Dossier SMOG.
Organizzazione
Mondiale della Sanita': "L'inquinamento atmosferico in Italia e'un
problema molto serio. Secondo le ricerche, lo smog causa 3.500 morti l'anno".
Sono soprattutto le cosiddette 'polveri sottili' emesse dalle auto diesel
ad essere sotto accusa. Le citta' con maggiori tassi d'inquinanti sono
Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Firenze. Inoltre ogni anno l'inquinamento
provocherebbe 30 mila attacchi di asma nei bambini e 31 mila bronchiti
acute nei giovani con eta' inferiore a 15 anni.
I veicoli a motore
Responsabili dell'inquinamento atmosferico sono i veicoli con motore
a scoppio, le industrie, le centrali termoelettriche, i combustibili per
il riscaldamento domestico, la combustione dei rifiuti specie se realizzata
senza gli adatti impianti filtranti d'abbattimento delle polveri e di
depurazione dei fumi. Ma nelle nostre citta' le colpe piu' gravi vengono
imputate alle auto in coda. Nelle nostre citta' l'inquinamento atmosferico
ha raggiunto livelli ormai insopportabili per l'organismo umano. Nel periodo
invernale, per il ristagno della circolazione d'aria alle grandi altezze,
le sostanze tossiche stazionano pericolosamente nelle citta'. Ci rimettono
soprattutto gli anziani, piu' soggetti a crisi cardiorespiratorie, e tutti
i soggetti che vanno a passeggio... ad altezza 'tubo di scarico': i bambini,
i cani al guinzaglio...
POLVERI
SOTTILI: i nuovi veleni
Crescono i Pm10. Sono la causa di tutti i
blocchi del traffico di questo inverno 2001-2002. Sono cosi' chiamate
le frazioni respirabili delle polveri da combustione che grazie
al piccolo diametro (fino a 10 µm possono arrivare sino alle vie
respiratorie piu' profonde portandosi dietro sostanze altamente inquinanti
e spesso cancerogene). L'impatto dell'inquinamento da Pm10: secondo
un recente studio Oms condotto nelle 8 maggiori citta' italiane, ha rivelato
che nella popolazione di oltre trenta anni il 4,7% di tutti i decessi
osservati nel 1998, pari a 3.472 casi, e' attribuibile a concentrazioni
di Pm10 superiori a 30mg/m3. In altre parole, portando le polveri sottili
a livelli accettabili nelle nostre citta', si potrebbero prevenire circa
3.500 morti all'anno...
L'attuale normativa europea stabilisce provvedimenti di limitazione
della circolazione quando il limite di attenzione di 50 microgrammi per
metro cubo di polveri giornalieri viene superato per piu' giorni di seguito,
e il blocco totale della circolazione in caso di superamento del livello
di allarme pari a 100 microgrammi per metro cubo. Per quanto riguarda
la media annuale, invece, la normativa europea fissa un limite di 40 microgrammi
per metrocubo che si prevede addirittura di portare ad uno standard (entro
il 2010) di 20 µg/m3. Vista la pericolosita' di queste polveri sarebbe
utile che tutte le amministrazioni regionali applicassero tale normativa.
Dimezzando il PM10 si potrebbero prevenire moltissime morti all'anno nelle
citta' piu' inquinate. Si sono ottenute poi stime di migliaia di ricoveri
per cause respiratorie e cardiovascolari, e decine di migliaia di casi
di bronchite acuta e asma fra i bambini al di sotto dei quindici anni,
che potrebbero essere evitati riducendo le concentrazioni medie di PM10...>>>
L'ozono
L'ozono e' uno degli inquinanti secondari
dell'atmosfera che hanno origine dagli inquinanti primari per effetto
di complesse reazioni fotochimiche causate dalla radiazione solare. La
sua concentrazione e' piu' che raddoppiata nell'ultimo secolo e, nelle
aree densamente abitate ed industrializzate e' aumentata dell'1-2% annuo
nel corso dell'ultimi dieci anni. In particolare, in condizioni di smog
fotochimico (inquinanti primari come l'ossido di azoto, vedi qui sotto,
e altri investiti dalla radiazione solare) i livelli dell'ozono possono
raggiungere concentrazioni molto elevate e quindi questo deve essere considerato
non solo un inquinante della troposfera, ma anche un elemento di rischio
nei microclimi (negli abitacoli delle auto in estate, per esempio), e
un pericolo per la salute e per l'ambiente...>>>
Ossidi d'azoto
Il NO2 e' il prodotto di un processo fotochimico.
Durante la notte, il traffico complessivamente modesto e l'ossido d'azoto
non ha possibilit, mancando il sole, di trasformarsi in NO2. Nonostante
le varie precauzioni anti-smog esistenti, le citta' sono ancora fortemente
esposte a episodi acuti di inquinamento e quindi all'esigenza di intervenire
in questi casi con limitazioni della circolazione. E' importante, in questi
casi, che essi coprano la parte iniziale e centrale della giornata. A
differenza di quel che si fa nel resto delle grandi citt, a Firenze per
esempio si definito un tipo di intervento anti-smog a modalita' preventiva,
che punta, cioe', a ridurre il livello di inquinamento (dovuto, fondamentalmente
all'NO2) agendo in diretta sul suo formarsi: diminuendo le fonti di emissione
nel momento critico, con un blocco moderato, quando esiste il rischio
di raggiungere lo stato di attenzione (200 microgrammi per metro cubo
di aria), con un blocco duro (fermando anche le auto catalitiche), quando
si e' a rischio di allarme (400 microgrammi).Ma molto ancora va fatto...>>>
Ci sono anche:
- Monossido di carbonio (CO).
