Zucchero.

Lo zucchero bianco, raffinato, e' un puro carboidrato. Non fa male: e' pero' molto energetico, e privo di fibre: e' sicuramente correlato all'insorgenza di carie. Gli zuccheri grezzi, di canna, sono meno cariogeni.

Dello zucchero comune (saccarosio), estratto dalla barbabietola da zucchero e raffinato, sconsigliamo l'assunzione in quantita' eccessive: favorisce l'insorgenza di malattie del metabolismo, di diabete, ed e' il primo responsabile delle carie. Il suo saccarosio e' piu' nocivo perche' non viene diluito durante la masticazione dalla ptialina salivare.

Lo zucchero di canna grezzo e' preferibile: di gradevole aspetto e sapore, contiene anche una certa quantita' di salutare fibra che, non assimilata, ritarda l'assorbimento da parte dell'organismo.

DOLCIFICANTI NATURALI. Si trovano in commercio altri dolcificanti naturali: fruttosio zucchero contenuto nella frutta e nel miele; mannitolo E421, si trova in varie specie vegetali, tra cui i funghi; sorbitolo E420, della classe dei polialcoli, si trova in piante e frutta. Possibile azione lassativa; xilitolo E967, anch'esso della classe dei polialcoli. Attenzione invece ai...

DOLCIFICANTI SINTETICI. Ottenuti per sintesi chimica, non si ritrovano in natura. Hanno un valore nutritivo praticamente nullo. In Italia l'uso dei dolcificanti sintetici e' consentito solo per i prodotti dietetici autorizzati dal Ministero della Sanita'. Il piu' costoso e' l'aspartame. Esso e' pero' sospettato di essere, in individui sensibili, causa di diversi effetti collaterali, emicrania, reazioni allergiche... Tranne l'aspartame, tutti i dolcificanti artificiali, compreso l'ultimo nato, l'acesulfame-K, vanno a toccare i delicati meccanismi di controllo dell'insulina, causando un aumento della sua produzione (azione insulinotropica).

Recenti ricerche in vitro lo confermano: l'acesulfame-K produce un aumento nel rilascio di insulina, associato a un potenziale genotossico e una significativa clastogenotossicita'. La conclusione e' che l'acesulfame-K dovrebbe essere assunto con cautela. Sconsigliamo poi in via cautelativa: saccarina E954, l'edulcorante piu' economico (sulfimmide benzoica), si usa nella forma del suo sale di sodio (saccarinato di sodio). Pura, ha un sapore sgradevolissimo, quindi viene miscelata con ciclammato. Non fidarsi e' meglio.

Se proprio vogliamo usarne, atteniamoci almeno alle dosi massime giornaliere indicate dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita'): saccarina 16 pastiglie/giorno o 6 ml; comunque non superiore a 2,5 mg per kilo di peso corporeo ciclammato 16 pastiglie/giorno o 6 ml. aspartame ca. 3 g/giorno

Raccontiamo infine un breve apologo. C'e' un dolcificante naturale che viene estratto dalle foglie di stevia, un pianta che cresce rigogliosa in tutto il Sud America, in una parte dell'Asia e anche in California. Le comunita' indigene del Brasile e del Sud America si tramandano il suo uso, probabilmente da secoli, come valido aiuto alla digestione e come alimento benefico. Dolcifica 300 volte piu' dello zucchero, ed e' riconosciuto non solo come perfettamente atossico, ma addirittura benigno e ricco di proprieta' benefiche. Ebbene, negli anni '80 in America inizio' a diffondersi: ma dall'86 all'89, senza alcun preavviso, gli agenti dell'FDA iniziarono a fare irruzione nei magazzini delle aziende che ne principiavano l'uso, e hanno sequestrato tutti gli stock. Nel 1991, l'FDA ha bandito le foglie di stevia. Noi, in Europa, ne abbiamo mai sentito parlare?

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| Una buona idea per scansare molti di questi pericoli?

 

 

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