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loghinoSottoscritta dal presidente di Gaia, Edgar Meyer, la “Carta di Padula” sottoposta all’Unione Europea in questi giorni in vista del vertice IUCN (l'Unione Internazionale Conservazione della Natura) di Sydney. Il documento, sottoscritto da intellettuali e ambientalisti (da Dacia Maraini a Fulco Pratesi a Grazia Francescato), pone l’attenzione sulla necessità di una gestione turistica responsabile ed etica del paesaggio e su interventi organici volti alla conservazione dei beni comuni. Chiede inoltre ai governi misure straordinarie che incidano immediatamente sulla nuova occupazione verde, indirizzando risorse alla manutenzione dei territori che prevengono i disastri di cui siamo spettatori in questi ultimi anni.

Ecco le parti salienti del documento e i firmatari:

I cittadini, le associazioni, organizzazioni, amministrazioni, eminenti personalità del mondo della cultura e della scienza nazionale ed internazionale, le realtà universitarie, di volontariato ed impegno concreto sui temi del PAESAGGIO e della tutela e valorizzazione del PATRIMONIO comune, riunite a Padula (SA) IT, presso la Certosa di San Lorenzo riconosciuta dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità, SI IMPEGNANO, PROPONGONO E SOSTENGONO che:

 - È necessaria una svolta radicale nelle politiche ambientali e territoriali, sperimentando a partire dai PATRIMONI TERRITORIALI (aree protette, siti UNESCO, rete natura 2000) nuovi metodi e modelli di approccio al governo del territorio nel rispetto e attraverso le millenarie e sperimentate conoscenze tradizionali;

- È necessaria un'azione fortemente innovatrice sulle nostre risorse a partire dalla cura e manutenzione del territorio con NUOVA E QUALIFICATA OCCUPAZIONE;

- È necessario RACCOGLIERE E RISPETTARE le volontà delle autonomie locali e delle popolazioni interessate che si oppongono alle imposizioni dei governi europei per interventi di devastazione ambientale (trivellazioni e prospezioni petrolifere, attraversamenti di condotte, reti ed infrastrutture devastanti territori e ambienti ad alta valenza naturale e geologica, grandi impianti biomasse e parchi eolici ad appannaggio di specifici interessi, piuttosto che alle giuste e corrette politiche per le energie rinnovabili) definiti dagli stessi governi, che dicono di sostenere la tutela dell'ambiente e del paesaggio, come interventi di presunta rilevanza strategica nazionale, per superare regole condivise e promosse dagli stessi governi per e sui territori.

- È necessario RICONOSCERE il valore di un NUOVO UMANESIMO DELLE MONTAGNE,  «un’economia dolce e comunitaria, antidoto alla miseria spirituale»  dove l'orgoglio di appartenenza riabilita la responsabilità delle persone.

- È necessario un IMPEGNO STRAORDINARIO DEL GOVERNO ITALIANO nel semestre di Presidenza dell'Unione Europea promuovendo e concretizzando, come nella tradizione del paese, un nuovo umanesimo attraverso il riconoscimento formale all'Art. 1 della Costituzione Italiana della "BELLEZZA" come fondamento dell'identità nazionale, proposta che ha già ottenuto il consenso di importanti associazioni e istituzioni italiane e di molti esponenti della cultura.

A tal fine:

- È urgente riconoscere ed intervenire con politiche dirompenti e qualificate, a partire dai territori che pur in presenza di PATRIMONI di "eccezionale valenza ambientale", particolarmente tutelate per effetto di norme e regolamentazioni europei e nazionali, soffrono condizioni di continuo spopolamento. E' pertanto urgente e necessario delineare un nuovo rapporto di queste aree coi  rispettivi contesti territoriali, in termini di costi e benefici ecologici, economici e socio-culturali;

- È ormai indilazionabile l’integrazione delle “aree naturali protette” (ex IUCN) con i siti inseriti nella Rete Natura 2000 (SIC e ZPS), delle responsabilità e competenze istituzionali, adottando la risoluzione del Parlamento della Comunità Europea del 2008 sulle aree naturali in Europa dettando precise e inderogabili direttive agli stati membri;

In vista del prossimo vertice IUCN di Sidney (9-12 novembre 2014) è necessario ripensare le aree protette (ex IUCN) all’interno di una concezione dinamica e processuale, che possa legarne flessibilmente gli obiettivi e gli esiti ai modelli di gestione, differenziando le 6 categorie in base a “CRITERI DI SCOPO”;

In questo quadro internazionale, è necessario per i paesi membri dell'UE, ed in particolare per l'Italia che detiene un immenso patrimonio di biodiversità e beni culturali e naturali, dare segnali concreti assumendo decisioni e misure straordinarie ed urgenti che incidono immediatamente sulla nuova occupazione verde in Europa e pertanto attuare in tutti i paesi europei:

- UN REDDITO GARANTITO ( ) PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO da indirizzare alla cura e alla manutenzione dei territori, PREVENENDO DISASTRI (certamente più costosi per le casse di tutti i paesi europei) ed attuando secondo gli strumenti più idonei diffusi nei diversi paesi europei, in cooperazione con le Università europee, politiche di occupazione immediate per i giovani, attraverso le risorse già disponibili per la protezione del territorio la sua prevenzione,inserendo tali iniziative oltre il patto di stabilità,  in Italia affidate alla responsabilità dell'Unità di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri "#italiasicura", contro il dissesto idrogeologico ;

