SMOG. PM 10. Come nasce. Origine. IL PM (sta per Particulate Matter) e' termine generale usato per una mistura di particelle solide e liquide che si trovano in sospensione nell'aria. Alcune particelle sono grandi o dense abbastanza da poterle vedere come polvere o fumo, altre sono cosi' piccole che possono essere individuate solo con un microscopio elettronico. Queste particelle, di diametro vario ("sottili" sono quelle piu' piccole di 2,5 micrometri - µm - di diametro) hanno origine da industrie, apparecchiature e mezzi in movimento. Quelle sottili (PM-2,5) vengono dai motori degli veicoli, dai generatori, dagli stabilimenti industriali, ma anche da incendi boschivi e fonti naturali. Le particelle di maggior diametro (PM-10) sono generalmente emesse da una varieta' di fonti, dal transito dei veicoli sulle strade, dai cantieri, perfino dall'erosione dei suoli da parte del vento. In altri casi, gas quali il sulfur dioxide, o, gli ossidi d'azoto e VOC interagiscono con altri composti nell'aria, chimici o fisici, a formare microparticelle la cui composizione varia a seconda dei luoghi, delle condizioni meteo, della stagione. Effetti sulla salute. Sono inalabili sia le PM-2,5 che le PM-10. Queste particelle possono accumularsi nei tratti del sistema respiratorio e sono associate a numerosi effetti. L'esposizione alle particelle piu' grandi e' primariamente associata ad aggravamento delle condizioni respiratorie, come per esempio per l'asma. Le particelle fini sono piu' strettamente correlate con l'aumento delle ospedalizzazioni, dei ricoveri e delle emergenze da pronto soccorso per affezioni del cuore, dei polmoni, sintomi afferenti all'apparato respiratorio, diminuzione delle funzionalita' polmonari. Le fascie di popolazionie piu' sensibili, quali gli anziani, appaiono maggiormente esposte a questi sintomi, nonche' a patologie cardiopolmonari, asma. Ai problemi di sanita' pubblica si somma il fatto che le PM sono tra le maggiori cause di diminuzione della visibilita' serale nelle citta' italiane, nonche' causa di danni a monumenti e materiali edili da costruzione.
L'attuale normativa europea stabilisce provvedimenti di limitazione della circolazione quando il limite di attenzione di 50 microgrammi per metro cubo di polveri giornalieri viene superato per piu' giorni di seguito, e il blocco totale della circolazione in caso di superamento del livello di allarme pari a 100 microgrammi per metro cubo. Per quanto riguarda la media annuale, invece, la normativa europea fissa un limite di 40 microgrammi per metrocubo che si prevede di portare ad uno standard (entro il 2010) di 20m g/m3. Vista la pericosita' di queste polveri sarebbe utile che tutte le amministrazioni regionali applicassero tale normativa. Riducendo il PM10 ad una media di 30m g/m3 si potrebbero prevenire moltissime morti all'anno nelle 8 citta' piu' inquinate. Si sono ottenute poi stime di migliaia di ricoveri per cause respiratorie e cardiovascolari, e decine di migliaia di casi di bronchite acuta e asma fra i bambini al di sotto dei quindici anni, che potrebbero essere evitati riducendo le concentrazioni medie di PM10. In USA, nel 1997, l'EPA ha ricalibrato gli standard per le PM2,5. Stabiliti nuovi limiti: 15 microgrammi per metro cubo (µGA) (!) la media annuale, 65 µg/m3 quella delle 24 ore. S.C. |
I SEI PRINCIPALI NEMICI DELLA NOSTRA ARIA:
|
|