dino di Verona e Daly di Cosenza, dei giovani cagnetti Alan di Bergamo, Venere di Milano, Misha di Andria e di tutti i quattro zampe registrati sul portale sbucheranno dallo schermo, con le loro storie e i precisi riferimenti di contatto.

canedi Edgar Meyer
presidente Gaia Animali & Ambiente Onlus
tratto dalla rivista Pets & the City - www.petsandthecity.it  

Cani denutriti, malati, chiusi a vita in gabbie miserabili. Questa è la tipica immagine del canile-lager. Ce ne sono tanti, in Italia, dal Sud -frequentissimi- al Nord. Ogni tanto un servizio televisivo racconta che la Forestale o i Carabinieri sono arrivati e ne hanno sequestrato uno. Ma i canili lager d’Italia si somigliano un po’ tutti. Tra gli illeciti più frequenti riscontrati dalle Forze dell’Ordine si registrano box sovraffollati, scarsità di cibo e acqua, strutture fatiscenti, carenze igienico-sanitarie, elevata mortalità dei cani, soppressioni mascherate come eutanasie, maltrattamenti, basso numero di adozioni, decessi non denunciati, reati contro l’ambiente e la pubblica amministrazione, malversazioni, distrazioni e truffe.

Come si arriva a questa situazione? “Grazie” alle cifre dell’abbandono e all’incuria di molte amministrazioni comunali. Sono 50.000 mila l’anno, secondo le più accreditate stime delle associazioni Lav e Gaia Animali & Ambiente, gli abbandoni di cani in Italia. Un fenomeno in lento calo, ma pur sempre agghiacciante. Il destino degli animali abbandonati è vario: molti muoiono travolti dalle macchine, altri di stenti. Qualcuno viene adottato direttamente dalla strada, qualche altro rimane randagio. La maggior parte finisce in canile, a carico dei Comuni. Troppo spesso però le amministrazioni sottovalutano il randagismo e non dedicano ad esso la necessaria attenzione, con conseguenze negative per gli animali ma anche per le persone.

Passi in avanti
Ma una piccola rivoluzione gentile è in atto. Mentre gran parte del Belpaese è costellato di canili fatiscenti, alcuni Comuni avanzati hanno realizzato strutture che si avvicinano molto al Parco – canile. Sono eccellenze che costituiscono dei veri modelli per tutta Italia. E’ il caso di Genova, ad esempio, che ormai qualche anno fa ha inaugurato il rifugio municipale di Monte Contessa, chiudendo definitivamente il vecchio e fatiscente canile. Milano non è da meno. Il nuovo rifugio comunale si sviluppa su una superficie complessiva di  35.565 mq con una logica che è quella del parco canile: uno spazio dove i cani sono ospitati in box più o meno confortevoli e dove hanno a disposizione aree per correre, ma anche un luogo dove le famiglie possono trascorrere qualche ora per avvicinarsi agli animali e prepararsi ad adottarne uno. L’insieme del Parco canile è piacevole, con aree destinate a parco attrezzate con panchine e ombreggiate da platani e pioppi. In questa direzione stanno andando altre città, come Bari o come Ragusa, dove a breve sorgerà un rifugio sanitario comunale.

foto elisa cezza iatf6Pubblichiamo un interessante articolo dal titolo GLI INTERESSI DI BETTONI, UOMO DI VANGA E DI ASFALTO, tratto dal sito http://www.assparcosud.org.

Si può essere presidente di Brebemi e nel contempo presidente dell'Unione agricoltori? Si può essere nel consiglio di amministrazione di Tem e anche presidente di Confagricoltura? Diciamo subito che sì! Accade anche questo, e da lungo tempo. L'appassionato di autostrade, ma anche di agricoltura, è Francesco Bettoni, il quale, come si legge in tempomoderno.it, detiene, contemporaneamente, ben 30 cariche in società ed enti diversi: in pratica, una poltrona per ogni giorno del mese (vedi elenco a fine testo).

Al di la del domandarsi come un'unica persona possa svolgere proficuamente tutte queste attività, la domanda che ci poniamo è: si possono conciliare gli interessi degli agricoltori con quelli delle società e delle banche impegnate a costruire tangenziali e autostrade?

giorgionebbiadi Giorgio Nebbia 

Forse una notizia abbastanza buona. In un recente incontro i presidenti delle due maggiori potenze industriali mondiali, gli Stati Uniti e la Cina, si sono accordati per eliminare gradualmente, da ora al 2050, l’uso degli idrocarburi fluorurati, HFC, una classe di sostanze chimiche che stanno sostituendo i cloro-fluoro-carburi (CFC), responsabili della distruzione dell’ozono stratosferico, ma che si sono rivelate a loro volta responsabili del riscaldamento planetario.

Tutto è cominciato quando, nel 1928, il chimico Thomas Midgley (1889-1944) ha scoperto che certe molecole, nelle quali uno o due atomi di carbonio erano legati ad atomi di cloro e di fluoro, anziché ad atomi di idrogeno, come negli idrocarburi, avevano singolari proprietà tecniche. I CFC, non infiammabili, stabili chimicamente, privi di odore, si sono rivelati utilissimi come fluidi propellenti per i preparati commerciati in confezioni spray, le cosiddette “bombolette”, di deodoranti, di vernici e cosmetici, e come fluidi frigoriferi; anzi il loro uso ha determinato il successo dei frigoriferi domestici, tanto utili per conservare i cibi a lungo, e dei condizionatori d’aria che rendono meno afosa l’aria degli edifici e delle automobili.