- UNA GESTIONE TURISTICA RESPONSABILE ED ETICA per la condivisione e partecipazione alla tutela del paesaggio e della natura, attraverso un nuovo modello di cittadinanza europea promosso dalla Carta Europea del Turismo sostenibile con forme dirette di compartecipazione operativa ed economica dei cittadini turisti;

- RICERCA E INNOVAZIONE nei settori della biodiversità, dell'energia e della sostenibilità con  poli e centri di studio e ricerca aperti ai giovani ricercatori di tutta Europa (con una priorità sui programmi Erasmus, Europa Creativa, Horizon 2020) verso l'innovazione e la valorizzazione del patrimonio genetico e della qualità della vita, che possono dare all'Europa uno slancio salutistico ed un netto abbattimento dei costi per la salute dei cittadini europei, come già avvenuto in molti paesi europei (Finlandia, Scandinavia, Olanda, etc);

- UNA PRASSI DI FRUIZIONE EDUCATIVA DEL PATRIMONIO da parte del mondo dell’istruzione, facilitando lo sviluppo e la diffusione dell’Interpretazione Ambientale (Heritage Interpretation),  quale strumento di conoscenza, valorizzazione e promozione di nuova occupazione, implementando nelle Università europee azioni di sensibilizzazione, promozione del volontariato attivo e partecipato nei processi di tutela e valorizzazione del PATRIMONIO;

- UN NUOVO MODELLO INSEDIATIVO recuperando, rigenerando e riabilitando il patrimonio edilizio esistente con interventi organici e coerenti volti tutti alla conservazione dei beni comuni (ambiente, paesaggio, acque, etc.) e alla riqualificazione delle risorse, valorizzando le RESPONSABILITÀ TERRITORIALI consapevoli che le loro azioni ricadranno sulle future generazioni.

Le AREE PROTETTE D'EUROPA, possono dunque rappresentare l'occasione per la Politica Europea di UN "NUOVO CORSO" per "guardare al mondo, perché oggi è il mondo la dimensione per curare la terra e per far vivere i valori che esse rappresentano".

Dacia Maraini - Scrittrice

Dario Furlanetto - Direttore Parco Adamello

Giuseppe Rossi - Esperto in amministrazione e gestione di aree protette, già dirigente Parco d'Abruzzo, Ministero Ambiente, Federparchi e Presidente parchi Gran Sasso-Laga e d'Abruzzo

Federico Niccolini - Professore Associato di Organizzazione Aziendale, Dipartimento di Economia e Diritto, Università di Macerata

Daniela Addis - Consulente esperto di diritto del mare e dell’ambiente.

Salvatore Basile - Responsabile Network Internazionale Biodistretti

Marcello Buiatti - Professore ordinario di genetica all’Università di Firenze

Vittorio Ducoli - Direttore Ente Parco Paneveggio Pale di San Martino

Vittorio Emiliani - Presidente del Comitato per la Bellezza

Enrico Falqui - Scrittore professore in pianificazione territoriale UNIFI

Grazia Francescato - Giornalista Scrittrice già deputata, leader del WWF Italia

Roberto Gambino - Professore Emerito UNITO, Responsabile scientifico Centro Europeo di Documentazione sulla Pianificazione dei Parchi Naturali

Renato Gangemi - Coordinatore degli Ecologisti Democratici di Livorno

Alberto Girani - Direttore dell’Ente Parco Portofino

Mauro Furlani - Presidente della Federazione Nazionale Pro Natura

Valter Giuliano - Collaboratore La Stampa, Direttore Natura e Società e Obiettivo Ambiente, già direttore di Parchi e ALP; past President Federazione nazionale Pro Natura; assessore Provincia di Torino (1995-2009)

Cesare Lasen - Primo presidente del Parco Nazionale Dolomiti - Comitato Scientifico della Fondazione Dolomiti-Unesco.

Sandro Lovari - U.R. Ecologia comportamentale, Etologia e Gestione della fauna Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Siena

Carlo Desideri - Dirigente di ricerca presso l’ISSiRFA – CNR (Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomi)

Edgar Meyer - Presidente Gaia Animali & Ambiente Onlus

Giorgio Nebbia - Professore ordinario nelle Universita'Italiane già Senatore della Repubblica

Renzo Moschini - Giornalista-Scrittore già Deputato e Presidente della Provincia di Pisa

Giuseppe Bonanno - Presidente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena

Angelo Paladino - Presidente Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino già Assessore Provincia di Salerno

Franco Pedrotti - Botanico, cartografo e naturalista già professore  di botanica, in diversi atenei italiani

Tonino Perna - Già Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Assessore alla cultura della giunta Accorinti (Messina).

Luigi Piccioni - Docente presso l'Università della Calabria, dove svolge attività di docenza in materie storico-economiche.

Fulco Pratesi - Giornalista, ambientalista,illustratore  e politico italiano, fondatore del WWF Italia, di cui è Presidente onorario.

Pietro Rescigno - Emerito di diritto civile all'Università La Sapienza di Roma

Bernardino Romano - Università dell'Aquila esperto di pianificazione delle aree protette

Massimo Sargolini - Professore associato di Urbanistica presso la Scuola di Architettura dell’Università di Camerino

Maria Vitacca  - Presidente Associazione culturale”Articolo 9″ , Comitato locale Salerno città e limitrofi Salviamo il Paesaggio Difendiamo il Territorio

Fabiano Corsini - Presidente comitato salviamo il paesaggio del litorale pisano

Carlo Alberto Graziani - Professore ordinario di Istituzioni di diritto privato nell’Università di Siena, già Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini”.

Domenico Nicoletti - Docente Università di Salerno in Gestione e Salvaguardia delle Aree Protette, Segretario dell'Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino