Lettere prototipo e avvisi ai condomini,
le due lettere di GAIA in difesa di gatti e cani randagi.
Milano, li 31/01/00
Oggetto: …CONDOMINIO VIA GUARDI 50 Torre A3 - Cinisello Balsamo ………………………………………………………… Le leggi vigenti e la giurisprudenza in materia di animali sono molto chiare sul merito della detenzione di animali in condominio (sia in abitazione di proprietà sia in affitto). Teniamo a precisare che, in assenza di rilevanti e gravi motivi di ordine igienico-sanitari documentalmente testimoniati, qualsiasi richiesta di allontanamento dei gatti e di altri animali custoditi presso l’abitazione è meramente velleitaria, senza fondamento; anzi, se formulata con insistenza minacciosa, è suscettibile di denuncia all’Autorità Giudiziaria ex art. 612 Codice Penale vigente, tanto più grave se compiuta (ex art. 611 Codice Penale) per costringere alcuno a commettere reati contro gli animali. Preme rammentare, infatti, che gli animali sono protetti da leggi e normative che ne vietano il maltrattamento. Mi riferisco, in particolare: · agli artt. 832 e 834 del codice civile, che pongono gli animali di proprietà al riparo da qualunque intromissione da parte di terzi; · all’ art. 727 del Codice Penale che sanziona penalmente chi maltratta o uccide animali; · all’art. 146 delle Leggi Sanitarie che sanziona pesantemente l’immissione nell’ambiente di sostanze velenose. Ovviamente, mi auguro che i richiami alle Leggi sopra riportati mantengano un carattere puramente informativo e preventivo e che nessuno intenda in alcun modo infierire sui gatti. Se ritenesse utile ed opportuno ricevere i testi integrali delle leggi menzionate, é pregato di voler chiamare in Associazione durante i consueti orari d’ufficio. Distinti saluti
Milano, li 20/07/2000
Oggetto:
Leggi per la Tutela degli animali e dei gatti che vivono liberi COLONIA FELINA IN CORTILE STABILIMENTO CRESPI NEMBRO - Gentile Dott. Hleman, E’ stato segnalato alla nostra Associazione il verificarsi di atti di maltrattamento nei confronti della colonia felina, presente nel cortile di questo stabilimento, in particolare il divieto fatto alle persone che li nutrono di dare loro cibo, assicurare la pulizia dei luoghi e provvedere alle cure necessarie. Mi preme rammentare che esistono leggi e normative che tutelano i gatti che vivono liberi e che ne vietano il maltrattamento (ad esempio provocarne la morte per fame o incuria) oltre che lo spostamento. Mi riferisco, in particolare: · alla Legge 14 Agosto 1991 n.281 che vieta la cattura e lo spostamento, oltre al maltrattamento dei gatti che vivono liberi o randagi; · all’ art. 727 del Codice Penale che sanziona penalmente chi maltratta o uccide animali, con sanzioni penali da 2 a 10 milioni di lire; · al DPR 320 dell’8/2/1954 che vieta la cattura dei gatti liberi ad opera di privati cittadini; · all’art. 146 delle Leggi Sanitarie che sanziona penalmente, prevedendo la custodia cautelare, l’immissione nell’ambiente di sostanze velenose. Ovviamente, mi auguro che i richiami alle Leggi sopra riportate mantengano un carattere puramente informativo e preventivo e che nessuno intenda in alcun modo infierire sui gatti, o non consentirne l’accudimento così come previsto dalle legge e dalle normative veterinarie. I gatti sono tutelati dalla ASL che provvederà alla sterilizzazione e vaccinazione degli stessi . Chi ritenesse utile ed opportuno ricevere i testi integrali delle leggi menzionate, può fare riferimento alla nostra delegazione di Bergamo, Sig.ra Giudici, tel 035 244310- oppure é pregato di voler chiamare in Associazione durante i seguenti orari d’ufficio: dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 18:00 , al numero 02/86463111 . Distinti saluti, Stefano Apuzzo
|
|||||||||||
Torna a BOCCONI AVVELENATI |