A passeggio con Fido.
di Edgar H. Meyer

Le nostre citta' non sono a misura d'uomo e ben piu' raramente riescono a essere a misura di cane o, piu' in generale, di animale.

Il verde, i parchi e i giardini sono pochi e gli scarsi spazi vengono contesi tra anziani, bambini, cani in cerca del mucchietto d'erba dove fare il bisognino.

I centri storici di molte citta' italiane non posseggono neanche uno sprazzo di verde e per Fido riuscire a fare i bisogni diventa un serio problema. Strade e marciapiedi vengono cos“ disseminate di non piacevoli "regalini" che provocano l'astio, il risentimento e talvolta l'intolleranza di molti cittadini.

E' necessario quindi richiamare i proprietari di cani a un maggior senso civico e al rispetto della convivenza con gli altri cittadini. e' sempre bene fare il giretto con Fido in compagnia di una bustina, di un sacchetto o di qualsiasi strumento atto a raccogliere le feci del proprio amico a quattro zampe.

I comuni dovrebbero a loro volta stimolare i proprietari di cani all'uso della cosiddetta paletta, installando all'ingresso di parchi e giardini distributori automatici e gratuiti di sacchetti per le feci di Fido.

Una maggior pulizia e attenzione per il verde e i parchi da parte degli amministratori non guasterebbe.

Cos“ come i responsabili della nettezza urbana raccolgono i rifiuti urbani, le cartacce nei giardini e le siringhe sporche, dovrebbero provvedere anche alla rimozione delle feci dei cani laddove non ci abbiano pensato i proprietari. Spesso sono proprio le feci canine la causa dell'intolleranza nei confronti dei cani cittadini e dei provvedimenti restrittivi nei loro confronti.

Tali provvedimenti (delibere di giunta, regolamenti di uso del verde, eccetera) traggono spunto dalla legge, che offre validi appigli per imporre limitazioni ai cani ed ai loro proprietari. Il Regolamento di polizia veterinaria contenuto nel decreto del Presidente della Repubblica n. 320 dell'8 febbraio 1954, Regolamento di polizia veterinaria (cfr. Appendice, p. 187), recita tra l'altro: "Il Sindaco deve provvedere alla profilassi della rabbia prescrivendo: (...) c- l'obbligo di idonea museruola per i cani non condotti al guinzaglio quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico; d- l'obbligo di idonea museruola e del guinzaglio per cani condotti nei locali pubblici e nei pubblici mezzi di trasporto. Possono essere tenuti senza guinzaglio e senza museruola i cani da guardia, soltanto entro i limiti dei luoghi da sorvegliare purche' non aperti al pubblico; i cani da pastore e quelli da caccia, quando vengono rispettivamente utilizzati per la guardia delle greggi e per la caccia, nonche' i cani delle forze armate e delle forze di polizia quando sono utilizzati per servizio".

Molti comuni hanno predisposto o si accingono a farlo, la ghettizzazione dei cani e dei loro proprietari, destinando a Fido solo microscopici fazzoletti di verde nei giardini e vietando tutte le restanti aree.

Questa logica e' da respingere nettamente. Quando ci sono ampi spazi verdi e' accettabile la divisione secondo la destinazione d'uso delle aree (per il gioco, per il riposo, per gli anziani, per i cani liberi...). Dove i giardini hanno spazi ridotti e' utile educare i proprietari di cani alla raccolta delle feci e vietare a Fido solo gli spazi attrezzati per il gioco dei bambini.

Il cane ha bisogno di girare, di annusare e non fara' mai i suoi bisogni a comando (anche per questo falliscono le "toilette per cani"). La convivenza e' possibile: basta un po' di comprensione reciproca e di buona volonta'.

Edgar H. Meyer

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