
SMOG.
Gennaio 2002: Milano,
Cremona, Torino, Pisa, Firenze, Napoli... cento citta' attanagliate dalla
morsa dello SMOG.
Organizzazione Mondiale della Sanita':
"Secondo le ricerche, lo smog causa 3.500 morti l'anno".
Oggi sono soprattutto le cosiddette 'polveri sottili' emesse dalle auto
diesel ad essere sotto accusa. Le citta' hanno tassi d'inquinamento intollerabili:
Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Firenze. Inoltre ogni anno l'inquinamento
provocherebbe 50 mila attacchi di asma nei bambini e 50 mila bronchiti
acute nei giovani con eta' inferiore a 15 anni.

I veicoli a motore
Responsabili dell'inquinamento atmosferico sono i veicoli con motore
a scoppio, le industrie, le centrali termoelettriche, i combustibili per
il riscaldamento domestico, la combustione dei rifiuti specie se realizzata
senza gli adatti impianti filtranti d'abbattimento delle polveri e di
depurazione dei fumi. Ma nelle nostre citta' le colpe piu' gravi vengono
imputate alle auto in coda. Nelle nostre citta' l'inquinamento atmosferico
ha raggiunto livelli ormai insopportabili per l'organismo umano. Nel periodo
invernale, per il ristagno della circolazione d'aria alle grandi altezze,
le sostanze tossiche stazionano pericolosamente nelle citta'. Ci rimettono
soprattutto gli anziani, piu' soggetti a crisi cardiorespiratorie, e tutti
i soggetti che vanno a passeggio... ad altezza 'tubo di scarico': i bambini,
i cani al guinzaglio...
POLVERI
SOTTILI: i nuovi veleni
Crescono i Pm10. E' la frazione respirabile delle polveri da
combustione che grazie al piccolo diametro (fino a 10 puo' arrivare sino
alle vie respiratorie piu' profonde portandosi dietro sostanze altamente
inquinanti e spesso cancerogene come il benzo(a)pirene. L'impatto dell'inquinamento
da Pm10, secondo un recente studio Oms condotto nelle 8 maggiori citta'
italiane, ha rivelato che nella popolazione di oltre trenta anni il 4,7%
di tutti i decessi osservati nel 1998, pari a 3.472 casi, e' attribuibile
a concentrazioni di Pm10 superiori a 30mg/m3. In altre parole, portando
le polveri sottili a livelli accettabili nelle nostre citta', si potrebbero
prevenire circa 3.500 morti all'anno. Anche migliaia di ricoveri per cause
respiratorie e cardiovascolari e decine di migliaia di casi di bronchite
acuta e asma fra i bambini al di sotto dei quindici anni potrebbero essere
evitati riducendo le concentrazioni medie di questa sostanza.
L'attuale normativa europea stabilisce provvedimenti di limitazione
della circolazione quando il limite di attenzione di 50 microgrammi per
metro cubo di polveri giornalieri viene superato per piu' giorni di seguito,
e il blocco totale della circolazione in caso di superamento del livello
di allarme pari a 100 microgrammi per metro cubo. Per quanto riguarda
la media annuale, invece, la normativa europea fissa un limite di 40 microgrammi
per metrocubo che si prevede addirittura di portare ad uno standard (entro
il 2010) di 20m g/m3. Vista la pericosita' di queste polveri sarebbe utile
che tutte le amministrazioni regionali applicassero tale normativa. Riducendo
il PM10 ad una media di 30m g/m3 si potrebbero prevenire moltissime morti
all'anno nelle 8 citta' piu' inquinate. Si sono ottenute poi stime di
migliaia di ricoveri per cause respiratorie e cardiovascolari, e decine
di migliaia di casi di bronchite acuta e asma fra i bambini al di sotto
dei quindici anni, che potrebbero essere evitati riducendo le concentrazioni
medie di PM10 a 30m g/m3.
Il
benzene
Il benzene e' un idrocarburo aromatico. Aromatico non nel senso che
profuma. Nel senso che e' umbratile e che s'insinua nel nostro organismo
senza che ci si possa far niente. Una tempestiva inchiesta del mensile
"Quattroruote" del 1990 svelo' che la benzina "verde",
che fino ad allora si reputava verde di nome e di fatto, rivelo' che avrebbe
invece causato cosi' alte immissioni di benzene nell'aria cittadina da
costituire un rischio per la salute pubblica negli anni a venire. Cosa
che si e' puntualmente verificata. E' ormai considerato dalla letteratura
medica un sicuro cancerogeno, non solo 'grazie' alla tossicologia, ma
all'epidemiologia. Uno studio realizzato dalla Commissione tossicologica
nazionale stima che questo idrocarburo, se le concentrazioni resteranno
pari a quelle attuali nell'aria delle citta', nei prossimi 75 anni provochera'
da 1.240 a 18.240 nuovi casi di leucemia. Gran parte delle emissioni di
benzene e' da addebitare al traffico, alle industrie, al fumo. I tubi
di scappamento delle auto catalitichecontribuiscono per oltre l'80% alle
emissioni di benzene.
