:: CHI E' GAIA :: LE RISORSE DI GAIA :: NEWSLETTER :: AIUTO
5x1000_a_gaia_italia

Prossimi Eventi

Nessun evento
QUATTROZAMPE
Condividi su facebook
cani-facebook           ADOZ_96             LogoEcoAlfabetoLibriGaia            nebbia giorgio     Image_1

_dsc0189Il Comune di Genova è stato premiato a Milano, presso la sala Colonne della Banca Popolare di Milano, nell’ambito del Premio Nazionale Comuni e Imprese Amici della Terra 2012.

A conferire il premio è stata l’associazione Amici della Terra – Friends of the Earth Italy.

Genova è stata premiata per la realizzazione del Museo della Rumenta, aperto recentemente a Palazzo Verde – Magazzini dell’Abbondanza nel quartiere Molo.

L’idea iniziale di creare l’inedito Museo a Genova, accompagnato dallo slogan “Qui non si butta via niente”, è nata dall’architetto Renzo Piano; progetto accolto dal sindaco Marta Vincenzi e poi portato avanti dalla verde Pinuccia Montanari, assessore comunale ai Parchi storici e alla Decrescita.

Il premio è stato ritirato da Edgar Meyer dell’Assessorato ai Parchi storici, Decrescita e Benessere animale del Comune in rappresentanza dell’assessora Montanari.

Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha avuto parole di apprezzamento per il Museo della Rumenta, che conosce bene e ha frequentato. Dopo aver premiato il Comune, Pisapia si è messo in marcia proprio per Genova, dove sarà stasera alle 18.30.

“Il museo è interattivo e col tempo si articolerà in sezioni”, ha spiegato Edgar Meyer, ricevendo il premio dalle mani del sindaco Pisapia e dal presidente di AdT Stefano Apuzzo. “Illustra la storia del rifiuto e di come diventano rifiuto le diverse frazioni merceologiche, ospita e ospiterà opere d’arte realizzate trasformando i rifiuti sia in sculture sia in oggetti eleganti d’uso, come i fari d’auto mutati in raffinate abat-jour, dedica spazio al riciclo di carta, plastica, organico secco e vetro, e dedica spazio alla green economy e all’educazione ambientale”.

“A Genova c’è già una grande esperienza in materia di oggetti e mobili usati, restaurati e messi in vendita grazie alla collaborazione di cooperative sociali che restituiscono vita a quanto viene raccolto da Amiu”, precisa l’assessore Pinuccia Montanari. “L’ambizioso intento del Museo della Rumenta”, spiega Montanari, “vuole fornire numerosi servizi alla città e ai suoi abitanti: sarà a breve sede di laboratori a tema, come il “Laboratorio di Riparazione e Riutilizzo”, il cui fine sarà di insegnare a mantenere e aggiustare gli oggetti di scarto, e il “Laboratorio Artistico”, che insegnerà a scuole e visitatori a creare composizioni artistiche con prodotti che altrimenti butteremmo via”. “Si tratta di un’operazione culturale ma anche pragmatica”, conclude l’assessore.

Oltre a Genova e Milano sono stati premiati dal presidente di Amici della Terra, Stefano Apuzzo, anche i Comuni di Bergamo, Novara, Ravenna, Seriate (Bg), e alcuni Comuni della provincia di Milano, tra i quali Gorgonzola, Rodano e Bollate. Tutti rappresentano eccellenze nella promozione di acquisti sostenibili, Green Public Procurement, riduzione delle emissioni di Co2 e di inquinamento.

Riconoscimenti sono andati anche ad una serie di aziende "Amiche della Terra". Tra queste EPTA refrigeration, refrigerazione commerciale (ha ritirato la targa Vanessa Curti, Marketing e Comunicazione) e Montello Spa, recupero e riciclaggio rifiuti – tutta la plastica del nord Italia, tutto l’umido di Milano (ha ritirato la targa Francesca Sancinelli).

Nell'occasione è stato anche presentato e distribuito il “Catalogo EcoLogico 2012”, vademecum per gli acquisti “verdi” e il GPP nelle pubbliche amministrazioni e nelle aziende. 

Hanno reso possibile l’iniziativa e la produzione del Catalogo, oltre a BPM, CONAI, Camera di Commercio di Milano, CAP Holding, Montello Spa, Epta refrigeration, Gaia Onlus e Conal Srl.

 

logoE' uscito sul numero di maggio del mensile Focus Wild (Gruener & Jahr - Mondadori) l'articolo - dossier di Edgar Meyer "Quattrozampe in tribunale".

Su Focus Wild si ricordano i diritti animali e gli obblighi umani. Le regole di convivenza per un equilibrato rapporto uomo – altri animali: dal diritto alla vita e al benessere all’obbligo di raccogliere le loro…deiezioni.

Raccontando alcune storie si ricordano le leggi sui diritti animali. Le storie raccontano di liti bestiali in condominio (l'ascensore vietato a Tobia, il mastinone extralarge) di quattrozampe combina-guai (dall'alano che sfonda una porta al chihuahua che rosicchia porte e divani al rottweiler che manda in frantumi il vaso prezioso al collie che con la coda versa la Coca Cola sul tappeto antico dei vicini di casa), di maltrattamento (il ricercatore finito in prigione x aver ucciso la cagnolina del vicino) di dissapori tra vicini (la padrona di casa che sequestra canarini, coniglio e gatto alla studentessa che non le paga l'affitto), di maltrattamenti x disattenzione (i turisti al museo e il cane in macchina sotto il sole), ecc.

