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cani-neveOra parte la campagna “Svuotiamo i canili”. Per la ricerca di 50 famiglie disposte a “farsi adottare”. E un partner d’eccezione: Almo Nature.

di Edgar Meyer

Ricordate la Grande Nevicata di febbraio? Roma in tilt, la Romagna sotto metri di neve, borghi e paesi isolati, persone bloccate in casa senza luce, acqua e gas. E tanti animali in sofferenza.

Da qui parte la nostra storia. Una storia alla quale si vuole scrivere l’happy end.

Siamo a Novafeltria, in provincia di Rimini, una delle località della Valmarecchia -Emilia Romagna- più duramente colpite dall’ondata di neve. Cinquanta cani del canile di Fagnano di Talamello, in collina nei pressi di Novafeltria, rimangono sommersi sotto tre metri di neve, caduta in soli due giorni. Totalmente isolati. Senza cibo né acqua.

La Protezione Civile non sa come aiutare tutti. Alcune frazioni sono del tutto inaccessibili: decine di famiglie in difficoltà, strade cancellate dalla neve, forniture di luce, gas e acqua completamente saltate. I cani sono fuori, al freddo. La temperatura intorno a -15 gradi. Nel rifugio c'è un cane operato da pochi giorni ed un altro in fase terminale. La lunga strada che porta al canile non esiste più. Sommersa da un muro di neve.

Partono drammatici appelli delle associazioni animaliste. Alcuni volontari giungono sul posto. La Protezione civile riesce a mettere a disposizione una jeep che scarica alcuni operatori con badili a molta distanza dal rifugio. In mezza giornata si liberano 50 metri di strada. Resta più di un km e sta facendo buio.

Gli animalisti non mollano. Nonostante l’impossibilità di accedere alle strade, con coraggio procedono. Quando i primi volontari, esausti, rompono l’assedio, il canile è rimasto isolato per oltre 72 ore. La gran fatica viene ricompensata dagli sguardi e gli scodinzolii di Lilla, Vasco, Flash, Miss e di tutti  gli ospiti del canile. Sono stati più di tre giorni soli, senza cibo né acqua, senza cure, al gelo.

Le conseguenze sono meno disastrose del temuto. Ma ci sono. Dei 50 cani presenti, uno purtroppo è morto, e 3 sono in gravi condizioni. In emergenza (la strada è ancora quasi impercorribile), i 3 vengono portati in una clinica. Uno, purtroppo, non ce la farà. Gli altri rimangono in canile. I volontari ora riescono ad andarli ad accudire.

Il canile, però, ha subito dei danni. Non è al momento in grado di assicurare il benessere a tutti gli animali. Una volta liberate le vie di accesso, 30 cani vengono evacuati nelle più idonee e attrezzate strutture della Comunità di San Patrignano, a qualche chilometro di distanza. Tutto ciò è reso possibile grazie all'intervento di Almo Nature, azienda produttrice di petfood biologico e naturale. Almo fa un gesto concreto, concretissimo: si accolla la spesa delle rette giornaliere di tutti i 50 cani.

Nel frattempo, infatti, qualcosa si è mosso. I primi appelli delle associazioni riminesi arrivano un po’ dappertutto. Approdano anche nella sede di Almo Nature, azienda spesso al fianco degli enti animalisti. Pier Giovanni Capellino, fondatore e presidente di Almo, apprende tutto da un flash di AgireOra, associazione - agenzia per i diritti animali. Pier Giovanni è uno che decide in fretta. E in maniera pragmatica. Si mette a disposizione. Contatta le istituzioni locali, contatta le associazioni. Risultato: Almo Nature pagherà il mantenimento al rifugio di San Patrignano, in attesa che le parti danneggiate del vecchio canile siano rimesse a posto.

