Presso il Municipio 9 Levante di Genova giovedì 4 aprile si terra' una riunione aperta al pubblico in cui la Regione Liguria e i docenti universitari responsabili del progetto di eradicazione dello scoiattolo grigio comunicheranno le decisioni prese per gli scoiattoli dei Parchi di Nervi.
L'incontro si terrà presso la sala del Consiglio del Municipio Levante in via Pinasco 7 a Genova alle ore 17,30.
Si invitano gli attivisti per i diritti degli animali a partecipare alla riunione per esprimere il proprio dissenso rispetto alle scelte prese: cattura, sterilizzazione e successivo trasporto degli scoiattoli in altre zone.
Il progetto ligure e' parte di un piu' ampio progetto che coinvolge anche Piemonte e Lombardia, e che ha sempre avuto come obiettivo ideale l'eliminazione totale (eradicazione) di tutti gli scoiattoli grigi dal territorio italiano.
Il fatto che in Liguria il progetto venga attuato tramite sterilizzazioni e non uccisioni con il gas non deve ingannare, e non dipende da sentimenti di empatia e di rispetto per la vita nutriti dall'Universita' o dalla Regione. Gia' in uno studio del 2005 infatti l'Universita' di Genova osservava che la desiderata eradicazione non era al momento possibile perche' la presenza degli scoiattoli grigi nei parchi di Nervi aveva assunto un notevole valore sociale, e quindi sostanzialmente era necessario attendere momenti piu' propizi. Quanto alla Regione Liguria, basti menzionare che l'attuale assessore all'Ambiente Renata Briano e' la stessa persona che anni fa, ricoprendo analoga carica a livello provinciale, aveva introdotto in Provincia di Genova la caccia ai caprioli, caccia che prevede l'uccisione anche di cuccioli e madri.
Gia' nel 1997 l'Universita' di Torino osservava che la sterilizzazione era da considerarsi impraticabile per vari motivi, e in particolare sarebbe stata prevedibile una mortalita' superiore al 10% collegata ai rischi dell'anestesia, dell'operazione e del periodo postoperatorio.
Va anche ricordato che le motivazioni addotte per questa caccia allo scoiattolo grigio, oltre che eticamente repellenti, sono anche tecnicamente di assai dubbio fondamento, e in particolare:
- e' falso che sia a rischio di estinzione lo scoiattolo rosso, che sarebbe la vittima predestinata dello scoiattolo grigio. La cosiddetta "Direttiva Habitat" dell'Unione Europea non elenca lo scoiattolo rosso tra le specie a rischio. L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura classifica lo scoiattolo rosso tra le specie per le quali non vi e' alcuna preoccupazione. L'Universita' di Bristol in uno studio del 2008 ha affermato nero su bianco che il denaro speso per la conservazione dello scoiattolo rosso e' denaro buttato via proprio perche' lo scoiattolo rosso non corre alcun rischio di estinzione;
- il rischio di "multe incredibili" da parte dell'Europa, menzionato talvolta, e' del tutto infondato. L'Unione Europea commina sanzioni in caso di infrazioni alle sue direttive, ma a differenza di quanto sostenuto dall'esperto (?) consulente della Regione non e' proprio questo il caso: i richiami all'Italia sono pervenuti dal Comitato Permanente della Convenzione di Berna, che e' cosa del tutto diversa e non ha alcun potere sanzionatorio;
- si afferma che gli scoiattoli grigi sterminano quelli rossi perche' "portano una malattia", omettendo pero' di precisare che quella malattia in Italia non e' mai stata riscontrata ne' negli scoiattoli rossi ne' in quelli grigi, che sono sul nostro territorio ormai da 60 generazioni.
Gaia Animali & Ambiente Onlus ha più volte preso posizione contro il progetto di sterminio dello scoiattolo grigio. La protesta è approdata, grazie al presidente Edgar Meyer, anche sugli schermi di Canale 5. Il video: http://youtu.be/iEpO-QQsQng
Per ulteriori infos: www.scoiattologrigio.org