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salviamo-il-paesaggio2In questi giorni la Commissione Territorio, Ambiente, Beni ambientali del Senato sta esaminando le modifiche, ovviamente al ribasso della legge quadro sulle aree protette del 1991. Questa legge ha dato risultati straordinari: i parchi nazionali sono passati da 5 a 23; le regioni hanno intensificato l’istituzione delle loro aree protette; la superficie di territorio protetto ha oltrepassato quella che era la soglia strategica del 10% e procede verso la nuova soglia del 20%. Contro la minaccia a una legge straordinaria, intellettuali, specialisti, naturalisti (da Dacia Maraini a Fulco Pratesi, da Giorgio Nebbia al presidente di Gaia Edgar Meyer, da Grazia Francescato a Franco Pedrotti) rivolgono un pressante appello al presidente Napolitano, al premier Renzi, ai presidenti delle Camere, ai ministri Galletti, Martina e Franceschini affinché non siano abbassate le difese di legge per i nostri straordinari polmoni verdi.
Ecco l'appello:

almo gruppo stop vivisection img-20131128-wa0000Vittoria!

Le autorità nazionali ed europee lo hanno confermato: sono oltre 1 milione le firme che sono state ritenute valide, e il Comitato Stop Vivisection per bocca di Adriano Varrica ha ringraziato Almo Nature, Gaia Animali & Ambiente e Oipa per la enorme campagna di appoggio della raccolta, che si è rivelata decisiva per il raggiungimento della quota.

Oltre 1 milione di firme valide è un risultato che, inizialmente, sembrava impossibile da raggiungere e che lo è diventato grazie a una straordinaria mobilitazione di cittadini europei (moltissimi italiani), di associazioni animaliste e di quella mediatica e organizzativa di Almo Nature-Gaia-Oipa. Ecco lo spot andato in onda per un mese tutti i giorni sulle reti Mediaset, Rai e La7 e che ha fatto infuriare i vivisettori: https://www.youtube.com/watch?v=1nQovjgtaW0  

Stop Vivisection continuerà dunque il suo processo istituzionale e sarà la prima iniziativa di cittadini discussa e analizzata dal Parlamento Europeo e dalla Commissione Europea. Il prossimo settembre 2014 si terrà a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, l'audizione ufficiale dei rappresentanti scientifici del Comitato. Ad ottobre 2014 avremo la risposta ufficiale della Commissione Europea, che spiegherà in che modo agirà per conformarsi con le nostre richieste.

La battaglia continua.

agnellino“Una Pasqua all’insegna dell’agnellino e del capretto vivi”.

Domani, venerdì 18 aprile alle 11.30, le associazione Gaia e Amici della Terra Lombardia porteranno un enorme agnello di peluche in Via Dante (angolo Via Rovello) a Milano. L’agnellino, scortato da volontarie e striscioni, distribuirà gratuitamente ai passanti manicaretti vegetariani e ricette per una Pasqua succulenta e senza sangue.

In questi giorni sono uccisi 7.185 tonnellate di agnelli, equivalenti a circa un milione e mezzo di agnellini lattanti, in parte provenienti dopo lunghissimi viaggi, stipati in TIR e camion, dall’est europeo.

“Il consumo di agnellini lattanti nel periodo della Pasqua decuplica rispetto agli altri periodi dell’anno. Ciò comporta importazioni selvagge, con scarsi controlli sulla qualità delle carni ed il benessere degli animali, per rispondere alle richieste del mercato”, sottolineano il presidente di Gaia Edgar Meyer e il presidente di Amici della Terra Lombardia Stefano Apuzzo. “Più sana e gustosa, allora, una Pasqua vegetariana. Che comprende mille ricette, scaricabili dal sito www.gaiaitalia.it.

Previsto un blitz nella sede di Expo 2015 di Via Rovello. Lo slogan portante di Expo 2015 è, pomposamente, “Nutrire il pianeta”. “Il 60% dei cereali prodotti nel mondo sono destinati agli animali da macello”, affermano Meyer e Apuzzo. “Sempre più terra coltivabile del pianeta è adibita alla coltivazione di mangimi per gli animali, di conseguenza sempre meno terra è riservata alla produzione di cereali per l'alimentazione umana. Ciò influisce sul prezzo degli alimenti accessibili ai più poveri del pianeta. Il nostro pianeta non ha terre sufficienti per nutrire una popolazione umana di carnivori”. L’agnello di Gaia assalterà pacificamente la sede di Expo 2015 per consegnare un dossier su quanto incidono gli allevamenti intensivi sui cambiamenti climatici, sull’inquinamento del pianeta, sui problemi sociali, sulla fame nel mondo e chiederà ai dirigenti di Expo 2015 meno attenzione a cemento e affari e più impegno sul tema portante della fiera.

Facciamo pace anche nel piatto”, concluderanno gli ambientalisti, augurandosi una Pasqua senza sacrifici animali.