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clydedi Edgar Meyer

La valigia è pronta: ci sono i giochini, il tiraunghie, i croccantini, le scatolette preferite, la cuccia morbida, la cassettina, e poi il collarino antiparassitario, spazzola, pettine e un guinzaglietto per andare a spasso. Micio si prepara a una splendida vacanza con la sua famiglia, alla scoperta di un mondo tutto nuovo lontano dalle costrizioni cittadine. Ma c’è un problema: il viaggio in macchina. Un momento stressante che può diventare addirittura insopportabile per il compagno felino di casa. Non solo per le ore trascorse nell’odiato trasportino, ma anche per il fastidio stesso che il trasporto in auto può causare a uno stomaco tanto sopraffino quanto delicato quale è quello del gatto. Un’antipatia, quella per il trasporto su ruote, che certo Micio non nasconde e che manifesta con tentativi di fuga, miagolii incessanti e, non di rado, nausea e vomito.
All’origine di questo disagio c’è la naturale avversità del gatto per il luoghi che non siano famigliari (come può essere una nuova casa) e il costante desiderio di libertà e autonomia che, chiaramente, il trasportino non concede. A questo si aggiunge però un problema fisico in senso stretto: la continua oscillazione dell’auto provoca la chinetosi, meglio nota semplicemente come “mal d’auto”.

I consigli per prepararlo al viaggio
Per abituare Micio a familiarizzare con l’automobile può essere utile effettuare alcuni “viaggi-prova” piuttosto brevi allungando progressivamente i tempi del percorso. Si può iniziare semplicemente facendo conoscere al gatto l’ambiente all’interno dell’auto rimanendo fermi e tenendolo chiuso nel trasportino. Quest’ultimo sarà sicuramente visto con meno diffidenza se coperto e quindi considerato come un riparo dal mondo esterno e, magari, attrezzato con giochini vari (evitare prodotti masticabili che invece potrebbero creare problemi di digestione) in grado di distrarlo dal viaggio.
Al pari delle persone e dei cani, inoltre, anche il gatto soffre maggiormente l’auto se viene collocato sul sedile posteriore: lasciarlo all’interno del trasportino (fondamentale per ragioni di sicurezza come prevede l’articolo 169 del codice della strada) sul sedile accanto a quello di chi guida – anche in braccio al passeggero – può consentire di affrontare i primi piccoli viaggi in modo che si abitui al mezzo (attenzione alle manovra brusche! Ha un senso dell’equilibrio molto sviluppato). Gattini cuccioli che imparano da piccoli a viaggiare in macchina con il passare degli anni avranno sempre meno problemi fino al punto di superarli completamente.

Cinque mosse vincenti
Alcuni piccoli accorgimenti seguiti attentamente prima della partenza garantiscono un viaggio sereno sia per il proprietario che per il proprio compagno a quattro zampe.
1. Lasciare sempre a digiuno il gatto per le 6-8 ore che precedono il viaggio. Se il tempo passato in macchina è molto lungo, si possono dare piccoli pasti con cibo secco, preferibile sia per praticità che per minore possibilità di deterioramento a causa di sbalzi di temperature.
2. Dare anche poca acqua sia prima della partenza che durante il percorso stesso, anche se fare bere (poco) ma spesso è fondamentale soprattutto nei periodi molto caldi
3. Bagnare occasionalmente il muso e la fronte di Micio per rinfrescarlo
4. Fare soste frequenti liberando (con le dovute precauzioni: sicuramente tenterà di scappare da quella situazione decisamente poco gradita!) se possibile il gatto dal trasportino e facendogli prendere un po’ d’aria
5. Per tutta la durata del viaggio l’auto deve essere ben areata per evitare colpi di calore, ma senza esagerare per il rischio, opposto, di colpi d’aria.
Grazie a queste precauzioni (e con un po’ di pazienza) il viaggio in compagnia di Micio sarà davvero l’inizio della vacanza.

L’aiuto del veterinario
In alcuni casi, però, con gatti particolarmente delicati, ansiogeni o difficilmente gestibili, neppure i cinque accorgimenti appena citati sono sufficienti. L’aiuto del veterinario, diventa, a questo punto indispensabile per aiutare il gatto a superare il disagio in macchina. Prima di passare a tranquillanti, antiemetici o, comunque, prodotti farmacologici (che vanno sempre somministrati dietro prescrizione del medico veterinario, il quale dovrà consigliare anche il tipo e il dosaggio) si può ricorrere a qualche metodo naturale. Ad esempio è possibile somministrare rimedi omeopatici antinausea (come il Coccolus 7 o 9 CH in granuli, da sciogliere nell’acqua e fornire in piccole dosi mezz’ora prima di partire e all’occorrenza durante il viaggio) oppure Fiori di Bach come il Rescue Remedy, un composto di vari fiori che ha un effetto tranquillizzante e rassicurante per i gatti agitati che non tollerano lo stress del trasportino e dell’auto. A quest’ultimo può essere associato, oppure scelto in alternativa, uno spray ai feromoni (facilmente reperibile in commercio) che viene spruzzato direttamente nella gabbietta e aiuta a rilassare. Infine se tutto questo non dovesse bastare e Micio iniziasse a manifestare irrequietezza, respirazione accelerata, salivazione eccessiva, rigurgito e vomito (tutti sintomi della già nota chinetosi – o mal d’auto, di mare o d’aria - dovuta magari più a fattori psicologici che propriamente fisici) è possibile farsi consigliare dal veterinario blandi farmaci specifici, simili a quelli umani (ma diversi!), contro la nausea e l’agitazione. Da somministrare sempre dietro prescrizione e controllo del medico anche per il rischio di eventuali intolleranze.