Anche i cani vittime della caccia.
di Edgar H. Meyer

Autunno. Tempo di caccia. Riapre la stagione venatoria. Milioni di cacciatori in tutta Italia, accompagnati dai loro cani, invadono campi, colline e boschi alla ricerca di trofei da esibire.

Il ruolo piu' importante lo gioca il cane che deve essere piu' che pronto ad individuare la preda, acchiapparla e riportarla al padrone. Qualcuno pero' non e' all'altezza. Gia', perche' purtroppo non tutti i cani si dimostrano cosi' disciplinati e di buon fiuto. Ci sono anche quelli distratti, quelli giocherelloni o semplicemente piu' pigri e non interessati. Allora non va bene. Bisogna scartarli.

Ed e' il fenomeno, da molti ignorato, dell'abbandono dei cani da caccia. Bellissimi pointer, setter, segugi, bracchi, in autunno vanno ad ingrossare le fila del randagismo.

Solo nel periodo settembre-dicembre il 20% dei cani vaganti catturati sono da caccia. Lo denunciano ogni anno le associazioni protezioniste che vedono i rifugi riempirsi di magnifici esemplari che non sono riusciti a perfezionare il loro istinto di cacciatori. "Presso la nostra pensione - ci racconta Alessandra Corbella, volontaria dell'associazione Diamoci la Zampa - i cani da caccia abbandonati sono almeno il 10%. La percentuale aumenta in autunno quando i cacciatori 'provano' i loro cani. Allora per le campagne cominciano a vagare molti cani 'scartati', ma anche persi perche' spaventati dalle fucilate o scappati perche' non abituati alla liberta' da una vita per parecchi di loro trascorsa in anguste gabbie".

Ad aumentare il senso di impotenza di chi - associazione o canile pubblico - ritrova il cane, si aggiunge il fatto che molto spesso ci si trova di fronte ad esemplari di pura razza, che recano il tatuaggio ENCI dell'allevamento di provenienza.

Purtroppo, nella maggior parte dei casi, i veterinari riescono a individuare l'allevatore, ma non a rintracciare il proprietario perche' non tutti gli allevatori sono coscienziosi e tengono i registri con indicato l'indirizzo della persona a cui il cane viene venduto. E cosi' i quattrozampe restano dietro le sbarre dei canili.

E' il caso di Spino, ospite presso il rifugio dell'associazione Amici della Terra dei Castelli Romani: ha 2 anni ed e' arrivato davanti al cancello del rifugio mezzo impallinato. "Ho visto solo un mucchietto di sangue - dice Dorina Pacioni, presidente del rifugio - da non capire cosa fosse. L'abbiamo raccolto e curato e ora e' perfetto. E' biondo. E' uno stupendo esemplare. Ha solo una brutta abitudine: quando lo porto nel bosco scova gli uccellini e li spinge verso di me, segno che ha ancora l'istinto del cacciatore. Forse e' stato impallinato per errore e, non essendo tatuato, e' stato impossibile ritrovare il proprietario".

A fare compagnia a Spino c'e' anche Billy, giovane setter bianco-arancio, trovato sul ciglio della strada, investito da una macchina e con un fianco squarciato. "E' in via di guarigione - assicura la signora Dorina - e tra poco potra' essere adottato. Purtroppo anche lui non era tatuato e non possiamo quindi sapere se si e' solo smarrito o se e' stato abbandonato".

Chi continua ad essere diffidente e' invece Sandokan, bel segugio di circa 5 anni, che da fine settembre vaga nei dintorni del rifugio senza farsi avvicinare, ma non disdegna i pasti caldi che tutti i giorni i volontari gli lasciano fuori. "Probabilmente ha avuto una brutta esperienza con gli esseri umani, ma noi siamo fiduciosi di recuperarlo, con un po' di pazienza, e di poterlo poi affidare" conclude Dorina Pacioni.

Esasperata e' invece Mariuccia Bono, responsabile del rifugio ADAI di Vigevano: "La nostra e' una zona di caccia - racconta sconsolata - cosi' in un solo mese, dal giorno di apertura della stagione venatoria, abbiamo raccolto una ventina di quattrozampe da caccia abbandonati o smarriti dai loro imprudenti proprietari. Siamo disperati. Ad ogni apertura della stagione venatoria e' sempre la stessa solfa. Non ne possiamo piu'".

Lilly, portata in rifugio dall'accalappiacani, Bianca, uno splendido esemplare di spinone, candida ma timidissima. E poi ancora Cheyenne, elegante setter bianco e marrone, Bubu, altro breton giocherellone ma totalmente inadatto alla caccia e tanti, tanti altri.

E allora viene l'idea: e' risaputo che i cani da caccia sono tra i migliori animali da compagnia. Dolcissimi con le persone e soprattutto con i bambini, sono anche docili e tolleranti con gli altri cani. Si divertono un mondo se ogni tanto li si porta a fare una bella corsa, ma adorano il calore umano e del focolare domestico.

Insomma, quale migliore compagno di un "ex" cane da caccia? Ecco i recapiti telefonici delle associazioni citate: li' si possono adottare i cani descritti. Amici della Terra" Castelli Romani: Tel. 06-9333462 Diamoci la Zampa": Tel. 02-57602204 Adai-Associazione Difesa Animali Interregionale: Tel. 0381-4024.

Edgar H. Meyer

Back | MORE: animali "nocivi"?


Un'altra spregevole attivita' dei cacciatori: disseminare per i boschi centinaia di "archetti", micidiali taglile artigianali che scattano sulle zampine dell'uccellino, rompendogliele. e intrappolandolo.
I volontari delle associazioni animaliste organizzano periodici 'raid' nei boschi per trovarli e disinnescarli.

Ogni anno migliaia di archetti, reti e trappole illegali, vengono sequestrati da volontari animalisti e forze dell'ordine nel bresciano, in Friuli, Campania e stretto di Messina

 

FAQ | About us | Contact Us | Comunicati stampa
Editorial policy | Statuto | Credit

Copyright © 2001 GAIA - Gaiaitalia.it