canile sotto neve 010E ora? L’emergenza non è finita. E' urgente dare una casa ai nostri protagonisti. Stanno meglio, ma soffrono di abbandono, disorientamento e tristezza. “Cerchiamo 50 umani che vogliano farsi adottare”, conferma scherzando ma non troppo Pier Giovanni. “E che vogliano farsi educare dai cani”, sottolinea. “Come è successo a me. Il rapporto con il mio mi ha svelato molte cose. Perfino ad affrontare alcuni dei momenti più difficili. Certo, bisogna essere dei buoni allievi”, conclude sorridendo il patron di Almo, “ma il rapporto con un cane arricchisce. Facciamoci educare da loro!”. “Svuotiamo i canili!” è allora lo slogan della campagna Almo Nature. Che ci mette del suo. “Almo è un’azienda viva”, prosegue Pier Giovanni. “Crediamo giusto intervenire in modo concreto. Garantiamo un mese di fornitura gratuita di cibo per cani a chi adotta uno dei protagonisti dell’incredibile vicenda di Novafeltria”. Un mese di mantenimento. “Purché siano famiglie disposte a farsi adottare. E a farsi educare”, conclude.

L’happy end è ancora tutto da scrivere. Lo stress per le sofferenze subite, sommato a quello del trasferimento, ha sconvolto equilibri già precari. E' stato necessario ricomporre i gruppi in un ambiente sconosciuto, con umani sconosciuti. “Il lavoro più grosso, e fatto in emergenza”, conferma Tamagnini, “è stato quello di ricostituire i gruppi. Alcuni si sono adattati bene alla nuova situazioni. Altri meno”. Marino, sei anni, entrato in canile cucciolo, è, tra i tanti, il caso più urgente. Gira in tondo dentro il suo box; negli ultimi giorni, forse per la paura subita, va da una parete all'altra, colpendo i muri con le zampe anteriori. E dire che quando viene fatto uscire al guinzaglio per il breve tempo delle pulizie, si accosta alla gamba, tranquillo, si fa condurre, timido e gentile. Ancora un caso urgente: a SanPa, per la redistribuzione dei gruppi in spazi obbligati, Vasco è rimasto senza i suoi amici. Piange. Piange davvero, non è un'antropomorfizzazione delle sue reazioni: si lamenta giorno e notte chiamandoli. L’unico happy end per Marino, per Vasco, per Lilla, per Flash, per Miss e per tutti i compagni di (dis)avventura è quello di trovare l’affetto di una casa.

Forza, allora. Le famiglie disposte a “farsi adottare” si facciano avanti. Marino, Vasco, Lilla e tutti gli altri se lo meritano proprio.

Il manifesto della buona adozione secondo Almo Nature
Chi adotterà i “nostri” cani sottoscriverà poche ma precise regole morali, per non farli passare da una prigione dura ad un castigo subdolo, che è quello che infligge il padrone ignorante ed egoista. Eccole.
-libero questo mio amico/a  da un canile per impegnarmi a restituirgli il massimo di libertà possibile; perciò lo educherò alla socializzazione con gli altri esseri viventi nel nostro spazio quotidiano per permettergli di stare con tutti 
-stabilirò un equilibrato rapporto affettivo nel rispetto delle nostre diversità e non violerò la sua natura portandolo a dormire nel mio letto o lasciandolo mangiare con me a tavola od infarcendolo di pessimo cibo solo per i miei egoismi e squilibri affettivi
-imparerò da lui e lo educherò nel rispetto di ciò che è,  cioè limitandomi ad insegnargli le regole della convivenza negli spazi che assieme frequenteremo, senza intaccare o violare la sua natura profonda 
-gli garantirò la mia assistenza sino alla fine
-sono consapevole che questo cane rappresenta un percorso il cui premio per me è la possibilità di migliorare me stesso

Svuotiamo i canili!almo nature
Per informazioni e per proporsi per le adozioni:
Paola tel. 010.25.35.571 - email: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Serena - tel. 320.8004574 - email: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.  
www.almonature.eu
A tutti coloro che adotteranno un cane, Almo Nature regalerà un mese di cibro gratis: non appena ricevuta copia del certificato di adozione firmato da Serena, sarà inviato un voucher per ritirare il cibo presso il negozio più vicino.