Api, cani, gatti, formiche. E uomini
Nuovo bestiario postmoderno (e altri scritti)
Ecco il nuovo libro di Giorgio Celli, “il re dei gattolici”
E’ uscito a marzo, nella collana “Ecoalfabeto – I libri di Gaia” di Stampa Alternativa, l'ultimo libro di Giorgio Celli: Nuovo bestiario postmoderno e altri scritti.
Sono più o meno 8 milioni i gatti e oltre 7 milioni i cani (per non parlare di pesci, uccelli, roditori vari, furetti, conigli ecc.) che convivono con noi nelle nostre case. Sono, a tutti gli effetti, membri delle nostre famiglie. Ci fanno compagnia, ci osservano, cercano di capirci.
Tutti noi, poi, abbiamo a che fare con migliaia di altri animali che conducono le loro vite accanto alle nostre. Come gli insetti, dalle formiche alle api. Spesso non si sa come “trattarli”, molti ne hanno addirittura paura. Succede anche perché non si ha dimestichezza con l’“altro”.
Con Giorgio Celli si impara a conoscerli divertendosi. Raccontando del cane simulatore, del gatto allo specchio, dell’ape farmacista, della formica robot, del piccione mistico, l’autore ci accompagna in un mondo a noi vicinissimo ma non sempre altrettanto noto.
“Talora”, scrive Celli, “mentre pianto un chiodo nel muro di casa mia per appendere un quadro, o quando, forse ancor più raramente, faccio un po’ di ginnastica da camera gridando hop! hop!, allorché, insomma, mi comporto in maniera inconsueta, scopro che il gatto mi osserva. Sta lì, sul divano, con gli occhi sgranati e una espressione, lasciatemi dir così, tra la meraviglia e la curiosità. Mi viene il dubbio, allora, che da sempre ci siano nell’appartamento due etologi a confronto: un uomo che cerca di capire un gatto…e viceversa”.
“Lo sguardo di Celli sul mondo animale è sempre divertito. E divertente”, sottolinea Edgar Meyer, presidente di Gaia Animali & Ambiente, l’associazione che coordina la collana editoriale.
Giorgio Celli, studioso e scienziato, coordina da molti anni gruppi di ricerca per ridurre i danni ambientali. Etologo, entomologo e divulgatore scientifico tra i più noti in Italia soprattutto per la sua ampia produzione saggistica e televisiva, già parlamentare europeo e consigliere comunale a Bologna, ha affiancato al lavoro scientifico una parallela attività letteraria. E’ notoriamente un “gattaro” (e qualcuno lo considera “il re dei gattolici”).