Kimberly è in canile dal 2006. La sua padrona non c'è più. Nessuno poteva prendersene cura e per lei si sono aperte le porte del canile. Inizialmente non si dava pace, non capiva cosa le fosse successo, piangeva continuamente e rifiutava il cibo. Poi si è rassegnata e giorno dopo giorno si è ambientata e affezionata ai volontari.
Alberto è stato trovato da una coppia di turisti in Sardegna. Era uno dei tanti randagi del Sud. Affidato alle cure di una gattara è stato successivamente trasferito in Rifugio. Alberto è un cane dolce e affettuoso, anche se a volte è un po’ troppo irruento. Gli piace essere coccolato.
Peggy è stata adottata da cucciola da una famiglia con cui ha trascorso i primi 4 anni della sua esistenza. Per qualche motivo la famiglia di Peggy ha deciso che non poteva più stare con loro, così è stata ceduta ad un conoscente che l'ha impiegata come guardiana di una ditta. Ma la ditta ha chiuso i battenti e per Peggy si sono aperte le porte del canile.
Danko, simil – labrador, è stato preso da una famiglia da cucciolo, è stato poi abbandonato presso una cascina e infine affidato al rifugio di Diamoci la Zampa. Festoso ed affettuoso con chi conosce bene, Danko sa dare molto amore ma è anche molto forte, possessivo, dotato di una spiccata personalità
Spino ha vissuto in stato di semi-abbandono, senza cure e senza affetto, in un recinto di uno sfasciacarrozze. Lo abbiamo ripulito e rifocillato. Si è subito ambientato alla nuova realtà fatta si di gabbia, ma anche di coccole, cure e leccornie! Ulula dal box per farsi notare e non appena libero è uno spettacolo vederlo correre per i prati. E' affettuoso ed anche ubbidiente quando vuole ma sa essere anche molto testone. Sa cosa vuole e se non lo ottiene si impunta.
Sono solo alcuni fra i tanti “veterani di rifugio”, cani con poche speranze di trovare una nuova famiglia magari perché un po’ spelacchiati, oppure perché anzianotti o troppo grossi e ingombranti. Ma con la stessa voglia di vivere dei cucciolotti.
Come aiutarli? Ecco la risposta: adottarli a distanza. E’ la formula adatta a chi vuole dare una mano ai cani abbandonati e, per i motivi più svariati, non può portarsene a casa nemmeno uno.
“Si tratta, in sostanza, di un affido simbolico: in pratica si aiuta a mantenere le bestiole. Non tutti i nostri amici quattrozampe sono infatti fortunati: molti vivono in rifugio anche per molti anni. Parecchi sono vecchietti, qualcuno magari non è proprio bellissimo: insomma, non proprio l’ideale di cane che la gente sceglie di portarsi a casa, di amare e seguire. Ma anche a loro bisogna garantire una vita dignitosa”, spiega il presidente di Gaia, Edgar Meyer.
In tanti vorrebbero aiutarli, ma non possono occuparsene, per svariate ragioni. Le motivazioni sono tante: la casa è piccola, gli animali hanno bisogno di cure, non si sa a chi lasciarli quando si va in vacanza. Ecco allora l’idea ingegnosa, una formula che piace sempre di più.
L’associazione Gaia Animali & Ambiente ha un book fotografico -proprio come quello delle modelle!- in cui sono raccolte le foto dei cani da adottare. Si può così scegliere Peggy, Danko, Spino o qualcuno dei tanti quattrozampe (anche gatti!) ospitati dai rifugi che Gaia aiuta. Poi si invia un contributo mensile di 16 euro: in cambio si riceverà un attestato di adozione con la foto del proprio “protetto”, con il nome e la storia della sua vita, oltre alla corrispondenza che regolarmente aggiorna il “padrone a distanza” sulle novità. Ma c’è di più. L’adottante a distanza può, se vuole, recarsi al rifugio, di solito il sabato pomeriggio, e portare a spasso la bestiola che mantiene. Un modo simpatico per conoscersi meglio e stringere amicizia. Ogni week end tanti sostenitori fanno lunghissime passeggiate in campagna con il loro “assistito”. Qualche volta succede pure che, dopo pochi incontri, il padrone a distanza si innamora e si porta a casa per sempre il cagnolino. Non è indispensabile che finisca sempre così. L’adottante a distanza non ha doveri se non il versamento mensile, che può sospendere quando vuole.
“Grazie all’adozione a distanza”, dice Meyer, “siamo riusciti a salvare molti più cani del previsto. E abbiamo fatto felici molte persone”. Di storie di animali salvati, nei rifugi, se ne possono raccontare centinaia. Chi volesse conoscerne alcune, con un’adozione a distanza verrà a sapere tutto, ma proprio tutto, del quattrozampe che ha scelto o che gli è stato assegnato.
"Fido in afFido" e "Un Micio per Amico" sono dunque le campagne di Gaia Animali & Ambiente Onlus volte a sostenere alcuni canili e gattili di cui sono ospiti i nostri sfortunati amici quattrozampe. Con un piccolo versamento mensile è possibile contribuire al mantenimento di molti cani e gatti ospiti presso i rifugi di Vigevano (PV), Mortara (PV), Gaggiano (Mi). Canili e gattili che sopravvivono grazie all’aiuto di volontari che ogni giorno fanno i conti con le necessità quotidiane dei loro beniamini: cibo, una cuccia dignitosa, cure veterinarie adeguate.
COME FARE:
E’ sufficiente versare 16 euro al mese, specificando la causale “adozione a distanza” ed eventualmente il nome del proprio beniamino.
Si può scegliere fra due modalità di pagamento:
- bollettino postale o bonifico sul c.c.p. nr. 46940599 (IBAN IT82 E07601 01600 000046940599 per i bonifici) intestato a Gaia Animali&Ambiente Onlus – C.so Garibaldi 11 – 20121 Milano;
- bonifico bancario sul c.c. BANCA INTESA SAN PAOLO 6250159970/86 abi 03069 cab 09477 intestato a Gaia Animali&Ambiente Onlus – C.so Garibaldi 11 – 20121 Milano (IBAN IT81 G030 6909 4776 2501 5997086)
(N.B. Specificare sempre il proprio nome, email e indirizzo completo per poter ricevere l’attestato e i successivi aggiornamenti)
PER ULTERIORI INFORMAZIONI: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - tel/fax: 02/86463111 – www.gaiaitalia.it .
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