- Anidride solforosa (SO2).
- Piombo (Pb).
E non e' finita. Le aree urbane sono afflitte anche dai problemi:
- Benzene.
- Diossine.
Il
benzene
Il benzene e' un idrocarburo aromatico. Aromatico non nel senso che
profuma. Nel senso che e' umbratile e che s'insinua nel nostro organismo
senza che ci si possa far niente. Una tempestiva inchiesta del mensile
"Quattroruote" del 1990 svelo' che la benzina "verde",
che fino ad allora si reputava verde di nome e di fatto, rivelo' che avrebbe
invece causato cosi' alte immissioni di benzene nell'aria cittadina da
costituire un rischio per la salute pubblica negli anni a venire. Cosa
che si e' puntualmente verificata. E' ormai considerato dalla letteratura
medica un sicuro cancerogeno, non solo 'grazie' alla tossicologia, ma
all'epidemiologia. Uno studio realizzato dalla Commissione tossicologica
nazionale stima che questo idrocarburo, se le concentrazioni resteranno
pari a quelle attuali nell'aria delle citta', nei prossimi 75 anni provochera'
da 1.240 a 18.240 nuovi casi di leucemia. Gran parte delle emissioni di
benzene e' da addebitare al traffico, alle industrie, al fumo. I tubi
di scappamento delle auto catalitichecontribuiscono per oltre l'80% alle
emissioni di benzene.
Le
diossine.
Composti chimici prodotti non intenzionalmente nei processi produttivi
per imperfette combustioni, o nella produzione di pesticidi, di altri
composti clorinati. Le maggiori quantita' vengono rilasciate nell'ambiente
dalle ciminiere degli inceneritori di rifiuti in citta', negli ospedali,
o di rifiuti industriali.
Sono POP (persistent Organic Pollutant), persistono per decenni nell'ambiente,
nelle falde acquifere, si accumulano nei tessuti adiposi degli animali
(uomo compreso) e sono composti che, una volta entrati nela catena alimentare,
non vengono piu' smaltiti (i casi dei polli e maiali alla diossina del
'98 provenienti dal Belgio sono emblematici). Sono correlate a una serie
di effetti avversi, disordini immunologici, enzimatici, linfatici. Il
cibo di provenienza animale e' la nostra maggior fonte d'approvvigionamento
di diossine.
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Dai tubi di scappamento...
Le emissioni dei motori per autotrazione rappresentano alcune delle
principali fonti di inquinamento atmosferico delle nostre citta'. Questi
motori emettono composti organici incombusti e parzialmente combusti (HC),
ossidi di azoto il (NOx), monossido di carbonio (CO), che comprendono
l'ossido di azoto (NO) e il biossido di azoto (NO2), particolati, polveri,
fumi neri. L'introduzione delle marmitte catalitiche avrebbe dovuto abbattere
grossi quantitativi di queste sostanze nocive. Secondo le direttive della
Comunita' Europea si dovranno abbattere le emissioni del monossido di
carbonio (CO ) di 10 mg/m3 massimo entro l'1 gennaio del 2005. La tolleranza
all'entrata in vigore della direttiva, sara' del 50% (5mg/m3) che possono
raggiungere lo 0% nel 2005. Il monossido di carbonio, gli idrocarburi
incombusti e gli ossidi di azoto, prodotti della combustione dei motori
sono tra i maggiori nemici dell'ambiente. Ma ci sono altre sostanze come
i composti del piombo che venivano intenzionalmente aggiunti nel carburante
e lo zolfo (maggiore nemico dell'ambiente) presente nei combustibili per
un'impurita' del petrolio grezzo. Gli idrocarburi incombusti sono considerati
dalla ricerca scientifica sostanze tossiche e i composti (HC) sono sospettati
di essere cancerogeni. Quando questi si trovano in presenza degli Nox,
(ossidi di azoto), provocano irritazioni alle vie respiratorie. Il monossido
di carbonio presenta affinita' con l'emoglobina contenuta nel sangue e,
componendosi con essa, da luogo alla formazione di carbossiemoglobina.
Grosse quantita' di questa sostanza danno difficolta' respiratorie. Nell'organismo
umano se si supera il 40 % sopravviene il decesso per asfissia.
Stefano Carnazzi
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SMOG.
Termine composto da smoke (fumo) e fog (nebbia).
Descrive due scenarii:
1. Smog invernale (London smog), causato da elevate concentrazioni di
particolato, polveri sottili (PM10) e anidride solforosa (SO2), in presenza
di alta umidit (> 80%) e temperature da -3 a 5C;
2. Smog fotochimico (Los Angeles smog), causato da elevate concentrazioni
di ozono e ossidanti fotochimici, in condizioni di temperatura sui 25-35C,
bassa umidit, velocit del vento inferiore a 2 m/s, e in presenza di
inversione termica. Emissioni di NOx (ossidi d'azoto) e COV (Composti
Organici Volatili, come alcheni, aromatici o alcani a catena pi lunga)
dovuti ai gas di scarico automobilistico, sono la principale causa di
formazione dei precursori dello smog fotochimico, degli ossidanti fotochimici
e dell'ozono.
I SEI PRINCIPALI NEMICI DELLA NOSTRA ARIA:
- PM10 (polveri sottili)
- Monossido di carbonio (CO).
- Biossido d'azoto (NOx)
- Anidride solforosa (SO2).
- Piombo (Pb).
- Ozono (O3).
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