Piu' serenita', piu' felicita'
di Edgar H. Meyer

Sterilizzazione di cani e gatti: come, quando e perche' sterilizzazione.

Gia' il nome mette i brividi, e fa venire in mente parecchie idee poco piacevoli.

Invece no.

Ascoltando veterinari e associazioni per la protezione degli animali, si scopre che tutti sono favorevoli alla sterilizzazione dei quattrozampe domestici. Per la tutela degli animali stessi.

Cos'e' la sterilizzazione?

E' un intervento chirurgico atto a evitare la procreazione. Dal punto di vista tecnico si tratta di una operazione chirurgica piuttosto semplice, che in genere non richiede nemmeno il ricovero in ambulatorio. I tempi d'intervento, tranne quello delle cagne, sono rapidi: pochi minuti per i maschi di cane e gatto e un quarto d'ora per le micie. Tutto avviene sempre in anestesia totale. Rischi particolari, per un quattrozampe in normali condizioni di salute, non ce ne sono, se non quelli connessi a ogni operazione.

Sono piu' spesso le femmine a subire questo intervento. Perche' sterilizzare cagnoline e micette?

"I motivi sono molti", spiega Valentina Verga, responsabile dell'associazione Gaia Animali & Ambiente.

"Per evitare cucciolate indesiderate con conseguente difficolta" a "piazzar" tutti i cuccioli, per prevenire i tumori mammari e dell'utero, per evitare possibili "fughe d'amore" con conseguenti smarrimenti, e, nel caso dei cani, per evitare fastidiosissime macchie o macchioline di sangue sparse per tutta la casa e code di corteggiatori, magari scappati di casa, che per 20 giorni attendono impazienti l'oggetto del desiderio". "Ogni giorno nascono moltissimi cuccioli", sottolinea Marina Berati dell'Enpa di Torino. "Purtroppo il numero di cani e gatti e' molto maggiore rispetto alle famiglie disposte ad ospitarli. C'e' sovrappopolazione. E i piccoli non voluti vengono annegati, abbandonati o regalati al primo che passa". Ma, si chiedono i timorosi, l'operazione muta il carattere delle bestiole?

I veterinari concordano: nella sostanza, no. Un quattrozampe allegro rimane allegro, uno curioso resta curioso, e cos“ via. Di certo aumenta la domesticitˆ: l'animale aggressivo si calma. Invece diminuisce un po' la ricettivitˆ agli stimoli esterni. C'e' per˜ chi pensa che la sterilizzazione causi danni alla salute dell'animale. "Al contrario", ribatte il veterinario Cesare Pierbattisti, con la sterilizzazione si prevengono molte patologie dell'apparato sessuale femminile: infezioni dell'utero, cisti ovariche, gravidanze immaginarie e tumori mammari". Quando si sterilizza? L'intervento effettuato nel primo anno di etˆ si e' dimostrato come l'unico mezzo efficace nella prevenzione dei tumori mammari e uterini, molto frequenti nelle cagne. Comunque non ci sono limiti d'etˆ, purche' sussistano buone condizioni fisiche. Il periodo dell'anno migliore e' quello in cui la femmina non e' in calore e l'apparato riproduttore e' a riposo.

E veniamo al capitolo dei costi. Le tariffe, va detto, non sono sempre economiche: si va, all'incirca, dalle 80/100 alle 150 mila lire per il gatto maschio e dalle 150 alle 250 mila per la femmina. Dalle 250/300 alle 600 mila per la cagna e dalle 150/200 alle 300 mila per il cane.

Ma ecco la domanda-bomba.

E' vero che la sterilizzazione e' contro natura?

"Purtroppo la selezione artificiale degli animali domestici li ha giˆ "snaturati" rendendoli dipendenti da noi in mille modi diversi", risponde ancora Valentina Verga. "La sterilizzazione non costituisceÊ certamente lo "snaturamento" maggiore, tanto piu' se una cagnetta o una gattina non ha mai partorito e quindi non ne ha il ricordo".

"La sessualitˆ degli animali e' esclusivamente legata alla perpetuazione della specieÓ, conferma un altro veterinario, Alessandro Marano. ÒE' istintiva. Obbediscono a una legge superiore, a un dovere di natura. Insomma: non soffrono se non hanno piu' impulsi".In conclusione: sterilizzazione significa spesso vita piu' lunga, con solo il rischio di ingrassare per alcuni. Non solo. "La sterilizzazione e' l'unico modo efficace per limitare le nascite di cuccioli a cui non si riesce a dare un padrone. Si evitano cos“ le migliaia di cani e gatti abbandonati in strada e soprattutto non ci sarebbero cos“ tante bestiole che vivono tutta la vita nei rifugi", conclude Valentina.

Edgar H. Meyer

COSA FARE IN CONCRETO E' sufficiente assegnare un contributo mensile di lire 30.000 da versare sul conto corrente dell'associazione, avendo cura di indicare nella causale di versamento la dicitura "Per adozione a distanza" e inserire il proprio indirizzo. In questo modo chi non potesse raggiungere il rifugio potra' comunque ricevere la fotografia e le notizie relative al quattrozampe che intende aiutare. Il versamento va fatto sul C/C postale n. 32463200 intestato a GAIA - Via Dogana, 2 - 20123 Milano. Tel. 02/86463111.

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