L'ozono
L'alterazione dell'equilibrio naturale negli ultimi decenni ha portato
all'attivazione di fenomeni fotochimici di grande entita' in prossimita'
del suolo. E quindi la produzione di grandi quantita' di ozono. L'ozono
e' uno degli inquinanti secondari dell'atmosfera che hanno origine dagli
inquinanti primari per effetto di complesse reazioni fotochimiche causate
dalla radiazione solare. La sua concentrazione e' piu' che raddoppiata
nell'ultimo secolo e, nelle aree densamente abitate ed industrializzate
e' aumentata dell'1-2% annuo nel corso dell'ultimi dieci anni. In particolare,
in condizioni di smog fotochimico (inquinanti primari come l'ossido di
azoto, vedi qui sotto, e altri investiti dalla radiazione solare) i livelli
dell'ozono possono raggiungere concentrazioni molto elevate e quindi questo
deve essere considerato non solo un inquinante della troposfera, ma anche
un elemento di rischo nei microclimi (negli abitacoli delle auto in estate,
per esempio), e un pericolo per la salute e per l'ambiente.
Ossidi
d'azoto
Il NO2 e' il prodotto di un processo fotochimico. Durante la notte, il
traffico complessivamente modesto e l'ossido d'azoto non ha possibilit,
mancando il sole, di trasformarsi in NO2. Nonostante le varie precauzioni
anti-smog esistenti, le citta' sono ancora fortemente esposte a episodi
acuti di inquinamento e quindi all'esigenza di intervenire in questi casi
con limitazioni della circolazione. E' importante, in questi casi, che
essi coprano la parte iniziale e centrale della giornata. A differenza
di quel che si fa nel resto delle grandi citt, a Firenze per esempio
si definito un tipo di intervento anti-smog a modalita' preventiva,
che punta, cioe', a ridurre il livello di inquinamento (dovuto, fondamentalmente
all'NO2) agendo in diretta sul suo formarsi: diminuendo le fonti di emissione
nel momento critico, con un blocco moderato, quando esiste il rischio
di raggiungere lo stato di attenzione (200 microgrammi per metro cubo
di aria), con un blocco duro (fermando anche le auto catalitiche), quando
si e' a rischio di allarme (400 microgrammi).Ma molto ancora va fatto.

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Dai tubi di scappamento...
Le emissioni dei motori per autotrazione rappresentano alcune delle
principali fonti di inquinamento atmosferico delle nostre citta'. Questi
motori emettono composti organici incombusti e parzialmente combusti (HC),
ossidi di azoto il (NOx), monossido di carbonio (CO), che comprendono
l'ossido di azoto (NO) e il biossido di azoto (NO2), particolati, polveri,
fumi neri. L'introduzione delle marmitte catalitiche avrebbe dovuto abbattere
grossi quantitativi di queste sostanze nocive. Secondo le direttive della
Comunita' Europea si dovranno abbattere le emissioni del monossido di
carbonio (CO ) di 10 mg/m3 massimo entro l'1 gennaio del 2005. La tolleranza
all'entrata in vigore della direttiva, sara' del 50% (5mg/m3) che possono
raggiungere lo 0% nel 2005. Il monossido di carbonio, gli idrocarburi
incombusti e gli ossidi di azoto, prodotti della combustione dei motori
sono tra i maggiori nemici dell'ambiente. Ma ci sono altre sostanze come
i composti del piombo che venivano intenzionalmente aggiunti nel carburante
e lo zolfo (maggiore nemico dell'ambiente) presente nei combustibili per
un'impurita' del petrolio grezzo. Gli idrocarburi incombusti sono considerati
dalla ricerca scientifica sostanze tossiche e i composti (HC) sono sospettati
di essere cancerogeni. Quando questi si trovano in presenza degli Nox,
(ossidi di azoto), provocano irritazioni alle vie respiratorie. Il monossido
di carbonio presenta affinita' con l'emoglobina contenuta nel sangue e,
componendosi con essa, da luogo alla formazione di carbossiemoglobina.
Grosse quantita' di questa sostanza danno difficolta' respiratorie. Nell'organismo
umano se si supera il 40 % sopravviene il decesso per asfissia.
S.C.
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SMOG.
Termine composto da smoke (fumo) e fog (nebbia).
Descrive ed evoca due scenarii:
1. Smog invernale (London smog), causato da elevate concentrazioni di
particolato, polveri sottili (PM10) e anidride solforosa (SO2), in presenza
di alta umidit (> 80%) e temperature da -3 a 5C;
2. Smog fotochimico (Los Angeles smog), causato da elevate concentrazioni
di ozono e ossidanti fotochimici, in condizioni di temperatura sui 25-35C,
bassa umidit, velocit del vento inferiore a 2 m/s, e in presenza di
inversione termica. Emissioni di NOx (ossidi d'azoto) e COV (Composti
Organici Volatili, come alcheni, aromatici o alcani a catena pi lunga)
dovuti ai gas di scarico automobilistico, sono la principale causa di
formazione dei precursori dello smog fotochimico, degli ossidanti fotochimici
e dell'ozono.
Vai al DOSSIER - I SEI PRINCIPALI
NEMICI DELLA NOSTRA ARIA:
- PM10 (polveri sottili)
- Monossido di carbonio (CO).
- Biossido d'azoto
- Sulfur dioxide (SO2).
- Piombo (Pb).
- Ozono
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