Ispirato dal libro "Quattrozampe in tribunale. Storie di animali (e uomini) alle prese con la legge" di Edgar Meyer e Claudia Taccani, l'articolo risponde anche ad alcune domande. Ad esempio: può un negozio vietare l’accesso ai cani?

domenica-29-04DOMENICA 29/04 dalle 9.30 alle 18.00

A PEGLI SUL LUNGOMARE ALL'ALTEZZA DI LARGO CALASETTE (LA PIAZZETTA DOVE CI SONO I CANNONI)

CI SARA' UN NOSTRO TAVOLO DI BENEFICENZA E RACCOLTA CIBO PER CANI E GATTI ABBANDONATI.

Abbiamo oggettini di artigianato realizzati dalle nostre volontarie e oggetti usati.

Il ricavato viene devoluto per aiutare a ridare una nuova vita ai cani e ai gatti abbandonati, per la sterilizzazione e il mantenimento dei nostri amici meno fortunati.

Raccogliamo anche cibo per cani e gatti coperte, cuccie e medicinali veterinari che verrà devoluto a situazioni di necessità.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI ANCHE PER VISIONARE IL NOSTRO "CATALOGO" DI CANI E GATTI IN CERCA DI CASA!!

GRAZIE!!!

Le Zampette solidali di Gaia Animali e Ambiente 

frigodi Marco Masini

Tempo fa, sul sito di Gaia, abbiamo introdotto il tema della conservazione alimentare con le tecniche pre-industriali, note sin dalla notte dei tempi, come l’essiccatura, la salatura e le salamoie. Questi metodi hanno consentito lo sviluppo e la diffusione della presenza umana al di là dei limiti – anche fisici – derivanti dalla necessità di migrare con la fauna e con le stagioni. La stanzialità che ne è derivata ha consentito lo sviluppo delle città e della “civiltà” così come la intendiamo oggi, con i suoi vantaggi e svantaggi.

Ci concentriamo, ora, sulle tecniche per la conservazione alle basse temperature: al giorno d’oggi, sicuramente, la metodologia più diffusa nelle nostre case e città, che hanno, tra le altre cose, la capacità di non modificare le caratteristiche organolettiche dei cibi.

La conservazione alle basse temperature è basata sul principio descritto dall’equazione di Arrhenius, che descrive la decelerazione delle velocità di reazione delle sostanze chimico-fisiche in funzione della riduzione temperatura. La cosa, descritta scientificamente nel 1889, era nota da sempre, tant’è che per secoli la neve e il ghiaccio sono stati utilizzati per refrigerare gli alimenti e conservarli più a lungo. Neve e ghiaccio venivano trasportati dalle montagne alle città con carrozze isolate, e le ville erano dotate di stanze sotterranee dove veniva stivato il ghiaccio in inverno, così si riusciva a mantenere per molti mesi l'ambiente a bassa temperatura.

Nell'800 si diffusero le prime ghiacciaie domestiche: erano armadi nei quali veniva stivato il ghiaccio che si acquistava sottoforma di stecche. Per avere i primi frigoriferi (detti a compressione, che sfruttano cioè la capacità di un gas di assorbire calore dall'ambiente quando evapora) si dovette attendere il deposito del primo brevetto, nel 1851, da parte dall’americano John Gorrie. Ma si diffusero solo nel dopoguerra. La storia dei frigoriferi inizia nel 1834, pochi anni dopo che S. Carnot formulò le sue teorie sul ciclo frigorifero. Nel XIX secolo i fluidi utilizzati erano tutti "naturali": acqua, ammoniaca, anidride solforosa, anidride carbonica. Nel 1912 Linde propone il protossido d'azoto e, poco dopo il 1920, un impianto frigorifero funzionante a etano e propano.

Allo scienziato ed ingegnere Lord William Thomson, iI barone Kelvin, si deve il nome e l’invenzione del ciclo a compressione (ciclo Kelvin), che consentì la nascita del frigorifero. Lord Kelvin ideò un ciclo termodinamico in cui si applica un lavoro di compressione per far passare un fluido (detto fluido refrigerante) dallo stato gassoso allo stato liquido; la compressione ed il cambiamento di stato producono calore, che è estratto dal ciclo. Successivamente il liquido è fatto espandere ed evaporare, sottraendo calore nel cambiamento di stato inverso: il liquido in evaporazione (ed espansione) produce l’effetto frigorifero.

Per una buona efficienza del ciclo, furono introdotti i fluidi refrigeranti sintetici, comunemente noti come Freon (nome brevettato dalla Du Pont) abbandonando, per la loro pericolosità e tossicità, l'utilizzo dei fluidi “naturali”. Negli anni trenta del ‘900, la Frigidaire propose sul mercato nuovi refrigeranti, che consentirono una maggiore sicurezza d'uso. A partire dal 1930 fanno la comparsa sul mercato i primi fluidi clorurati: R11, R12 e, via-via negli anni, R22 e R502. Gli elementi chimici che hanno potuto garantire requisiti di non tossicità ed infiammabilità sono il cloro ed il fluoro che sono entrati a far parte in gran quantità nella composizione dei CFC e degli HCFC.

Quando però il problema del buco dell'ozono e dell'effetto serra sono saliti alla ribalta internazionale si è visto che i CFC non potevano più essere accettati, dato che contribuivano notevolmente all’aggravarsi dei due problemi, stante proprio la presenza nella loro composizione del cloro e del fluoro, e si sta tornando, ad oggi, ai vecchi refrigeranti naturali!